Zona montuosa |
Dolomiti - Gruppo di Fanis |
Località
di partenza |
Passo Falzarego (BL) |
Quota
partenza |
2105 Mt. |
Quota di
arrivo |
2435 Mt. |
Dislivello
totale |
+150 Mt. circa
per l'attacco
+180 Mt. la via (215 lo sviluppo) |
Sentieri utilizzati |
n. 402 |
Ore di
salita |
20' per
l'attacco
3 h. la via |
Ore di
discesa |
50' |
Esposizione |
Sud |
Giudizio
sull'ascensione |
Bella |
Data di
uscita |
03/06/2011 |
Difficoltà |
IV+, V |
Sass Balòss
presenti |
Bertoldo. |
Amici presenti |
Alessandro, Callisto. |
Condizioni
climatiche, dei sentieri e della roccia |
Giornata decisamente brutta tant'è che nel rientro ha piovuto. Il sentiero che conduce all'attacco nella parte alta non è evidente e richiede un po' d'intuizione. La roccia è generalmente buona.
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Eventuali pericoli |
Soliti da arrampicata in ambiente. Prestare attenzione a
non smuovere sassi su alcuni terrazzini detritici. |
Presenza di acqua |
No. |
Punti di appoggio |
Al
passo Falzarego, e nelle sue immediate vicinanze, ci sono il rifugio Falzarego
(2105 Mt.) ed altre strutture. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Normale materiale
per arrampicata su roccia. Utili friends e cordini per integrare. |
Caratteristiche dell'arrampicata |
Descrizione generale
Via aperta Eugenio Cipriani e S. Lissi nel 1997 che termina in corrispondenza della Cengia Martini. Durante la nostra ripetizione abbiamo percorso una variante d'uscita che rende la via più continua.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il Passo Falzarego e parcheggiare nel posteggio della funivia che sale al Piccolo Lagazuoi. A fianco del posteggio si stacca l'evidente sentiero n. 402 che sale verso le gallerie del Lagazuoi.
L'attacco della via è situato sulla direttiva della funivia in corrispondenza di un avancorpo (già visibile dal passo) addossato alla parete. L'attacco vero e proprio si trova nel punto più basso dell'avancorpo a sinistra di un caminetto ed in corrispondenza di un diedrino. Clessidra da attrezzare.
1° tiro:
salire il diedrino e quando questo diviene fessura spostarsi leggermente a sinistra. Per
facili rocce raggiungere la cengia dove si trova la sosta (2 clessidre con cordoni). 45 Mt., IV, III+.
2° tiro:
salire la bella placca nerastra a sinistra della sosta puntando poi al bel diedro sulla destra che consente di evitare il tettino sovrastante. Proseguire poi per terreno più semplice sino alla sosta (2 spit). 40 Mt., IV+, V, 5 spit.
3° tiro:
Salire le rocce facili sino a raggiungere una terrazza dove si trova la sosta (2 spit). 30 Mt., IV, III+.
4° tiro:
salire la placca sovrastante la sosta indi proseguire per gradoni sino alla sosta successiva (2 spit). 20 Mt. IV-, II.
5° tiro:
la via originale qui traversa a destra, gira l'evidente spigolo e prosegue per facili lunghezze (II-III) sino al termine della via. Noi abbiamo seguito una variante. Salire la rampa erbosa verso sinistra per circa 25 Mt. indi sostare (3 chiodi con cordino ed anello di calata). Attenzione a non proseguire ancora lungo la rampa (presente una vecchia sosta al termine della stessa). 25 Mt., III.
6° tiro:
traversare a destra (esposto). Risalire per circa 2 metri indi traversare verso destra sino a raggiungere la sosta all'interno della grotta. E' anche possibile salire per qualche metro lungo la rampa e successivamente traversare a destra; si tratta di una soluzione meno esposta ma con un tratto di roccia decisamente marcia (presente 1 chiodo con cordino dopo il tratto delicato).
20 Mt., V, IV, 1 chiodo.
7° tiro:
salire lungo il camino sino ad uscire su di un prato verticale. Attrezzare una sosta su spuntone. 35 Mt., IV.
Discesa
Mediante risalti raggiungere la Cengia Martini e seguirla verso destra (est) sino a congiungersi con il sentiero n. 402 che in breve tempo riconduce al parcheggio della funivia.
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Note |
Lo schizzo presente nell'ottima guida del Bernardi presenta un errore nella descrizione dell'ultima lunghezza. Non si tratta infatti di una salita in obliquo (come disegnato) bensì di un traverso vero e proprio. |
Commenti vari |
Le contenute difficoltà e la brevità di questo itinerario, lo rendono adatto a giornate incerte. |
Pubblicazioni |
Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-orientali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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