Descrizione generale
Dalla Guida "Val di Mello - 9000 metri sopra i prati" di Paolo Masa e Jacopo Merizzi:
L'ultima struttura appartenente alla Bastionata dei Dinosauri è lo Sperone del Sarcofago, lambito a desrta dal torrente Qualido è delimitato a sinistra dal sentiero che porta allo Scoglio delle Metamorfosi. Sul suo lato destro, una profonda spaccatura evidenzia una grande lama staccata la cui rassomiglianza ad un sarcofago ha suggerito il nome attribuito all'intera struttura. Il primo itinerario tracciato su questo gobbone di Dinosauro risale all'agosto del 1975 ad opera di Ivan Guerini, Mario Villa e Ottavio Zanaboni. Non essendoci testimonianze chiare circa la salita di itinerari più antichi, se si escludono i sentieri che i Melàt riuscirono a realizzare ovunque, si riconosce "Cunicolo Acuto" come la prima via salita in valle. Si narra che i tre bambinoni, Ivan e compagni avevano più o meno vent'anni, si dilettasssero nel gioco del giovane archeologo, ispirandosi alle figurine del loro inseparabile Manuale del Giovane Esploratore. Privi di corda si insinuarono nel misterioso cunicolo di granito con delle piramidi umane.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere la frazione San Martino nel comune di Val Masino (SO). Superato il parcheggio all'inizio del paese (presente parchimetro per il ticket obbligatorio per posteggiare in Val di Mello) svoltare a sinistra in direzione dei bagni di Masino. Al secondo tornante proseguire verso destra (indicazioni per la Val di Mello) e percorre la stretta strada per circa 2 km sino ad un piazzale sterrato oltre il quale è impossibile proseguire in macchina
(attenzione, da quando la valle è stata dichiarata riserva
naturale è necessario munirsi del ticket per il posteggio € 5,00
- 80 posti auto al giorno. Dal 2014 divieto assoluto nei fine settimana, informarsi
poiché queste norme sono soggette a variazioni).
Qui imboccare il sentiero che attraversa tutta la Val di Mello. Superare la contrada "Cà di Carna" ed il "Bidè della Contessa" (una grossa e profonda pozza d'acqua posta in corrispondenza di un grande masso) oltre il quale sulla sinistra s'imbocca un sentierino che sale in direzione dello Sperone degli Gnomi. Raggiunto un bivio prendere la traccia di destra che in breve porta al settore oltre il quale scorre il torrente Qualido. La struttura è riconoscibile
perché sulla sua sinistra salgono itinerari strapiombanti di difficoltà nettamente elevate (spit ben visibili).
1° tiro:
salire al centro della struttura lungo il canale (possibilità di trovarlo bagnato), spostarsi poi sulla paretina di destra che si supera con un'arrampicata tecnica. Piegare a sinistra in direzione della
terrazza erbosa sotto la grande lama appoggiata alla struttura dove si trova la sosta su 3 chiodi. 25 Mt., IV, V, 1 chiodo.
2° tiro:
salire in spaccata sopra la sosta ed entrare nello stretto camino; superarlo con non poca difficoltà e sostare poco oltre su di un albero alla base di due fessure verticali. 30 Mt., V+, 2 chiodi,
1 clessidra con cordone.
3° tiro:
salire lungo le due fessure verticali, dapprima sfruttando quella di destra poi poco prima della sommità spostarsi a sinistra lungo un magnifico diedro molto tecnico. Sosta su di un albero. 30 Mt., V.
Discesa
Dal termine della via salire la facile placca sovrastante indi spostarsi a sinistra dove parte una traccia di sentiero che in breve scende all'attacco. Da qui per il sentiero d'avvicinamento si ritorna al parcheggio. |