Descrizione generale
Itinerario aperto il 10 agosto del 1988 da Eugenio Cipriani, E. De Palpa e C. Andrighetto.
L'itinerario presenta un'arrampicata varia con difficoltà contenute, ad eccezione della prima lunghezza.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il Passo Falzarego, superare il posteggio della funivia e proseguire verso il passo Valparola.
Parcheggiare in prossimità del forte 'Ntra i Sass, prima di raggiungere il lago Valparola. Da qui si stacca l'evidente sentiero dei "Kaiserjäger" che sale verso la parete ovest in direzione Falzarego. Lasciare il sentiero quando si è ormai vicini alla parete puntando al pilastrone addossato alla stessa; una linea di vecchi spit rossastri un po' arrugginiti vi darà la certezza del giusto attacco. Poco più a sinistra, a pochi metri da terra, vi è una caratteristica grotta accanto alla quale attacca la via Maurizio Speciale.
La prima lunghezza della via presenta difficoltà sostenute con una spittatura molto ravvicinata. E' tuttavia possibile evitare il primo tiro e percorre una variante che sale lungo una facile cengia obliqua verso sinistra rendendo così più logico ed omogeneo l'itinerario.
Più a destra, oltre una zona di rocce rotte, si trova l'attacco della via Rigamonti/Tramontini.
1° tiro:
salire la paretina con arrampicata tecnica sino a raggiungere la sosta (1 spit+1 chiodo+cordone). Roccia eccezionale ma protezioni un po' vetuste. 30 Mt., 6a oppure 5c e A0, 8 spit, 3 clessidre con cordino.
2° tiro:
salire in verticale sopra la sosta sfruttando un diedrino. Raggiunto un vecchio spit traversare a sinistra e rimontare la parete lungo facili rocce sino alla sosta (2 chiodi con cordone). 30 Mt., IV, 1 spit, 2 clessidre con cordone.
3° tiro:
è possibile dividere questa lunghezza sostando poco prima di raggiungere il tetto che caratterizza l'itinerario. Salire la fessura sopra la sosta; continuare lungo un diedrino e successivamente lungo una placca sino a raggiungere il tetto. Qui obliquare a sinistra e, aggirato uno spigolino, continuare per terreno non obbligato in verticale. Dopo il tetto tendere leggermente verso destra sino alla
sosta (1 grossa clessidra con cordone). 55 Mt., IV, III, 4 clessidre con cordone.
4° tiro:
rimontare le facili rocce uscendo sulla grande terrazza ghiaiosa. Attraversarla portandosi alla base della parete successiva, poi salire per semplici roccette sino ad un terrazzino dove si sosta (clessidra con cordone). 55 Mt., III, I, III, passi di IV.
5° tiro:
salire la placca lungo una vaga fessura. Raggiunto un camino nerastro traversare a destra in direzione di uno strapiombo giallo alla cui base si sosta (2 chiodi). Il percorso non è obbligato. 45 Mt., III, IV, 1 chiodo.
6° tiro:
rimontare le facili rocce e raggiunta la cengia sostare su spuntone. 15 Mt., IV, I.
Discesa
Seguire la cengia verso destra (viso a monte) indi scendere lungo un canalino (ometti) al termine del quale si trova un ancoraggio per la calata in doppia (25 Mt. - 2 chiodi con maglia rapida collegati da un cordino marrone poco visibile).
Continuare lungo la traccia verso destra (sempre viso a monte) sino a raggiungere il canalone ghiaioso che riporta al parcheggio.
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