Descrizione generale
Classicissima via aperta dai
celebri alpinisti lecchesi Riccardo Cassin e Mario dell'Oro
(Boga) il 12 agosto del 1931.
Dalla guida "Le grigne" della collana "I Monti d'Italia":
Celeberrimo itinerario su roccia ottima, ormai untissimo a causa del continuo passaggio. E' una delle vie su calcare più ripetute dell'intera cerchia alpina. Certamente,
benché inferiore tecnicamente a molte altre salite in roccia compiute nelle Grigne negli anni '30, questa via deve essere considerata come una pietra miliare per la storia dell'alpinismo in Lombardia, con particolare riferimento all'apertura di itinerari su pareti di bassa quota o vicine ai centri abitati.
Riccardo Cassin così descrive la prima epica salita: "... i particolari di questa salita sono talmente impressi nella mia memoria che nel rammentarli ho la sensazione di viverli nuovamente;... la soddisfazione provata nell'aver superato il caminetto del masso che mi volò addosso nel primo tentativo...; le luci familiari del nostro sobborgo...; un enorme masso a tetto, che sembra ostruire la via; la fenditura che permette il passaggio a destra, dove il masso si appoggia alla parete, lo spigolo che porta all'antecima e finalmente la vetta!".
La via sale nel punto di minor resistenza della parete SE della Medale per una rampa obliqua da destra a sinistra, ubicata quasi in centro alla parete e ben visibile anche da lontano, per via della vegetazione abbondante.
L'arrampicata si svolge per diedri, fessure e placchette abbastanza faticose; le soste sono comode su cenge e terrazzi, gli alberi favoriscono l'assicurazione senza mai intralciare la progressione.
Avvicinamento, descrizione della via
Raggiungere la Frazione di Laorca (LC) e parcheggiare nello spiazzo in fondo alla strada nei pressi del cimitero (se si trova posto).
Seguire le indicazioni del C.A.I. (Sent. n. 56-58) imboccando una stradina che risale il paese e poi costeggia il cimitero. Il fondo è in cemento. Seguire sempre questa strada fino a quando si sbuca su una più grande a ridosso delle reti paramassi. Deviare a destra e risalire per un centinaio di metri fino ad arrivare in prossimità della Baita del Pastur.
Imboccare il sentiero di fronte alla baita (indicazione per la ferrata del Medale) e al bivio seguire per la ferrata.
Oltrepassare un altro bivio (la traccia che sale conduce all'attacco della via Anniversario) e proseguire (breve tratto in discesa); superata una zona ghiaiosa salire a destra sino a raggiungere le roccette iniziali della via (scritta in azzurro e fittone resinato).
1° tiro:
salire inizialmente obliquando a destra (ignorare la sosta attrezzata - attacco della via "Sulla rotta di Poseidone") e successivamente tendere a sinistra sino ad un terrazzino dove si trova la sosta. 25 Mt., III, 2 fittoni.
2° tiro:
salire la fessura (per evitare l'unto è possibile salire lungo la placca a sinistra della
stessa) e proseguire lungo rocce rotte sino alla sosta. 25 Mt., IV, III, IV, 2 fittoni.
3° tiro:
salire lungo il diedro sino al suo termine; poco oltre si
trova la sosta. 35 Mt., V, IV, 4 fittoni, 1 chiodo, 2 chiodi uniti con catena.
4° tiro:
verticalmente per qualche metro indi spostarsi a destra e dopo aver superato dei salti ritornare a sinistra sino alla sosta.
35 Mt., V-, IV, III, 4 fittoni, 2 chiodi uniti con catena.
5° tiro:
spostarsi leggermente a sinistra e dopo aver superato rocce untissime entrare in un grande diedro che si sale sino al suo termine dove, sulla sinistra, si trova la sosta. 35 Mt., V-, IV+, 6 fittoni, 2 chiodi.
6° tiro:
questo tiro è comunemente definito il "tiro della radice" in quanto gli apritori superarono facilmente il tratto iniziale per via di una grossa radice che oggi non c'è più... Salire verticalmente e successivamente traversare a destra, alzarsi qualche metro e ritraversare a sinistra sino ad entrare in un diedrino oltre il quale si esce su di un comodo terrazzo (bivacco Cassin) dove si trova la sosta.
30 Mt., V+, IV+, 4 fittoni, 1 chiodo.
7° tiro:
salire il diedro sulla sinistra per circa 3 metri, traversare a sinistra sino a raggiungere una rampa che conduce ad un diedro oltre il quale si trova la sosta.
45 Mt., IV, III, 1 nut incastrato, 3/4 fittoni.
8° tiro:
dopo i primi metri in verticale obliquare leggermente a destra per rocce rotte sino alla sosta,
vicino ad una grotta con madonnina.
20 Mt., II, III, 3 fittoni.
9° tiro:
traversare a sinistra sino a raggiungere lo spigolo. Proseguire lungo un diedrino
tornando a destra sino a raggiungere la sosta.
35 Mt., V, IV+, 4 fittoni.
10° tiro:
proseguire in verticalmente sino ad uscire su di un terrazzino dove si trova un grosso masso appoggiato.
35 Mt., III+, 3/4 fittoni, 1 cordone.
11° tiro:
spostarsi a sinistra e salire in verticale lungo un diedro sino a raggiungere la sosta. 25 Mt., IV, 2 fittoni, 1 chiodo.
12° tiro:
seguire il canale andando verso destra sino a raggiungere la cresta dove si sosta. 30 Mt., III, II, 1 fittone.
Discesa
Seguire la traccia (cavi metallici e catene) che in breve si collega al sentiero che scende dalla vetta della Corna di Medale. Il sentiero è ripido e perde quota molto velocemente. Si giunge alla base del Medale in corrispondenza di quel bivio con l'indicazione della ferrata vicino alla Baita del Pastur. Da qui mediante il sentiero percorso la mattina si ritorna alla macchina. |