Descrizione generale
Via aperta nel giugno del 2002 da Jimmy Palermo e Veronica "Marmotta" Rubini (con la collaborazione di Andrea Pavan, Marco Ripamonti, Marco Binda, Andrea Stefanato e Lorella Saccardin) e in seguito attrezzata a fix da 10mm.
La via è discretamente bella e interessante anche se molto
(forse troppo) discontinua. Si arrampica su ben 5 placche
diverse! Consigliabile per il panorama sul fondovalle, dove è situato il lago
di Novate Mezzola, e sulle montagne circostanti: dal Pizzo
Stella, Pizzo Badile fino alla piramide del Monte Legnone.
Attacco, descrizione della via
Giungendo da Colico proseguire dritti in direzione di Chiavenna.
Poco dopo il termine della statale 36 svoltare a sinistra seguendo
le indicazioni per Como e attraversando la zona denominata "Pian
di Spagna". Proseguire oltrepassando il "Ponte del
Passo" e subito dopo svoltare a destra seguendo le indicazioni
per Albonico (5 Km. dalla svolta). Poco prima di entrare nel
paese svoltare a sinistra in Via Peschiera e percorrerla per
circa 1 Km. e mezzo. La via risale fino alla località
"Il Forno" (segnalata sulle Cartine Kompass, ma non
sul posto!). All'inizio la strada è asfaltata ma poi
diviene sterrata per ritornare in prossimità di strettissimi
tornanti (servirà fare manovra) asfaltata e poi nuovamente
sterrata. Sulla sinistra incontrerete un vecchio cartello in
legno che indica "Albonico Vecchia" e subito dopo
sempre sulla sinistra un grande prato dove parcheggiare.
Dal parcheggio imboccare il sentiero che conduce ad Albonico
Vecchia. Salendo i primi metri è possibile incontrare
e quindi seguire delle M segnate in vernice gialla. Dopo i primi
tornanti si raggiunge un bivio. Svoltare a sinistra raggiungendo
una baita diroccata e una cappella. Si prosegue dritti in direzione
di una chiesetta con un monumento degli alpini. Prima di giungere
alla chiesetta abbandonare il sentiero principale e puntare
a destra oltrepassando una radura erbosa. Qui imboccare una
ripida traccia che passa a fianco di un traliccio dell'alta tensione
e sbuca, dopo aver attraversato uno spiazzo di felci in un'altra
radura con un nucleo di case diroccate. Qui svoltare a destra
attraversando una zona fangosa. A questo punto le M diventano verdi e spesso sono
disegnate su rocce coperte da muschio e dall'umidità
che le rendono poco leggibili. Dovrete quindi cercarle attentamente.
Arriverete ad un'altra radura, il sentiero passa accanto al
traliccio più alto. Seguire
le M fino a incontrare due baite. Passare in mezzo alle stesse
seguendo una piccola traccia che conduce ad una baita diroccata
sotto un grosso masso. Costeggiare la baita a destra e continuare
a salire fino ad incontrare un'altra baita con alle spalle un
grandissimo masso. Proseguire quindi a sinistra e risalire il canalone seguendo una sottile traccia evidenziata da una serie di ometti che conducono direttamente al'attacco della via (ben visibili i primi due fix).
1° tiro:
dall'attacco salire per placche compatte e molto sporche facendo
attenzione alla presenza di muschi e alla notevole umidità
della roccia. 45 Mt., 5 fix, 4c.
2° tiro:
spostarsi leggermente a sinistra e risalire in verticale la
placca fino a raggiungere la sosta. L'attacco
del tiro è molto delicato ma poi la difficoltà
si abbassa. 45 Mt., 5 fix, 5b.
salire a piedi piegando leggermente a destra per circa 3 minuti
fino a raggiunge la placca sovrastante. L'attacco del tiro è
evidenziato dalla scritta bianca "MIP" sulla parete.
3° tiro:
risalire la placca aggirando un piccolo strapiombino. 50 Mt.,
3 fix, 3a.
4° tiro:
continuare a risalire la placca per qualche metro e traversare
successivamente a sinistra sfruttando le grosse lame sporgenti
verso il basso. Al termine del traverso salire verticalmente
in placca. 45 Mt., 5 fix, 5a.
5° tiro:
proseguire verticalmente per la placca. 50 Mt., 3 fix, 4a.
risalire per prati
puntando alla placca di destra dove all'attacco c'è un
grosso albero. Sono ben visibili i fix.
6° tiro:
salire con movimento delicato la placca sfruttando gli appigli
sulla sinistra. Proseguire poi fino a raggiungere la sosta.
50 Mt, 4 fix, 4b.
proseguire a piedi per circa 2 minuti piegando a sinistra fino
a giungere alla base di un'altra placca. Gli spit non sono
visibili ma all'attacco c'è un ometto ed è posto in mezzo a 2
betulle.
7° tiro:
affrontare verticalmente la placca appoggiata fino a giungere
alla base di un tettino da aggirare a destra. Raggiungere un
salto nero da superare traversando a sinistra. 45 Mt., 4 fix, 5b.
8° tiro:
salire la placca che diviene pian piano più delicata tenendo
la destra dove sono presenti delle lame fino a rimontare un'altra placca sulla
destra che consente in pochi metri di giungere in sosta. 45 Mt., 6 fix, 5c.
9° tiro:
proseguire per placca. Il percorso è comunque
ben delineato dagli spit. 45 Mt., 3 fix, 4b.
10° tiro:
proseguire per placca piegando leggermente a sinistra. 45 Mt.,
2 fix, 3a.
11° tiro:
proseguire per placca notevolmente più semplice (si riesce
a camminare) fino alla sosta. 30 Mt., 1 fix, 2c.
recuperare le corde e proseguire per sentiero per circa due
minuti seguendo la traccia che conduce alla base dell'ultima
placconata da affrontare.
12° tiro:
proseguire affrontando una placca molto compatta. L'attacco
è semplice ma il percorso diviene via via più
difficile fino a giungere al passaggio chiave della
via che può essere superato stando sulla sinistra e
sfruttando una piccola lama. La parte terminale del tiro
è decisivamente più semplice. Sosta attrezzata
con fix e moschettone bloccato. Poco oltre la placca c'è
un ometto che indica il termine della via. 50 Mt., 5 fix, 5c.
Discesa
1- E' possibile scendere lungo la via effettuando delle doppie
lungo tutte le placche risalite. Infatti ogni sosta è
attrezzata con due fix e una piccola maglia per la calata. E'
però sconsigliabile data la discontinuità della via.
2- Si può scendere tramite i canali erbosi che costeggiano le
placche.
Prestare molta attenzione al terreno perché non è
molto compatto e a tratti l'erba risulta essere molto scivolosa,
specialmente dopo delle giornate di pioggia. Dall'uscita della
via imboccare il canale a sinistra (viso a monte) fino alla base
della terza placca. Da qui avvicinarsi alla sommità della
seconda e seguire la traccia che scende a destra (viso a monte)
fino alla sua base. Portarsi alla sommità della prima placca.
A questo punto è obbligatorio effettuare due doppie da 30 Mt. (o
1 da 60) lungo la prima placca.
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