Descrizione
generale
La "Pala del Boral" è uno dei settori classici e storici del Brentino.
Vi si trovano alcune tra le vie più belle dell'intera montagna e
quasi tutte hanno in comune roccia ottima e chiodatura da manuale.
Sembra che la prima via del Monte Cimo sia stata tracciata proprio
qui: la via Silvia (Rampini e Baroni 1983).
Lo Spigolo del IV sole è sicuramente uno tra gli itinerari più famosi del Monte Cimo. Aperto da Alberto Rampini e Andrea Gennari Daneri il 3 maggio del 1986 utilizzando pochi chiodi e spit, oggi è completamente riattrezzato a fix ma le difficoltà restano abbastanza obbligate.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio, poco distante dal cimitero di Brentino, andare a sinistra in direzione dei vigneti ed attraversarli fino a incontrare il sentiero segnato con bolli che sale ripido nel bosco. Puntare alle pareti alte ignorando la deviazione verso sinistra per il settore "Mamma Olga" (palina di legno). Dopo circa 20' superare una placca appoggiata con corda fissa e poi un muretto verticale anch’esso attrezzato con due corde fisse. Poco dopo questo muretto attenzione ad un bivio poco marcato. Non seguire l'evidente traccia che sale a sinistra ma quella di destra che nei primi metri è meno visibile. Arrivati al masso con la scritta "raccordo" proseguire verso destra (alzarsi e poi abbassarsi un poco). Costeggiare la parete oltrepassando l'attacco della via "SuperJolly" (scritta e targhetta n. 10). L'attacco è facilmente identificabile dalla scritta rossa "IV SOLE" e la targhetta n. 12.
1° tiro:
salire la paretina sopra la sosta. Superare l'atletico tettino e continuare lungo un diedrino al termine del quale si obliqua verso sinistra sino ad un comodo terrazzino dove si sosta (2 fix). 20 Mt., 5a, 6b oppure A0, 5a, 7 fix (di cui 1 con cordino), 1 clessidra con cordino.
2° tiro:
proseguire in obliquo verso destra sino a raggiungere uno spigolino. Salire in verticale lungo la placca strapiombante (è possibile sfruttare la fessura sulla destra con difficoltà minori) e poi traversare verso sinistra sino alla sosta (2 spit+1 fix+1 chiodo+cordone+maglia rapida).
25 Mt., 5a, 6a+ oppure 5c e A0, 9 fix, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (1 chiodo+1 fix).
3° tiro:
leggermente a sinistra della sosta e poi in verticale sfruttando la placca a gocce ed una fessurina. Traversare brevemente a destra in direzione di un marcato strapiombo inciso da una fessura che si supera atleticamente. Rocce facili conducono alla sosta (pianta con cordini e maglia rapida).
25 Mt., 5a, 6b oppure A1, 5c, II, 8 fix.
4° tiro:
traversare verso sinistra lungo un'esile traccia. Raggiunto lo spigolo (cordone su albero - attacco della via "Vuoti d'Aria") proseguire in leggera discesa sino a raggiungere la sosta a ridosso di una pianta (2 fix poco visibili). 40 Mt., I, 4a, 2 fix, 1 cordone su pianta.
5° tiro:
salire le placche a destra della sosta (prestare attenzione a qualche masso instabile) piegando dopo circa 5 Mt. verso destra in direzione di uno strapiombo oltre il quale si segue l'evidente fessura. Sostare (2 fix con cordone) sulla sommità del pilastro.
35 Mt., 6a, 6a+, 10 fix, 1 chiodo.
6° tiro:
proseguire in verticale lungo la placca a destra dello spigolo con arrampicata tecnica. Poi si ritorna a sinistra sul filo dello spigolo per sostare (2 fix+3 spit). 15 Mt., 6a, 9 fix.
7° tiro:
lunghezza chiave della salita. Superare l'impegnativa placca e successivamente seguire il filo dello spigolo, spostandosi un po' a destra ed un po' a sinistra dello stesso, sino a raggiungere la sosta (2 fix).
35 Mt., 6b, 6a, 12 fix.
8° tiro:
proseguire in verticale sfruttando inizialmente lame e buchi e successivamente delle placchette sino a raggiungere il boschetto sommitale dove si effettua l'ultima sosta (da attrezzare su pianta). 40 Mt., 5c, 5b, 9 fix.
Discesa
A- Consigliamo di scendere a piedi. Alzarsi pochi metri fino ad
individuare una traccia. Seguirla verso destra (viso a monte) con
andamento a tratti pianeggiante e a tratti in leggera discesa. Dei
bolli gialli indicano il punto in cui si inizia a scendere su roccette elementari che conducono in un ripido canale.
Seguendo la traccia abbastanza evidente (alcuni ometti, bolli gialli
e segnavia CAI bianchi e rossi) si perde velocemente quota fino alla
base della parete. Traversare ora lungamente verso destra (viso a
valle) fino all'attacco della via.
Mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento, rientrare al parcheggio.
B- In alternativa è possibile scendere in corda doppia lungo la via SuperJolly (soluzione da noi adottata ma, nel 2019, abbiamo avuto modo di percorrere il sentiero e ci sentiamo di consiglare quello).
Dal termine della via spostarsi a sinistra (viso a monte) circa 4-5 Mt. sino ad incontrare la prima sosta attrezzata;
1a. calata: 35 Mt. sino ad una cengetta. L'ancoraggio è posto leggermente a destra (viso a monte) della verticale;
2a. calata: 50 Mt. (ignorare una scomoda sosta intermedia);
3a. calata: 25 Mt.;
4a. calata: 50 Mt.
fino a terra (ignorare una sosta intermedia).
Mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento, rientrare al parcheggio. |