Gran Sasso/Corno Piccolo/Fiamme di Pietra/Punta Dei Due
Via Gervasutti

 
Zona montuosa Appennino Centrale - Gruppo del Gran Sasso Località di partenza Loc. Prati di Tivo - Pietracamela (TE)
Quota partenza 1450 Mt. Quota di arrivo 2608 Mt.
Dislivello totale

+565 Mt. per "La Madonnina" (fattibili in funivia)
+418 Mt. da "La Madonnina" al rif. Franchetti
+114 -25 Mt. circa dal rifugio all'attacco
+86 Mt. la via (120 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 3, 3D (sentiero Ventricini)
Ore di salita

1 h. 45' dal parcheggio al rif. Franchetti
20' dal rifugio all'attacco
1 h. la via

Ore di discesa

25' le doppie
15' per il rifugio Franchetti

1 h. 15' dal rif. al parcheggio

Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Molto bella (ma troppo breve!)
Data di uscita 09/08/2012 Difficoltà V, VI-
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata. All'attacco non tirava un filo di vento e siamo partiti senza nemmeno la felpa (data la brevità dell'itinerario) ma già dalla prima sosta un forte vento ci ha fatto pentire della nostra scelta. Il sentiero che conduce al rifugio e poi all'attacco è evidente.
La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
Unicamente al rifugio Franchetti oppure al bar in località "La Madonnina" accanto alla stazione a monte della seggiovia.
Punti di appoggio
Rifugio Carlo Franchetti (2433 Mt., 23 posti, tel: 0861959634).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Eventualmente 2 o 3 friends per proteggere il primo tiro. Per il resto al nostro passaggio era ben chiodata e non è stato necessario integrare con protezioni veloci. Inutili chiodi e martello.
Descrizione dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Gran Sasso con i suoi 50 km. di lunghezza, 15 Km. di larghezza ed i 2912 Mt. della vetta occidentale del Corno Grande, è il più vasto ed alto gruppo montuoso della catena appenninica. Il Vallone delle Cornacchie, poco sopra il rifugio Franchetti, conserva i resti del Calderone, ossia il ghiacciaio più meridionale d'Europa. Tra i vari monti che fanno parte del gruppo quelli di maggiore interesse alpinistico sono il Corno Grande, il Corno Piccolo ed il Pizzo d'Intermesoli.
Le Fiamme di pietra sono il settore del Corno Piccolo che richiede maggiore avvicinamento sono comunque molto frequentate per l'ottima qualità della roccia, la brevità degli itinerari, la buona esposizione e la facilità di integrare le protezioni. Questo itinerario è stato aperto da Giusto Gervasutti "il fortissimo" ed Aldo Bonacossa il 2 ottobre del 1934. Arrampicata molto elegante con alcuni passaggi atletici. Sulla seconda lunghezza è possibile effettuare una breve variante che raddrizza la salita. Chiodatura sufficiente nei punti più impegnativi, sul facile quasi assente. Tutte le soste sono state riattrezzate con spit e catena con anello di calata.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere in macchina il grande piazzale di Prati di Tivo, situato alcuni chilometri dopo il comune di Pietracamela, e parcheggiare.
Per salire a "La Madonnina" -un piccolo pianoro posto alle pendici rocciose del Corno Piccolo dove veglia una statua della Madonna e dov'è presente anche la stazione a monte della funivia a 2015 Mt.- ci sono due possibilità. O con la funivia (9 € A/R) oppure a piedi seguendo la cresta dell'Arapietra. In quest'ultimo caso conviene, dalla grossa rotonda nel piazzale dei Prati di Tivo, prendere la strada sulla sinistra che dopo poco diviene sterrata ma ben percorribile. Seguirla sino al suo termine e parcheggiare. Si guadagnano così circa un centinaio di metri di quota. Incamminarsi ora verso destra sino un dosso erboso con un grande crocefisso dal quale si ha un'ottima vista sul Gran Sasso, in particolar modo sul Paretone.  Da qui è anche ben visibile "L'albergo diruto" situato sulla cresta dell'Arapietra. Puntare a destra alla base della cresta che, passando per "L'albergo diruto", porta a "La Madonnina". Poco oltre il sentiero si biforca: verso destra si imbocca il Sentiero Ventricini mentre proseguendo diritto in breve si raggiunge il Passo delle Scalette che immette nel Vallone delle Cornacchie. Si risale il vallone sino al rifugio Franchetti ottimo punto d'appoggio per la salita dal quale si ha una bella vista sulla lunga bastionata della parete est. Si prosegue sino alla Sella dei Due Corni e appena la si svalica si è davanti alla parete sud delle Fiamme di pietra con ben visibile il Campanile Livia e e la Punta dei Due. Scendere pochi metri nel Vallone dei Ginepri portandosi sotto la verticale dell'evidente spigolo giallo che scende dalla Punta dei Due.

