Descrizione generale
Itinerario aperto da Sergio Coltri, Carlo Laiti e Bepo Zanini il 24 novembre del 1983. Nel corso degli anni questa via è divenuta una classica del "Brentino" anche per via delle difficoltà obbligate abbastanza contenute.
La via è interamente protetta a fix e tutte le soste sono su due fix con catena.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio poco distante dal cimitero di Brentino andare in direzione dei vigneti, attraversarli fino a incontrare il sentiero segnato con bolli che sale ripido nel bosco. Dopo circa 20' superare una placca appoggiata con corda fissa e poi un muretto verticale anch’esso attrezzato con due corde fisse. Poco dopo questo muretto attenzione ad un bivio poco marcato. Non seguire l'evidente traccia che sale a sinistra ma quella di destra che nei primi metri è meno visibile. Arrivati al masso con la scritta "raccordo" proseguire verso sinistra (alcuni saliscendi). Il sentiero costeggia la parete fino ad arrivare all’evidente diedro sovrastato da enormi tetti. A sinistra attaccano le vie Arrivederci Jerzy e Il canto del cigno; a destra Istantes, Desiderio sofferto (placchetta metallica con inciso N°6), Otto bastano e Il ladro di Baghdad.
1° tiro:
salire dritti sulla facile placca, restando sulla sinistra ma senza avvicinarsi troppo al diedro. La prima protezione è alta.
40 Mt., 4b, 4c, 2 fix, 1 clessidra con cordone.
2° tiro:
obliquare a destra su roccia ruvidissima a buchi. Restare più alti della sosta con catena visibile a destra. Arrivati al primo fix continuare dritti su placca lavorata fino ad arrivare ad una zona gialla più verticale. Superarla prima leggermente a sinistra e poi a destra. Superate le difficoltà spostarsi ancora destra su placca appigliata fino alla sosta con catena. 30 Mt., 4c, 5c, 5/6 fix.
3° tiro:
seguire le placchette di dimensione più grossa e non colorate poco a destra dalla sosta. Salire dritti sulla placca grigia fino a superare un impegnativo muretto giallo verticale. Poi traversare brevemente a destra abbassandosi leggermente per rialzarsi dopo qualche metro raggiungendo la sosta su terrazzino. Tiro lungo e impegnativo soprattutto nella parte finale. 50 Mt., 5c, 6a, 9 fix.
4° tiro:
superare lo strapiombetto appena a destra della sosta rientrando a sinistra. Successivamente restare a destra sfruttando la lama rovescia e lo spigoletto fino a raggiungere un terrazzino. Proseguire ancora per placca verticale obliquando alla fine verso sinistra raggiungendo la comoda sosta (2 fix con anello di calata e altra sosta appena sopra formata da 2 fix+catena+anello di calata). 35 Mt., 6a, 5c, 10 fix.
Discesa
Discesa in doppia, presenti diversi ancoraggi di calata. Indicativamente effettuare 3 calate rispettivamente da 50 Mt., 30 Mt. e 50 Mt. fino alla base della parete, a pochi metri dall'attacco della via. Poi, mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento, si ritorna al parcheggio. |