Monte Guglielmo (Gölem)

 
Zona montuosa Prealpi Bresciane Località di partenza Piani di Caregno, Inzino - Gardone Val Trompia (BS)
Quota partenza 1000 Mt. Quota di arrivo 1949 Mt.
Dislivello totale 950 Mt. circa Data di uscita 16/12/2005
Ore di salita 3 h. 30' Ore di discesa 2 h.
Sentieri utilizzati n. 318, 318 B, 325 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Amici presenti
Nicola (e tre suoi amici).
Condizioni climatiche e dei sentieri
Le camminate notturne fatte in inverno, purtroppo, hanno come maggior difetto il freddo polare. A ciò si è aggiunto un vento fortissimo nel tratto finale che sollevava enormi quantità di nevischio. I sentieri sono ben segnalati ed evidenti anche al buio, grazie ad alcune paline posizionate nei punti giusti. Attenzione solo ad alcuni brevi tratti esposti con neve ghiacciata che si incontrano subito dopo il tratto iniziale molto ripido, che sono posti sotto a dei canali dove potrebbero scaricare delle slavine.
Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
Al parcheggio trovate un ristorante (La Fabbrica) presso il quale rifornirvi.
Punti di appoggio

Le malghe Stalletti bassi, a quota 1542 Mt. e le malghe Stalletti alti a 1690 Mt. possono offrire un minimo riparo in caso di maltempo e le incontriamo dopo circa 2 ore di cammino. Anche all'interno del grande (e discutibile) monumento dedicato al Redentore potrete trovare un ottimo e provvidenziale bivacco fatto da una semplice stanza vuota, ma ottima per cambiarsi, mangiare e riposare in caso di pioggia o vento.

Materiale necessario oltre al tradizionale
Ghette. I ramponi possono essere utili nella parte mediana del percorso, quando si devono percorrere alcuni tratti, come detto,  molto esposti ed eventualmente con neve ghacciata.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale

Facile escursione che si svolge nella parte bassa su ripidissimo terreno, in seguito lungo una facile dorsale e poi per prati e carrarecce molto panoramiche. Se decidete di farla in inverno, con la presenza di neve, la troverete molto più affascinante e remunerativa. Ampissimo il panorama dalla vetta. I tutto su uno dei monti più frequentati della zona bresciana.

Descrizione percorso

Poco dopo la chiesa di Inzino (frazione di Gardone Val Trompia), si prende a sinistra la strada che porta a Magno, seguendo poi le indicazioni per Caregno e il ristorante "La Fabbrica", posto alla fine della strada asfaltata, dove si parcheggia.

Dall'ampio parcheggio, si prosegue lungo la strada in leggera salita fino ad una vicina santella. Qui si segue la stradina verso sinistra e poche centinaia di metri dopo si abbandona l'ampia carrareccia per deviare a destra (sentiero n. 318) su un ripidissimo tratto che risale un evidente costone prativo. Con stretti tornantini su terreno instabile e sassoso, si giunge ad una comoda selletta, dalla quale si prosegue, ora meno ripidamente, verso sinistra lungo una cresta ben percorribile. Inizialmente in cresta, poi a attraverso un tratto in mezzacosta piuttosto esposto, si arriva ad una seconda selletta. Qui terminano le eventuali difficoltà in caso di neve e ghiaccio. D'ora in poi si tratta solo di una facile passeggiata su ampie mulattiere e prati luminosi. Superato un piccolo edificio si arriva a raggiungere l'innesto di un sentiero pianeggiante che proviene da destra (sale sempre da Caregno, ma è il n. 318 B, meno ripido). Sempre con scarse pendenze in mezzacosta, si costeggiano sulla destra le malghe Stalletti bassi (1542 Mt.). Da qui si prosegue con percorso piuttosto libero con presenza di neve, camminando all'interno di valloncelli con sassi affioranti fino alla larga dorsale sulla nostra destra, passando poco sotto alle malghe Stalletti alti (1690 Mt.) dove da destra dove sale il "ratù", ossia il tratto più ripido del sentiero n. 325 che sale dal versante nord dalla Pontogna, dal Rif. Valtrompia e quindi da Pezzoro. Una volta giunti sulla dorsale, proseguite verso la vetta ormai prossima (evidente il monumento sulla cima) con un ultimo tratto un poco ripido.
Discesa
A ritroso sui sentieri percorsi in salita.

Note
Volendo si può evitare il tratto ripidissimo all'inizio della camminata: si ignora la deviazione verso sinistra alla santella posta pochi metri dopo la partenza andando invece dritti, e seguendo poi la successiva deviazione indicata a sinistra (sentiero n. 318 B).
Commenti vari
Anche quest'anno ci siamo fatti tentare dalla camminata notturna invernale (in questa occasione con luna piena). L'esito è stato ancora una volta positivo e ci ha consentito di guardare i monti in un'atmosfera a tratti irreale, ovattati dalla neve e resi quasi fosforescenti dalla fioca luce notturna. Il panorama notturno dalla vetta, in caso di bel tempo, è favoloso e alquanto inconsueto, fatto da un mare di luci verso le città e dal buio completo verso i monti.
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Lungo la salita
La luna veglia su di noi
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Panorama dalla vetta
Ci rinfocilliamo
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All'interno del mausoleo
Inizia la discesa
   

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