Monte Brento/Parete Est - Via L'Aspettativa dei Mondi Superiori

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Dro (TN)
Quota partenza 200 Mt. circa Quota di arrivo 1300 Mt. circa
Dislivello totale +450 Mt. per l'attacco
+650 Mt. la via (710 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 1 h 40' per l'attacco
10 h. la via
Ore di discesa 2 h. la strada carrozzabile fino a Lundo
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 28/04/2012 Difficoltà VII-/VI+, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena e caldissima. Il sentiero che si percorre durante l'avvicinamento è evidente, quello di discesa (a Lundo) è una strada carrozzabile molto comoda ma lunga (richieste due macchine). C'è un'altra opzione di discesa sicuramente più comoda dal punto di vista logistico poiché non richiede l'utilizzo di due macchine. La roccia in via varia da buona a ottima però sui tiri centrali ci sono molti massi instabili che è facile smuovere anche solo con le corde.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. In presenza di più cordate, fino al nono tiro circa, attenzione al pericolo di caduta sassi.

Presenza di acqua
No. Scendendo a Lundo, a circa 30' dall'abitato, si trova dell'acqua presumibilmente di sorgente che viene incanalata in alcuni pozzetti.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Una serie completa di friends (0.3 a 3 camalot) ed alcuni cordini per integrare le protezioni e collegare gli spit alle soste. Noi avevamo chiodi e martello ma non li abbiamo mai usati. Potrebbe tornare utile una staffa per superare più agevolmente alcuni passaggi sull'ultima lunghezza.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione Generale
Il Monte Brento precipita verso est con una parete alta quasi mille metri nella quale troviamo placconate inclinate, pilastri verticali e impressionanti strapiombi. E' una zona molto selvaggia solcata da alcuni itinerari di estrema difficoltà. La qualità della roccia è molto varia passando da zone incredibilmente friabili ad altre invece molto compatte.
Guardando il Monte Brento è impossibile non notare la zona centrale caratterizzata da enormi strapiombi teatro, nelle belle giornate, degli spettacolari salti da parte dei base jumper con le tute alari. La Parete Est è tutta quella fascia posta a destra degli strapiombi.
L'aspettativa dei mondi superiori è stata aperta da Heinz Grill e Florian Klukner il 14 aprile 2009. Itinerario lungo e con difficoltà molto continue dove si trovano un po' tutti gli stili d'arrampicata. L'avvicinamento e la discesa non sono complicati ma richiedono un certo tempo. Nell'insieme una via da non sottovalutare dove è richiesto un buon allenamento.
La chiodatura è buona e mista con spit, chiodi e clessidre ma solo in pochi punti risulta ravvicinata; spesso è necessario integrare con protezioni veloci. Tutte le soste sono attrezzate con due spit oppure con uno spit ed un chiodo.
Sul libro di via la nostra è stata registrata come la settantottesima ripetizione.

Attacco, Descrizione della via
Oltrepassare l'abitato di Dro sulla strada che da Riva del Garda va a Trento. Oltre la centrale di Fies (visibile sulla destra) e poco dopo il bar "Parete Zebrata" si trova un ampio posteggio sul lato sinistro della strada.
Percorrere il sentiero avvicinandosi alla Parete Zebrata e poi risalire verso sinistra il ghiaione fino al termine della fascia rocciosa. Da qui un evidente e meno ripido sentiero conduce all'acquedotto sotto la Parete Est de Monte Brento. Seguire una traccia con numerosi ometti in direzione dello zoccolo sotto i Grandi Strapiombi e poi prendere un'altro sentierino che, verso destra, porta al cospetto della Parete Est. Costeggiarla fino all'attacco facilmente riconoscibile da uno spit con cordino su muro verticale grigio (visibili altri spit ed un chiodo più in alto). Appena a sinistra dello spit con cordino è presente una targhetta metallica commemorativa.

1° tiro:
salire il muro verticale molto impegnativo per i primi metri spostandosi leggermente a sinistra. Poi dritti fino una zona più semplice. La sosta (2 spit) è proprio sopra su un comodo terrazzino ma per raggiungerla bisogna obliquare a destra e poi traversare a sinistra.
40 Mt., VI+ oppure VI e A0, 8 spit, 1 chiodo.

2° tiro:
più o meno in verticale spostandosi leggermente a sinistra e destra alla ricerca dei punti più semplici fino una fessura che porta alla sosta successiva (2 spit) 30 Mt., VI, 6 chiodi.

3° tiro:
spostarsi a destra ed alzarsi un poco per poi obliquare decisamente a sinistra in placca. Alzarsi alcuni metri in verticale e poi ritornare a destra salendo, per rocce facili, ad una cengetta dove si sosta (2 spit). 50 Mt., VI, V+, 4/5 spit, 2 chiodi.

4° tiro:
alzarsi tendendo leggermente a destra e poi obliquare a sinistra su terreno semplice sino un'altra cengia dove si sosta (2 spit).
55 Mt., IV, 2 spit, 2 chiodi.

5° tiro:
per facili rocce sopra la sosta, poi si traversa a sinistra fino una bella placca che si risale sino alla sosta successiva (2 spit) posta leggermente a destra. 40 Mt., III+, V, 3 spit.

