Descrizione generale
Itinerario d'arrampicata artificiale aperto in solitaria da Diego Filippi nel 2009 che sale l'affilato spigolo del Pilastro Afghano e la successiva parete rossastra strapiombante guadagnando così la sommità della fascia rocciosa di Mandrea.
Tutta la via è attrezzata con chiodi a pressione, soste comprese. Su L3 probabilmente è saltato un chiodo a pressione e si è obbligati a superare una sequenza in arrampicata libera stando a sinistra dello spigolo.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento seguire la strada per Riva del Garda, dopo aver oltrepassato il centro di Arco svoltare a destra seguendo le indicazioni per "Laghel". Attraversare un uliveto e in corrispondenza di un bivio dove sulla destra c'è una chiesetta bianca svoltare a sinistra e seguire la strada che ora diviene molto ripida e successivamente sterrata. Ad un certo punto la strada piega con una curva a 90 gradi a destra e subito dopo, sulla destra, si trova uno spiazzo per parcheggiare (2-3 macchine).
A piedi tornare indietro pochi metri fino alla curva ed imboccare una traccia di sentiero (ometto) che sale in direzione della parete. La traccia conduce alla parete "Fabio Giacomelli". Poco prima di raggiungerla traversare verso destra lungo tracce più deboli puntando all'evidente spigolo del Pilastro Afghano. All'attacco è presente una targhetta metallica con inciso il nome della via e sono inoltre visibili i primi chiodi a pressione.
Sulla guida "Arco Pareti" (Diego Filippi - Versante Sud) viene indicato un accesso diverso e più breve. Al nostro passaggio tale avvicinamento era completamente ostruito da rovi.
1° tiro:
salire le rocce verticali e continuare lungo il filo dello spigolo sino a raggiungere la sosta (4 chiodi a pressione+cordone). 30 Mt., A1.
2° tiro:
continuare lungo il filo dello spigolo; il tratto che precede la sosta (3 chiodi a pressione+cordone) è costituito da gradoni con roccia delicata.
30 Mt., A1, IV, III.
3° tiro:
superare il breve strapiombo sopra la sosta e proseguire stando a sinistra dello spigolo. Riportarsi poi a destra e sostare (pianta+cordone) sulla sommità del pilastro.
30 Mt., A1, V+, A1, IV, III.
4° tiro:
traversare verso destra mediante un'esile cengetta (in discesa) e superare un diedrino che permette di portarsi sotto la fascia rossastra strapiombante. Traversare facilmente a destra sino alla sosta (4 chiodi a pressione+cordone). 20 Mt., I, IV, 2 chiodi a pressione.
5° tiro:
superare lo strapiombo a sinistra della sosta e proseguire in obliquo verso destra superando placchette strapiombanti con roccia ottima sino a raggiungere la sosta (4 chiodi a pressione+cordone). 30 Mt., A1, IV, A1.
6° tiro:
proseguire in verticale e raggiunta una fascia strapiombante spostarsi verso destra ed uscire sulla sommità. Sosta da attrezzare su pianta.
25 Mt., A1.
Discesa
Il sentiero di discesa richiede un po' d'intuizione.
Dal termine della via attraversare il bosco cercando il percorso più agevole sino a raccordarsi a una traccia più marcata. Seguirla verso sinistra sino a raggiungere una mulattiera che si segue anch'essa verso sinistra. Seguendo la segnaletica CAI ci si collega alla strada che si è percorsa con l'automobile. |