Quinta Torre del Masaré - Via Diedro Pederiva

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo del Catinaccio Località di partenza Passo di Costalunga - Vigo di Fassa (TN)
Quota partenza 1753 Mt. Quota di arrivo 2610 Mt. circa
Dislivello totale +530 Mt. per il rif. Roda di Vael
+187 Mt. dal rif. Roda di Vael all'attacco
+140 Mt. la via (170 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 539, 549, N01
Ore di salita 25' per il rif. Roda di Vael (con seggiovia)
30' dal rifugio all'attacco
3 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h. dalla vetta al rif. Roda di Vael
1 h. 15' dal rifugio al Passo Costalunga
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 10/07/2016 Difficoltà IV+, V-
Sass Balòss presenti
Bertoldo, Luca.
Amici presenti
Alessandro, Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Bella giornata, serena e calda, ma con previsioni in netto peggioramento dal primo pomeriggio. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente e ben segnalato tranne l'ultimo tratto dove sono presenti solo delle tracce. La roccia in via è, nel complesso, molto bella.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente. La discesa segue una via ferrata molto frequentata ed esposta; rimanere assicurati.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Paolina (2127 Mt. - 16 posti), rifugio Roda di Vael (2283 Mt. - 50 posti)
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Le protezioni in loco non sono molte e non è sempre facile integrarle. Portare un assortimento di friends (fino al n. 1 o 2 Camalot, oltre non servono).
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da T. Pederiva e V. Montagna il 30 giugno 1957. Nonostante si chiami "Diedro" secondo noi, quello che caratterizza questa salita, è più simile a un camino. L'arrampicata è prevalentemente in spaccata con alcuni passaggi su ripidi muretti. La via non è di certo tra le più belle della zona, ma comunque meritevole, specialmente avendo poco tempo a disposizione o volendo rientrare presto al rifugio in caso siano previsti peggioramenti meteo. In alternativa se ne potrebbe pensare il concatenamento con lo Spigolo Gross sulla Roda del Diavolo.
Attacco, descrizione della via
Per raggiungere il rifugio Roda di Vael ci sono due possibilità. La prima è quella di parcheggiare al Passo Costalunga (1753 Mt.) e imboccare il sentiero n. 548 poco prima di arrivare al passo salendo dalla Val di Fassa (1 h. 15').
La seconda possibilità, sicuramente più comoda e veloce, è quella di parcheggiare a Carezza (1 Km. dal Passo di Costalunga in direzione di Bolzano, 1620 Mt.) e salire mediante una comoda seggiovia al rifugio Paolina (2127 Mt.) dal quale, seguendo i sentieri n. 539 e 549, è possibile raggiungere il rifugio Roda di Vael (2283 Mt.) in soli 25 minuti.
Dal rifugio Roda di Vael seguire le indicazioni per la ferrata del Masarè fino ad un bivio. Tenere ora la sinistra (l'indicazione ferrata manda a destra, da dove si scenderà) e, poco dopo, prendere una traccia sulla destra che conduce alla base della parete. L'attacco è situato in cima ad un conoide alla destra di una grande grotta giallastra.

1° tiro:
salire la facile rampa fino al terrazzo di sosta (3 chiodi+fettucce). 25 Mt., III+, II.

2° tiro:
seguire il diedro giallo per pochi metri e poi traversare decisamente verso sinistra fino un altro breve diedro. Salirlo, ed al suo temine, spostarsi a sinistra raggiungendo la sosta (2 chiodi+cordone). 20 Mt., IV-, IV+, IV, 2 chiodi.

3° tiro:
proseguire dritti per spostarsi a destra in uno stretto camino. Si supera un primo tratto fino ad un ripiano dal quale conviene poi restarne all'esterno raggiungendo la sosta (1 chiodo+1 clessidra+cordone+maglia rapida) appena sopra. C'è un chiodo anche nel fondo del camino dal quale si può salire alla sosta passando per un buco. 30 Mt., IV-, IV, 2 chiodi.

4° tiro:
tenersi sulla parete di sinistra per ritornare nel camino poco sopra (oppure salire direttamente nel fondo del camino). Giunti sotto una pancetta strapiombante salire la paretina appena alla sua destra; ritornare nel camino e seguirlo fino alla sosta (2 chiodi) situata sulla parete sinistra del camino, pochi metri sotto un masso incastrato. 25 Mt., IV, IV+, IV, 2 chiodi.

5° tiro:
raggiungere e superare il masso incastrato. Poi per rocce più semplici, e un po' erbose, si raggiunge la sosta (1 chiodo+1 clessidra).
20 Mt., IV, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.

6° tiro:
traversare a sinistra su esile cornice fino ad uno spigolino arrotondato oltre il quale si sale fino ad una larga cengia (possibile sosta su 2 chiodi). Seguire la cengia verso destra fino al suo termine e sostare (2 chiodi). 30 Mt., III+, IV, I, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (2 chiodi).

7° tiro:
superare due muretti consecutivi, il secondo dei quali con un passo impegnativo. Poi, per balze erbose, si sale fino a raggiungere la cresta del Masarè dove passa la via ferrata. Sostare (cavi della ferrata). 20 Mt., IV-, V-, II, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.
Discesa
Seguire la ferrata verso destra (viso a monte), inizialmente in salita e poi quasi tutta in discesa, fino a raggiungere il sentiero che riporta al rifugio Roda di Vael e successivamente al parcheggio mediante il percorso seguito durante l'avvicinamento.

Note
E' probabile che le lunghezze nel camino restino bagnate a lungo dopo giornate di pioggia.
Commenti vari

Sulle guide disponibili e in rete la via è valutata IV+ ma, secondo noi, l'ultima paretina è più impegnativa. Abbiamo proposto un V- ma forse il passo singolo è anche V.

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Seconda lunghezza

Ale, e più in alto Claudia, sul terzo tiro

   

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Claudia sulla quarta lunghezza

 Luca supera il masso incastrato all'inizio del quinto tiro

   

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Ale sul traverso all'inizio della sesta lunghezza

Il muretto finale sul settimo tiro

 

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Dettaglio della parete con il tracciato della via Diedro Pederiva

 
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