Descrizione generale
Questa linea di salita è stata vinta l'8 ottobre del 1976 da Luigi Decima, Fausto Todesco, Pier Costante Brustolon e Sonia Della Santa e in breve tempo è divenuta una via classica tanto che per molti rappresenta "una delle vie più belle
delle Dolomiti".
L'itinerario è molto bello e l'arrampicata è entusiasmante ma come spesso capita, più le cose
vengono decantate e più uno ne resta deluso... Insomma ci aspettavamo qualcosa di
più.
A contribuire alla piccola delusione probabilmente si aggiunge il fatto che la via termina in corrispondenza di una cengia e non di una vetta.
Attacco, descrizione della via
Dal Passo Duran (raggiungibile sia da Agordo che da Longarone)
imboccare il sentiero n. 549 che sale inizialmente lungo dei prati
sino a raccordarsi con una strada sterrata che si segue fino al
rifugio Carestiato.
Dal rifugio è già visibile la colata nera, a destra di grossi
strapiombi gialli, lungo la quale corre la via.
Imboccare il sentiero dell'Alta Via n. 1 in direzione del gruppo del Civetta e del
rifugio Vazzoler. Dopo circa 10 minuti, sui ghiaioni a destra, si
stacca una traccia in salita che punta verso la colata nera (alcuni
ometti). La si segue fino ad una comoda terrazza erbosa circa 10
metri a destra della verticale del colatoio.
1° tiro:
salire in obliquo verso sinistra fino alla sosta (2 chiodi) che si trova alla base del grande diedro che incide la parete. 40 Mt., IV+, III.
2° tiro:
aggirare a destra lo strapiombo iniziale. Continuare poi verticalmente lungo
la placca lisciata dall'acqua, infine obliquare a sinistra sino alla sosta (chiodo + clessidra). 30 Mt., V, 1 chiodo con fettuccia.
3° tiro:
salire il diedro sin sotto al tetto indi spostarsi a destra. Superare la placca nera e giunti ad una nicchia salire a sinistra sino ad una cengia dove si trova la sosta (clessidra). 40 Mt., IV, V+, 3 chiodi.
4° tiro:
continuare lungo il camino inclinato verso destra. Al suo termine attraversare a sinistra lungo una cornice. Salire poi in obliquo verso sinistra e ritornare a destra sino ad una grande clessidra dove si sosta. 35 Mt., IV, V, 1 chiodo.
5° tiro:
obliquare a destra per entrare nel colatoio nero che si segue sino ad un catino bianco dove si sosta (clessidre). 40 Mt., IV, V-, III.
6° tiro:
salire a sinistra della sosta seguendo la colata nera, superare un paio di strapiombini
fino a raggiungere la sosta (1 chiodo + 2 clessidre). 50 Mt., IV, IV+.
7° tiro:
salire leggermente verso destra e poi traversare a sinistra ad un pulpito con 2 chiodi con cordone. Superare lo strapiombo e proseguire lungo la colata nera fino ad un catino bianco dove si sosta su clessidra. 45 Mt., IV, V, 5 chiodi di cui 2 uniti da un cordone.
8° tiro:
salire lungo il canale superando qualche passo verticale sino alla sosta (clessidra). 35 Mt., III+, IV+.
9° tiro:
proseguire lungo il colatoio (noi siamo stati sulle rocce appena
a destra) aggirando sulla destra gli ultimi metri verticali. Sostare su dei grossi massi al centro del catino.
50 Mt., IV+, V-.
Discesa
La discesa avviene lungo un comodo sentiero. Seguire la traccia verso sinistra (viso a monte) sino a raggiungere una parete giallastra. Qui abbassarsi lungo un pendio (qualche passo di I e II) sino a raccordarsi al sentiero dell'Alta Via n. 1.
Dopo un primo (breve) tratto la discesa è segnalata con dei bolli rossi.
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