Parete Zebrata/Pala dele Lastiele - Via L'Isola di Nagual

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Parcheggio della pescicoltura - Dro (TN)
Quota partenza 230 Mt. circa Quota di arrivo 550 Mt. circa
Dislivello totale +120 per l'attacco
+200 Mt. la via (285 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 20' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 1 h. 30'
Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 12/04/2009 Difficoltà VI/V+, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Ale, Paolo, Raffo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata stupenda. Il sentiero che si segue durante l'avvicinamento è abbastanza evidente.
La roccia in via è generalmente ottima tranne le ultime due lunghezze che si snodano attraverso rocce rotte
.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Meglio evitare di aver davanti delle cordate per il pericolo di caduta sassi da alcune cenge.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Indispensabile una serie di friends per integrare le protezioni.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La Pala dele Lastiele è uno spallone che chiude a nord la lunga fascia di placche che porta il nome di Parete Zebrata.
Questa via è stata salita nel 1982 da Fabio Stedile e Fabio Giacomelli e si snoda lungo un bellissimo sistema di diedri regalando un'arrampicata molto estetica e sostenuta, tra le più belle della valle.
Chiodatura tradizionale in alcuni casi da verificare e rinforzare. Soste tutte attrezzate.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Oltrepassare il settore sportivo delle Placche Zebrate; poco prima di arrivare a Pietramurata sulla destra si trova una pescicoltura dove, in corrispondenza del cancello d'ingresso, si trova uno slargo dove è possibile parcheggiare.
Attraversare la statale ed imboccare una strada forestale (sbarra dopo pochi metri) che si segue sino ad un grosso bivio (tenere la destra). Dopo qualche centinaio di metri sulla sinistra si stacca una traccia che via via diventa un sentierino. Lo si segue (pochi ometti) fin sotto all'evidente diedro che si forma tra le placche di sinistra e la Pala dele Lastiele a destra. Costeggiare la parete verso destra in leggera discesa. Si oltrepassa l'attacco di
Baci di carta (scritta rossa) e si continua fino un diedro che sale obliquo verso destra (scritta bianca "Nagual").

1° tiro:
salire il diedro obliquando a destra sino alla sosta (3 chiodi) che si trova sotto un grande strapiombo giallo. 20 Mt., IV, III, IV.

2° tiro:
spostarsi a sinistra e salire in A0 il sovrastante diedro sino a quando è possibile traversare a sinistra in placca (eventuale sosta indicata sulla guida di Filippi, clessidra con cordone). Salire con l'aiuto di una fessura spostandosi prima a sinistra (appoggiare durante la traversata i piedi su di una pianta) e poi tornando a destra fino al terrazzino di sosta (3 chiodi).
30 Mt., A0, V, VI oppure V+ e A0, 8/10 chiodi, 1 clessidra con cordone.

3° tiro:
salire il diedro grigio a destra. Al suo termine traversare a sinistra sino alla sosta (cordone su pianta, rocce instabili).
25 Mt., IV, V+, III.

4° tiro:
salire il diedro giallo fin sotto il tetto. Traversare a sinistra in placca per raggiungere un diedro molto aperto che si segue sino alla sosta
(2 chiodi). 25 Mt., V+, VI, V, 7/8 chiodi.

5° tiro:
seguire il diedro sino alla sosta successiva (3 chiodi+1 dado incastrato). 15 Mt., V, V+, 1 chiodo.

6° tiro:
sempre lungo il diedro sino alla sosta (appesa, 3 chiodi) spostata un paio di metri a destra. 30 Mt., V+ sostenuto, 3 chiodi.

7° tiro:
riprendere il diedro e seguirlo fino ad incontrare la sosta (scomoda, 3 chiodi+cordone+maglia rapida). Dopo i primi primi metri, difficili e strapiombanti, le difficoltà calano. 20 Mt., A0, V+, V, 7 chiodi.

8° tiro:
sempre lungo il diedro sino al tetto che lo chiude. Qui si traversa a destra sino al comodo terrazzo di sosta (cordone su pianta).
20 Mt., IV, V+, 2 chiodi, 1 clessidra con cordone.

9°-10° tiro:
proseguire con due lunghezze di corda, senza percorso obbligato, dapprima aggirando uno spigolino e poi rimontando i vari gradoni e le rocce rotte tendendo verso destra e uscendo così nel bosco sommitale. 100 Mt. circa, II, III, IV.

Discesa
Salire inizialmente lungo il bosco (traccia a volte difficile da identificare). Poi dirigersi verso destra in direzione della sommità della parete del Pian della Paia (parete facilmente visibile a nord) sino ad incontrare la strada forestale. Scendere seguendo la strada facendo attenzione a dei bolli CAI che con delle scorciatoie tagliano i vari tornati. Raggiunto il crossodromo e l'adiacente albergo Ciclamino si ritorna alla pescicoltura mediante la strada provinciale (confidate pure nell'autostop).
Evitando le ultime due lunghezze di corda è possibile rientrare mediante delle calate in corda doppia lungo la via. Si tratta di una soluzione certamente più veloce ma decisamente più fastidiosa in caso siano presenti ancora altre cordate sull'itineraio.
1a. calata: 55 Mt., dalla S8 alla S5 (quella col dado incastrato);
2a. calata: 40 Mt., dalla S5 alla S3;
3a. calata: 60 Mt., dalla S3 a terra.
Da qui al parcheggio percorrendo a ritroso il sentiero d'avvicinamento.

Note

E' possibile effettuare la salita per buona parte dell'anno per via della bassa quota e dell'esposizione a sud. Evitare i mesi più caldi.

Commenti vari
La via merita di sicuro di essere ripetuta per le belle lunghezze centrali in diedro.
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Bertoldo e Paolo sul primo tiro

Raffaele tenta la libera sulla seconda lunghezza

   

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Ale all'inizio dei diedri gialli, quarto tiro

Luca e Matteo sulla quinta lunghezza

   

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L'emozionante diedro del sesto tiro

Luca sulla settima lunghezza

   

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 Ale e Matteo alla sesta sosta

Gli ultimi metri dell'ottavo tiro

   

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La strada carrozzabile della discesa

La Pala dele Lastiele con i tracciati delle vie:
Baci di carta, Pilastro Olimpos e L'Isola di Nagual

   

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