6° tiro:
dritti per pochi metri poi obliquare a destra per terreno più semplice ed infine ancora dritti sino alla terrazza detritica dove si sosta (1 spit+1 chiodo). 40 Mt., V, III, 3 spit, 1 chiodo.

7° tiro:
dritti per terreno detritico in direzione di un canalino. Non salirlo ma traversare a destra raggiungendo la sosta (1 spit+1 chiodo).
25 Mt., II, 1 pianta con cordone.

8° tiro:
superare il muretto e poi seguire la cengia detritica verso destra fino alla base di un pilastro staccato che forma un camino. Qui si sosta (1 spit+1 chiodo). 55 Mt., IV+, I, 1 spit, 2 piante con cordone.

9° tiro:
ci si alza appena a destra del camino raggiungendo una fessura che porta in cima al pilastro. Poi si prosegue per diedro giallo sino alla sosta (2 spit). 30 Mt., V+, 1 spit, 1 masso incastrato con cordone, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordone).

10° tiro:
verso destra per camino con ostica strozzatura e poi più semplicemente fino alla sosta successiva (2 spit).
35 Mt., V+, IV, 2 spit, 1 chiodo.

11° tiro:
alzarsi due metri e traversare a sinistra. Proseguire in obliquo a sinistra sfruttando una fessurina e, pochi metri dopo il suo termine, sostare (1 spit+1 chiodo). 40 Mt., VII- oppure VI e A0, VI-, 3 spit, 1 chiodo.

12° tiro:
spostarsi a sinistra e salire il diedro. Poco oltre il suo termine, più a sinistra, si trova la sosta (2 spit).
15 Mt., VI+ oppure V+ e A0, 2 spit, 2 chiodi.

13° tiro:
dritti per placca aggirando una zona difficile verso sinistra. Tornare a destra e salire fino alla sosta (2 spit).
40 Mt., VI, V+, 2 spit, 3 chiodi.

14° tiro:
traversare a sinistra sfruttando una lama e raggiungendo una fessura non visibile dalla sosta. Seguire la fessura che poi diventa lama ed infine diedro. Si sosta (2 spit) sulla sinistra sotto al verticale del camino ad "orecchio". Necessaria decisione sui primi metri della fessura.
35 Mt., VI+, 2 spit, 1 chiodo, 2 clessidre con cordone.

15° tiro:
portarsi nel diedrino sulla sinistra e raggiungere il camino che si segue fino al grosso masso incastrato. Qui noi ci siamo alzati stando all'interno. Poco oltre si traversa leggermente a sinistra fino alla sosta (2 spit).
35 Mt., VI+, 3 spit, 2 chiodi, 3/4 massi incastrati con cordone.

16° tiro:
traversare su cengetta verso sinistra. Poi salire puntando ad un bel diedro con esile fessura. Al suo termine si obliqua leggermente a sinistra e si sosta (2 spit). 40 Mt., III, VI, V, 4 spit, 2 chiodi.

17° tiro:
in verticale verso uno strapiombino, poi fessura ed al suo termine bellissima placca rugosa. La sosta (2 spit) resta sulla destra.
40 Mt., VI, 5 spit, 1 chiodo, 1 spuntone con cordone.

18° tiro:
alzarsi nella fessura di destra per circa 4 metri e poi traversare su piccole tacche verso la fessura sulla sinistra. Seguirla fino sotto gli strapiombi indi traversare a destra e salire per un bel diedro fessurato. Per raggiungere la sosta (2 spit) bisogna aggirare lo spigoletto sulla destra. 40 Mt., VI+ e A0, 6 spit, 4 chiodi.

19° tiro:
obliquare a destra e poi dritti puntando all'evidente pianta con l'aiuto della quale si esce dalle difficoltà. Spostarsi a destra fino una grossa pianta dove si sosta (cordoni, libro di via). 25 Mt., VI-, 3 spit.
Discesa
Salire per tracce verso destra fino un bivio. Presente un masso con scritte le indicazioni:
A- in discesa verso destra per il rientro sullo spigolo est (doppie e roccette);
B- in salita verso destra (indicazioni per Lundo) fino una comoda strada forestale che poi si segue sempre in discesa fino all'abitato.
ATTENZIONE: seguendo l'opzione "B" è necessario portare una macchina alla frazione di Lundo oppure bisognerà sperare nell'autostop.
Il bar delle Placche Zebrate dista circa 25 km.

Note

Come tutte le altre vie della valle è da evitare la salita nel periodo estivo causa l'eccessivo caldo.

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Claudia sulla seconda lunghezza

La placca del quinto tiro

   
Il diedro giallo che porta alla nona sosta
Luca nella strozzatura del camino del decimo tiro
   

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Sulla fessurina dopo il traverso dell'undicesima lunghezza

Il breve diedrino del dodicesimo tiro

   

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 Tredicesima lunghezza

Ultimi metri facili del quattordicesimo tiro

   

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Il camino ad "orecchio"
La placca che porta alla diciassettesima sosta

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 Sulle fessure del diciottesimo tiro

La Parete Est vista dall'acquedotto con il tracciato della via

   
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