Descrizione generale
Mandrea è una parete molto lunga che si snoda alle spalle di Arco, in località Laghel, in grado di offrire una varietà di itinerari di salita incredibili sia dal punto di vista delle difficoltà che della chiodatura.
Questa parete, dopo l'apertura del Pilastro Gabrielli, vede nuovamente all'opera Giuliano Stenghel in compagnia questa volta di Maurizio Giordani impegnati ad aprire nel 1979 la via Black Hole. Itinerario di gran classe e molto logico che si sviluppa quasi completamente in diedri fessurati. L'unica pecca è l'uscita della via caratterizzata da due lunghezze con roccia discreta ma con un tratto decisamente friabile. Chiodatura molto parsimoniosa tranne nel diedro del quinto tiro. Quasi tutte le soste (tranne le ultime due) sono attrezzate.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento seguire la strada per Riva del Garda, dopo
aver oltrepassato il centro di Arco svoltare a destra seguendo le
indicazioni per "Laghel". Attraversare un uliveto e in
corrispondenza di un bivio, dove sulla destra c'è una chiesetta
bianca, svoltare a sinistra e seguire la strada che ora diviene
molto ripida e successivamente sterrata. Parcheggiare al termine
della strada (sbarra) in corrispondenza di un crocefisso in legno e
di una fontana in cemento (evitare di invadere proprietà privata).
Percorrere la mulattiera a fianco del crocefisso per poche decine di
metri, abbandonarla e proseguire per tracce puntando alla base
dell'evidente Pilastro Gabrielli. Alla destra della verticale del
Pilastro si trova una rampa erbosa (bolli rossi). Alzarsi pochi
metri, indi traversare a destra fino ad una grossa pianta in
corrispondenza di una placca con corda fissa. Si risale tutta la
placca per poi obliquare a sinistra fino alla terrazza alla base del
pilastro. Attrezzare una sosta su una pianta e legarsi (se non lo si
ha già fatto prima...).
1° tiro:
dalla sosta su albero spostarsi qualche metro a sinistra e salire dritti. Superare uno strapiombino verso sinistra e salire infine la placchetta fino alla sosta (2 spit+maglia rapida).
25 Mt., V, IV, 1 radice con cordone, 1 clessidra con cordone, 3 chiodi (1 dei quali con cordone).
2° tiro:
spostarsi sulla cengia a destra per 3 metri poi prendere la fessura che obliqua verso sinistra. Salire dritti e all'altezza di un tettino (dal quale verso destra si stacca la via Zero Negativo) attraversare due metri a sinistra raggiungendo una la lama che si segue fino alla sosta (2 spit). 35 Mt., V+, 3 chiodi, 1 pianta con cordone.
3° tiro:
attraversare a sinistra sfruttando la fessura fino alla sosta (1 spit, 1 chiodo uniti da cordino).
12 Mt., V+, 1 chiodo, 1 pianta con cordone.
4° tiro:
salire il diedro verticale sfruttando la fessura fino a raggiungere la sosta (2 spit).
35 Mt., VI, VI+, 1 clessidra con cordone, 1 cuneo.
5° tiro:
salire verticalmente seguendo la fessura/diedro che poi diventa strapiombante. Superare lo strapiombo raggiungendo così la sosta (2 spit +cordone) sulla sinistra. 15 Mt., VI+, A0, 7 chiodi, 2 clessidre con cordone.
6° tiro:
non salire dritti ma attraversare a sinistra e, oltrepassato lo spigolo, alzarsi fino al terrazzino di sosta (3 chiodi).
8 Mt., VI, 2 chiodi (uno dei quali con cordone), 1 pianta con cordino.
7° tiro:
salire per diedro un po' friabile poi superare un muretto strapiombante, uscendone a sinistra. Proseguire ora per canalino terroso sino al cospetto di una parete strapiombante di colore marrone. Attrezzare una sosta sulla pianta appena a sinistra.
45 Mt., V-, V+, IV, 1 chiodo, una pianta con cordone.
8° tiro:
seguire la fessura/diedro fino ad uno strapiombino. Superarlo e proseguire per rocce rotte aiutandosi con le piante presenti fino al termine delle difficoltà dove si attrezza la sosta su pianta. Attenzione alla roccia decisamente friabile nella prima parte di questo tiro.
40 Mt., V+, IV.
Discesa
Dal termine della via seguire la traccia di sentiero
inizialmente in salita che entra nel bosco e poi inizia a scendere
(parallela corre la strada asfaltata). Proseguire per circa 200
metri sino a quando s'incontra una mulattiera con indicazioni per
Arco, seguire i bolli CAI sino a raggiungere nuovamente la strada
sterrata percorsa precedentemente con la macchina. Proseguire fino a
dove si ha parcheggiato. Il sentiero di discesa richiede un po'
d'intuizione... |