Mandrea/Torre del Salt dela Cavra - Via Ischia/Calzà

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Laghel di Arco di Trento (TN)
Quota partenza 230 Mt. circa Quota di arrivo 520 Mt. circa
Dislivello totale +100 Mt. per l'attacco
+45 Mt. la via (70 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 30' per l'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 20'
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 01/11/2008 Difficoltà A2
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata nuvolosa e con pochi squarci di sole. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente ma identificare l'esatto torrione non è stata una cosa immediata. La roccia al nostro passaggio era piuttosto bagnata.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Prestare particolare attenzione alla chiodatura vetusta.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Portare chiodi, martello e friend (fino al n°1 Camalot) per integrare. Due staffe e fiffi per l'artificiale. Due cordini per clessidre sul primo tiro ed 1 cordino lungo per la prima sosta.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Si tratta di una via molto breve ma molto interessante. Un tempo il Salt dela Cavra era utilizzato moltissimo come palestra per l'arrampicata artificiale. Questo torrione offre due linee di salita. La prima è la diretta Ischia/Calzà (da noi percorsa) che si snoda lungo una fessurina con una chiodatura a tratti insicura; la seconda invece è una linea di Diego Filippi dal nome alquanto bizzarro: via Capricorn Day, che supera direttamente un tetto di 6 metri con una chiodatura mista (chiodi e spit).

Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento seguire la strada per Riva del Garda, dopo aver oltrepassato il centro di Arco svoltare a destra seguendo le indicazioni per "Laghel". Attraversare un uliveto e in corrispondenza di un bivio dove sulla destra c'è una chiesetta bianca svoltare a sinistra e seguire la strada che ora diviene molto ripida e successivamente sterrata. Ad un certo punto la strada piega con una curva a 90 gradi a destra e subito dopo, sulla destra, si trova uno spiazzo per parcheggiare (2-3 macchine).
Tornare indietro lungo la strada sterrata in direzione di Arco sino ad incontrare sulla destra un sentiero (panchina in legno in loco). Seguire il sentiero (il tetto della via Capricorn day è già visibile sopra il bosco) sino ad incontrare sulla destra una traccia di sentiero che sale in direzione di una falesia. Prendere come punto di riferimento una pianta con un legno legato con fil di ferro a mò di parapetto (prestare molta attenzione poiché non è molto evidente). Abbandonare il sentiero principale e scendere per una poco marcata traccia al di là della pianta-parapetto. Poi si piega a sinistra e ci si trova di fronte alla Torre del Salt dela Cavra. L'attacco resta sulla sinistra, alla base di una piccolissima fessura (chiodi brutti ben visibili). Poco più a destra c'è il grande tetto della via Capricorn Day (scritta rossa).

1° tiro:

salire lungo la fessurina sino a quando questa diviene più grande ed obbliga un traverso a destra. Raggiunto lo spigolo, alla base di uno strapiombetto si sosta su due chiodi (meglio integrare la sosta con dei friend). 30 Mt., A2, 8 chiodi.

2° tiro:
vincere il piccolo strapiombo e proseguire lungo la direttiva della fessura che dopo pochi metri obliqua a sinistra. Dopo i primi metri la parete diviene meno ripida ed è possibile effettuare alcuni passi in libera sino a raggiungere la sosta (2 spit e un cordone su di una radice). 40 Mt., A2, 7 chiodi.
Discesa
Con una calata in doppia di circa 45 Mt. si raggiunge nuovamente l'attacco della via. Percorrere a ritroso il sentiero d'avvicinamento per tornare alla macchina.

Note

Sicuramente si tratta di una via propedeutica per chi vuole avvicinarsi all'arrampicata artificiale.

Commenti
Dopo recenti piogge il primo tiro, specialmente i primi metri, resta bagnato.
   

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Bertoldo sulla prima lunghezza

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Luca alla prima sosta appeso nel vuoto

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Matteo sui primi metri del secondo tiro