Monte Molinasco |
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Zona montuosa |
Alpi Orobie |
Località
di partenza |
S.Giovanni
Bianco (BG) |
Quota
partenza |
400 Mt. circa |
Quota di
arrivo |
1179
Mt. |
Dislivello
totale |
800 Mt. circa |
Data di
uscita |
20/02/05 |
Ore di
salita |
2 h. 30' |
Ore di
discesa |
1 h. 30' |
Sentieri utilizzati |
senza
numero |
Giudizio sull'escursione |
Mediocre |
Sass Balòss
presenti |
Omar, Gölem |
Difficoltà |
E |
Condizioni
climatiche e dei sentieri |
Per
tutta la camminata siamo stati accompagnati da una nevicata, a volte
fitta, che ci ha regalato circa 15-20 Cm. di neve fresca e farinosa.
Il sentiero, non numerato, ma indicato da bolli gialli, a volte
risulta un po' confuso. Mancano completamente paline e indicazioni
per la cima. Le nuvole basse ci hanno anche impedito di godere del
panorama. |
Eventuali pericoli |
Nessuno. |
Presenza di acqua |
Presenza
di una bella fonte dopo circa 1 ora di cammino. |
Punti di appoggio |
Numerose sono le baite che si
incontrano durante tutta la camminata. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nulla
in particolare. |
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione Generale
Poco piacevole passeggiata, vuoi per le
condizioni del tempo, vuoi per l'itinerario poco interessante, oppure
semplicemente per la zona non proprio originale. Resta il fatto che si tratta di
una facile escursione, breve e non faticosa che si svolge principalmente in un
bosco, prima di latifoglie e poi di conifere su terreno a tratti ripido e con
sentieri sconnessi. Solo nell'ultima parte il percorso si fa più aperto e
piacevole fino alla cappelletta posta sulla vetta.
Descrizione Percorso
Lasciata
l'auto a San Giovanni Bianco, nei pressi del bivio per Fuipiano
al Brembo, ci si incammina su strada asfaltata per circa 200 Mt.,
fino al primo tornante. da qui si stacca sulla destra, un sentierino
segnalato da sbiaditi bolli gialli e arancio e costeggiato da
un corrimano metallico. Lo si segue fino ad incrociare una strada
sterrata nei pressi di un cartello di divieto di transito. Si
prosegue verso destra seguendo fedelmente il sentiero principale,
ignorando tutte le deviazioni laterali (noi le abbiamo spesso
seguite, tornando ogni volta sui nostri passi...). I numerosi
bolli gialli ci portano a salire fino ad incontrare nell'ordine:
un enorme faggio, un serbatoio di acqua in cemento, una bella
fonte con il curioso nome di "Fonte della fame" e un
cartello che indica "Ronco Baita degli alpini". Purtoppo
la baita non l'abbiamo mai vista... Al secondo cartello per il
Ronco, si abbandona il sentiero principale e si prosegue a sinistra
nel fitto bosco ora più ripido e a tratti scivoloso. Si devono
sempre seguire i bolli gialli. Dopo circa 1 ora dal bivio, grazie
a vari tornanti si sbuca in una bella abetaia e poi in una radura
di betulle. Da qui, in 5 minuti si arriva ad una baita posta ai
piedi di un prato. Dalla baita, si devia a sinistra e per un ultimo
tratto tra rade piante e cespugli, camminando a fianco di alcuni
antiestetici roccoli di cacciatori, si arriva alla croce sommitale
eretta in ricordo degli alpini caduti e alla cappelletta poco
sotto.
Discesa
La discesa viene fatta lungo il medesimo percorso.
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Note |
Con
l'auto è possibile proseguire fino a poco oltre il cartello di Fuippiano
al Brembo, da qui, dopo circa 200 Mt., si trova un piccolo parco
giochi e poco oltre una stradina asfaltata sulla destra. Si può
partire anche da qui e risparmiare poco meno di 100 Mt. di dislivello.
In questo caso dopo circa 10 minuti di cammino si arriva al cartello
di divieto di transito nominato in precedenza. Una volta arrivati
alla baita ai piedi del pratone, si può proseguire verso il monte
Foldone e da qui al monte Sornadello, crediamo in meno di 2 ore,
purtroppo le condizioni climatiche e ci hanno impedito di portare
a termine l'idea originaria. |
Commenti vari |
A volte ci chiediamo come sia
possibile, con tutto il rispetto dovuto per il lavoro altrui e il
significato che racchiudono in sé, erigere croci talmente in
disarmonia con l'ambiente come quella sulla cima di questo monte. Va
bene che la bellezza è soggettiva e i gusti sono gusti, ma i nostri
monti non meritano di essere sfregati da tali bruttezze. Crediamo
che per ricordare qualcuno o rendere grazie a chi ci guarda
dall'alto ogni giorno, possa bastare un simbolo discreto e in
armonia con quello che lo circonda. |
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Il
monte Molinasco
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L'orrenda
tri-croce sulla cima
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