Descrizione generale
Via di salita aperta dalla famosa guida alpina Ermanno Salvaterra
e Mario Pedretti nel 1980 con l'ausilio di soli 2 chiodi ed 1 clessidra. Recentemente, lo stesso Salvaterra, ha provveduto a riattrezzare la via con dei
fix da 10 mm. Lungo il tracciato sono tutt'ora presenti dei vecchi chiodi.
Tutte le soste attrezzate con anello di calata e formate da 2 fix
da collegare. L'arrampicatore non potrà fare a meno di notare che
i fix sono stati posizionati garantendo una totale sicurezza
nella progressione, ma allo stesso tempo lasciando obbligate le
difficoltà.
Attacco, descrizione della via
Da Stenico (TN) percorrere la strada che conduce al Ponte del Lisan (606 Mt.) dove ci si immette nella Val D'Algone. Per circa 7 Km. risalire la valle (strada asfaltata) sino a raggiungere l'Albergo-Ristorante "Brenta". Per proseguire è necessario munirsi, mediante l'apposito distributore automatico, di un permesso di circolazione (costo 2,50 Euro). Questo permesso consente di percorrere altri 7 Km. di strada sterrata sino a raggiungere un parcheggio situato nei pressi della Malga Movlina (1786 Mt.).
Dalla malga proseguire a piedi lungo l'evidente sentiero n. 354
sino a raggiungere il Passo Bregn de l'Ors (palina). Qui imboccare a destra il sentiero n. 307 che attraversa e risale la Val di Nardis.
Prima di giungere al Rifugio si percorre la "Scala Santa" ovvero un
piccolo tratto attrezzato con una statuetta della madonna dedicata a
"Maria Salvaterra".
A circa 10 minuti dal rifugio, sulla sinistra è facile riconoscere una grossa placconata che poi diviene verticale. Qui corre la "Via del Dolfo".
Alla base delle placche si snodano altre 2 vie ("Isotta" - 6b e "Pollicino" - 7a). In corrispondenza degli attacchi vi sono dei
rettangoli bianchi e rossi con scritto all'interno in nome della via. La
via del Dolfo è quella più a sinistra.
1° tiro:
salire verticalmente la piccola paretina. Proseguire poi lungo una placca a buchi piegando leggermente a destra sino a raggiungere la sosta (2 fix). 40
Mt., III+, III, 4/5 clessidre con cordone.
2° tiro:
proseguire sempre lungo la placca piegando ancora leggermente verso destra. La sosta (2 fix) è situata alla base di una placca grigia.
40 Mt., III, 2/3 clessidre.
3° tiro:
salire la placca a sinistra della sosta per circa una trentina di metri. Proseguire ora lungo il diedro, uscire a destra e giungere in sosta (2 fix). 35
Mt., IV+, IV, 5 fix.
4° tiro:
traversare a destra per qualche metro e poi verticalmente sino a raggiungere la sosta (2 fix) posta sotto una fessura. 25
Mt., IV, 2 fix.
5° tiro:
portarsi alla base della fessura e salirla piegando a destra sino al suo termine. Traversare a sinistra per qualche metro, portarsi sullo spigolo e rimontarlo fino alla sosta (2 fix). Roccia ottima. 40
Mt., V-, IV, III, 6 fix.
6° tiro:
rimontare la parete sopra la sosta. Piegare poi a sinistra riguadagnando lo spigolo (esposto). Salire lo spigolo sino a raggiungere la sosta (2 fix). 30
Mt., IV+, IV, 3 fix.
7° tiro:
si supera l'intaglio a destra e poi ancora lungo lo spigolo sino a raggiungere la sosta (2 fix). 25
Mt., IV, 3 fix.
8° tiro:
traversare a destra sino a raggiungere la sosta (2 fix) situata alla base della successiva placca. 25
Mt., II, 1 fix.
9° tiro:
salire la placca per qualche metro. Superare un passaggio delicato sulla destra e poi salire verticalmente sino a raggiungere una piccola cengia. Seguirla sino ad arrivare in sosta (2 fix). 25
Mt., IV, II, 3 fix.
10° tiro:
tiro con roccia abbastanza friabile. Abbassarsi leggermente e traversare sino a portarsi alla placca successiva. Salire qualche metro puntando al diedro che si sale fino al suo termine. Traversare ora a destra sino alla sosta (2 fix). 25
Mt., IV, 4 fix.
11° tiro:
roccia friabile e sfasciumi. Abbassarsi pochi metri e traversare a destra. Superare un piccolo intaglio e sostare (2 fix). 15
Mt., II, 1 fix.
12° tiro:
salire in obliquo a destra sulla pietraia seguendo una piccola traccia sino alla sosta (2 fix). 25
Mt., II, 1 fix.
13° tiro:
proseguire lungo la pietraia sino ad arrivare ad una placca alta circa 20 m. Sosta (2 fix) alla sua base. 25
Mt., II, 1 chiodo.
14° tiro:
salire la placca verticalmente sino a raggiungere la vetta dove si sosta (1 fix). La roccia è ottima. 20
Mt., IV, V, 4 fix.
Discesa
Dalla vetta (viso a monte) si segue la cresta verso destra (molto esposto ma semplice) sino a raggiungere il
Passo di Nardis (ometto). Da qui lungo la traccia si scende in direzione del rifugio
per poi scendere, mediante il sentiero di salita, a ritroso fino al
parcheggio.
Noi ci siamo fermati al rifugio dove abbiamo pernottato.
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Noi, prima di attaccare, abbiamo raggiunto il rifugio XII Apostoli dove il buon Ermanno Salvaterra ci ha prestato tutto il materiale necessario per arrampicare (corde, caschetti, moschettoni, rinvii, friends) e fornito la relazione dettagliata della via. |