1° tiro:
salire tra i grossi blocchi spostandosi un po' a sinistra verso un pilastrino che si aggira a sinistra. Si sale nel diedrino che resta nascosto dietro puntando al grosso camino a destra dello spigolo. Prima di raggiungerlo si obliqua verso sinistra arrivando ad un terrazzino dove si sosta (2 spit+catena+anello di calata). La prima parte del tiro è un po' contorta e le corde potrebbero fare fatica a scorrere. Quando si aggira il pilastrino a sinistra si vede una sosta (2 spit+cordino) della via Popolo Negato che potrebbe essere utilizzata per spezzare il tiro.
45 Mt., IV-, 1 chiodo.

2° tiro:
la via originale aggira lo spigolo a sinistra e poi sale verticale riportandosi sul filo dello stesso. Noi abbiamo seguito la variante
Del Vecchio/Zaccaria salendo per la fessura che si trova proprio sopra la sosta. Quando questa piega leggermente a destra la si abbandona traversando 1 metro a sinistra e raggiungendo così lo spigolo ricongiungendosi con l'itinerario originale. Si segue ora lo spigolo con passi strapiombanti, poi ci si alza su una placchetta, ed infine si obliqua a destra raggiungendo la sosta (2 spit+catena+anello di calata). 25 Mt., V, 6 chiodi, 1 sosta intermedia (3 chiodi+cordini).

3° tiro:
rimontare sullo spuntone a sinistra della sosta e traversare 2/3 metri a sinistra. Superare la placchetta e poi obliquare leggermente a destra fin sotto uno strapiombino che si supera verso sinistra. Poi dritti, o più facilmente aggirando lo spigoletto verso destra, si raggiunge la sosta successiva (2 spit+catena+anello di calata). 30 Mt., V, VI-, V, 1 chiodi, 1 sosta intermedia (3 chiodi+cordini).

4° tiro:
superare il muretto stando appena a destra della sosta e poi seguire la crestina sino in vetta. La sosta per la calata (2 spit+catena +moschettone) si trova sul lato destro della cresta pochi metri prima du raggiungere la cima. 20 Mt., V-, II, 1 clessidra con cordone.
Discesa
1- Fermandosi alla S3 è possibile scendere in corda doppia seguendo la via.
2- Raggiungendo la S4 si effettua una calata di 35 Mt. sino alla sottostante cengia dove passa la via Chiaraviglio/Berthelet. Seguire brevemente la cengia verso sinistra (viso a monte) sino al bordo del camino dal quale si effettua una doppia di 55 Mt. che riporta a terra praticamente
nel punto dell'attacco.

Commenti vari

Data la brevità dell'itinerario è opportuno accorparlo con un'altra salita.
Noi abbiamo percorso prima la via
Di Federico/De Luca sul Monolito.

   
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Indicazione stradale per il Gran Sasso
Cavalli al pascolo sulla cresta dell'Arapietra
   
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Claudia coccola il cane del rifugista
Sulla prima lunghezza
   
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Passi strapiombanti sul secondo tiro
Superamento dello strapiombino sul terzo tiro
   
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Le Fiamme di Pietra con il tracciato della via che raggiunge la cima della Punta dei Due. Sulla sinistra il Campanile Livia