Mandrea/Parete Fabio Giacomelli - Via Davide Pinamonti

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Località Laghel - Arco di Trento (TN)
Quota partenza 230 Mt. circa Quota di arrivo 430 Mt. circa
Dislivello totale

+100 Mt. per l'attacco
+100 Mt. la via (140 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 20' per l'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 35'
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 14/04/2013 Difficoltà VI+, A0
Sass Balòss presenti
Bertoldo, Luca.
Amici presenti
Carlo, Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata splendida con temperature ottimali. I sentieri che conducono alla parete sono in ottimo stato e ben segnalati. La discesa è attrezzata con corde fisse. La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Necessari friends per integrare (da 0.3 a 3 Camalot).
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da Luca Pilati e Fabio Demetri nell'ottobre del 2012 che si svolge lungo placche, diedri, strapiombi e fessure. Seppure la lunghezza dello stesso sia contenuta, le difficoltà sono sempre sostenute e l'arrampicata non è mai banale. Una chiodatura classica contribuisce ad 'insaporire' la salita.
Con questa linea gli apritori hanno voluto ricordare Davide Pinamonti, forte alpinista molto legato alla Valle del Sarca, morto nel giugno del 2011 durante una salita in solitaria sulla via Maestri alla Punta Massari in Brenta.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento seguire la strada per Riva del Garda, dopo aver oltrepassato il centro di Arco svoltare a destra seguendo le indicazioni per "Laghel". Attraversare un uliveto e in corrispondenza di un bivio dove sulla destra c'è una chiesetta bianca svoltare a sinistra e seguire la strada che ora diviene molto ripida e successivamente sterrata. Ad un certo punto la strada piega con una curva a 90 gradi a destra e subito dopo, sulla destra, si trova uno spiazzo per parcheggiare (2-3 macchine).
A piedi tornare indietro pochi metri fino alla curva ed imboccare una traccia di sentiero (ometto) che sale in direzione della parete. La via corre nel settore destro; l'attacco è posto sotto una fascia di tetti (scritta nera "Davide Pinamonti").

1° tiro:
salire in verticale e spostarsi leggermente a sinistra in direzione del primo tettino che si supera con l'aiuto di una fessura. Alzarsi leggermente e superare la placca successiva obliquando verso destra sino alla sosta (1 chiodo+1 spit+cordoni+maglia rapida) posta sotto ad un tetto. 20 Mt., VI, VI+, 1 chiodo a pressione, 5 chiodi, 1 clessidra con cordone.

2° tiro:
traversare verso destra stando sotto il tetto al termine del quale una fessura conduce in sosta (1 chiodo+1 spit+cordone+ maglia rapida). 15 Mt., VI+, VI, 2 chiodi, 1 sasso incastrato con cordone.

3° tiro:
superare il diedro ed al suo termine traversare a sinistra. Aggirare uno spigolo e ignorare la sosta continuando a salire in obliquo verso sinistra. Un atletico diedrino conduce in prossimità della successiva sosta (1 spit+pianta+cordone+maglia rapida).
45 Mt., V+, IV, V+, 6 chiodi, 1 clessidra con cordino, 1 sosta intermedia (1 spit+pianta+cordone+maglia rapida).

4° tiro:
salire in leggero obliquo verso sinistra; mediante un sistema di fessure proseguire in verticale sino un albero dove si sosta (1 spit+pianta +cordone+maglia rapida). 30 Mt., V, 2 chiodi, 1 clessidra con cordone.

5° tiro:
traversare verso destra per circa 5 Mt. e rimontare la parete molto compatta spostandosi ancora un metro a destra e raggiungendo una fessura che sale obliqua verso sinistra. La fessura termina sulla "cengia delle Patatine" dove si trova la sosta (pianta+cordone+maglia rapida). 30 Mt., A0, VI+, 5 chiodi, 1 chiodo a pressione, 1 clessidre con cordone, 1 pianta con cordone.
Discesa
Dal termine della via traversare su cengia verso sinistra (viso a monte - corde fisse). Raggiunto il termine della parete abbassarsi nel bosco (corde fisse) sino a raggiungere nuovamente l'attacco. Da qui rientrare al parcheggio mediante il sentiero d'avvicinamento.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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A sinistra Carlo e a destra Matteo impegnati sullo strapiombino del primo tiro

   

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Luca sul traverso sotto al tetto della seconda lunghezza

La fessura che conduce alla seconda sosta

   

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Diedrino della terza lunghezza

Claudia sull'ultimo tiro

   

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Matteo nella fessura dell'ultima lunghezza La parete Fabio Giacomelli col tracciato della via D. Pinamonti