Descrizione generale
La via "Vortice di Fiabe" è stata aperta il 2 settembre 1977 da Ivan Guerini in compagnia di Monica Mazzucchi e Vittorio Neri ed è stata la prima linea di questo settore denominato "Stella Marina". Non vi sono aneddoti su questa struttura se non quello con cui Guerini vi intravide le sembianze di una stella marina, un mistero ancora oggi inspiegabile. La via sale per placche e piccole fessure sino all'evidente arcata da dove si prosegue con un'arrampicata in dulfer.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere la frazione San Martino nel comune di Val Masino (SO). Superato il parcheggio all'inizio del paese (presente parchimetro per il ticket obbligatorio per posteggiare in Val di Mello) svoltare a sinistra in direzione dei bagni di Masino. Al secondo tornante proseguire verso destra (indicazioni per la Val di Mello) e percorre la stretta strada per circa 2 km sino ad un piazzale sterrato oltre il quale è impossibile proseguire in macchina
(attenzione, da quando la valle è stata dichiarata riserva
naturale è necessario munirsi del ticket per il posteggio € 5,00
- 80 posti auto al giorno).
Qui imboccare il sentiero che attraversa tutta la Val di Mello. Superare la contrada "Cà di Carna" (a destra del torrente) ed il successivo laghetto denominato "Bidè della Contessa". Entrare nella contrada "Cascina Piana", oltrepassare il
rifugio Luna Nascente e le successive costruzioni oltre le quali sulla sinistra si stacca una traccia che sale nel bosco e che conduce alla base delle "Placche del Giardino". Per raggiungere l'attacco occorre salire la placconata mediante uno degli itinerari presenti (Lunaria, Caffè, Fritzina, ecc...). Raggiunta la sommità seguire il canale roccioso (ed erboso) che sale sino ad un boschetto. Qui seguire la traccia verso destra (viso a monte) che dopo aver superato un corso d'acqua (noi abbiamo effettuato la salita dopo una settimana di pioggia) scende costeggiando le placche del settore "Stella Marina". L'attacco originale (canale di III) è in disuso. L'attacco è posto in corrispondenza di una fessurina che sale in obliquo verso destra (visibili dall'attacco due chiodi di via).
1° tiro:
salire sfruttando la fessura sino ad uscire in placca. Da qui mediante i punti di maggior debolezza si raggiunge la sosta (2 chiodi collegati da un cordino verde). 20 Mt., V+, VI, V, 2 chiodi.
2° tiro:
dalla sosta traversare verso destra. 20 Mt., V, 1 passo di VI, IV,
2 chiodi collegati da cordino, 2 chiodi.
3° tiro:
salire la placca sulla sinistra della sosta. Oltrepassare un
piccolo bombé utilizzando una lametta e poi obliquare verso destra puntando ad una pianta alla base dell'evidentissimo
tetto ad arco. La sosta è su spuntone chiuso da un nut incastrato. 30 Mt., V, V-, 1 chiodo.
4° tiro:
proseguire lungo la fessura dell'arco sino a raggiungere il sovrastante albero dove si sosta. Questo tiro durante l'apertura fu salito in arrampicata artificiale, solo durante le successive ripetizioni venne via via liberato.
35 Mt., VII-, VI, 3 chiodi, 2 dadi incastrati, 1
friend incastrato.
Discesa
La discesa avviene in corda doppia. Ritornare alle "Placche del Giardino" da dove si effettuano altre calate in doppia. Rientrare
al parcheggio mediante l'itinerario precedentemente percorso. |