Gran Sasso/Corno Piccolo/Monolito
Via Di Federico/De Luca

 
Zona montuosa Appennino Centrale - Gruppo del Gran Sasso Località di partenza Loc. Prati di Tivo - Pietracamela (TE)
Quota partenza 1450 Mt. Quota di arrivo 2655 Mt.
Dislivello totale

+565 Mt. per "La Madonnina" (fattibili in funivia)
+418 Mt. da "La Madonnina" al rif. Franchetti
-20 +122 Mt. circa dal rifugio all'attacco
+120 Mt. la via (190 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 3, ferrata Danesi,
3D (sentiero Ventricini)
Ore di salita

1 h. 45' dal parcheggio al rif. Franchetti
1 h. 10' dal rifugio all'attacco
3 h. la via

Ore di discesa 1 h. dalla vetta al rif. Franchetti
(seguendo la ferrata Danesi)
1 h. 15' dal rif. al parcheggio
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 09/08/2012 Difficoltà V, V+
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata ma non eccessivamente calda; all'ombra si stava bene anche con una felpa leggera. Il sentiero che conduce al rifugio è evidente. Per l'attacco non c'è un sentiero ben definito ma si attraversa il vallone seguendo vaghe tracce di passaggio e poi si risale per roccette. Per la discesa abbiamo seguito la ferrata Danesi che è in ottimo stato ma presenta roccia in alcuni punti molto levigata e quindi scivolosa. La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
Unicamente al rifugio Franchetti oppure al bar in località "La Madonnina" accanto alla stazione a monte della seggiovia.
Punti di appoggio
Rifugio Carlo Franchetti (2433 Mt., 23 posti, tel: 0861959634).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Consigliabile, ma non indispensabile, un piccolo assortimento di friends (0.5, 0.75, 3 Camalot).
Superflui chiodi e martello.
Descrizione dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Gran Sasso con i suoi 50 km. di lunghezza, 15 Km. di larghezza ed i 2912 Mt. della vetta occidentale del Corno Grande, è il più vasto ed alto gruppo montuoso della catena appenninica. Il Vallone delle Cornacchie, poco sopra il rifugio Franchetti, conserva i resti del Calderone, ossia il ghiacciaio più meridionale d'Europa. Tra i vari monti che fanno parte del gruppo quelli di maggiore interesse alpinistico sono il Corno Grande, il Corno Piccolo ed il Pizzo d'Intermesoli.
Il Corno Piccolo si presenta, verso est, con una lunga fascia rocciosa alta mediamente 200 metri e molto articolata con camini, diedri, fessure, strapiombi e placche inclinate o più verticali. Quando si giunge in prossimità del rifugio Franchetti però lo sguardo dell'arrampicatore viene catturato da un grosso pilastro di roccia compatta. E' il monolito: circa 120 metri di placche verticali e strapiombanti. La via Di Federico/De Luca è la linea più semplice che percorre questa parete e probabilmente anche la prima a superarne completamente in arrampicata libera la fascia strapiombante. Aperta nel 1980 da Giampiero Di Federico ed Enrico De Luca è una linea molto bella e logica che offre un'arrampicata varia su ottima roccia. Chiodatura sufficiente è sicura ma in alcuni punti può essere integrata. Tutte le soste sono attrezzate.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere in macchina il grande piazzale di Prati di Tivo, situato alcuni chilometri dopo il comune di Pietracamela, e parcheggiare.
Per salire a "La Madonnina" -un piccolo pianoro posto alle pendici rocciose del Corno Piccolo dove veglia una statua della Madonna e dov'è presente anche la stazione a monte della funivia a 2015 Mt.- ci sono due possibilità. O con la funivia (9 € A/R) oppure a piedi seguendo la cresta dell'Arapietra. In quest'ultimo caso conviene, dalla grossa rotonda nel piazzale dei Prati di Tivo, prendere la strada sulla sinistra che dopo poco diviene sterrata ma ben percorribile. Seguirla sino al suo termine e parcheggiare. Si guadagnano così circa un centinaio di metri di quota. Incamminarsi ora verso destra sino un dosso erboso con un grande crocefisso dal quale si ha un'ottima vista sul Gran Sasso, in particolar modo sul Paretone.  Da qui è anche ben visibile "L'albergo diruto" situato sulla cresta dell'Arapietra. Puntare a destra alla base della cresta che, passando per "L'albergo diruto", porta a "La Madonnina". Poco oltre il sentiero si biforca: verso destra si imbocca il Sentiero Ventricini mentre proseguendo diritto in breve si raggiunge il Passo delle Scalette che immette nel Vallone delle Cornacchie. Si risale il vallone sino al rifugio Franchetti ottimo punto d'appoggio per la salita.
Dal rifugio, guardando la parete est del Corno Piccolo, è facilmente identificabile la struttura chiamata Monolito che rappresenta la vetta vera e propria del Corno Piccolo. La grossa placconata del Monolito è appoggiata su una cengia erbosa. La via attacca sul bordo sinistro della cengia, sulla verticale di una larga fessura. Si può giungere in questo punto percorrendo una delle vie presenti sulla parte bassa della parete oppure, più semplicemente, risalendo un canalino e poi per roccette. Noi abbiamo scelto quest'ultima opzione.
Dal rifugio Franchetti scendere brevemente tramite il sentiero percorso pocanzi ed abbandonarlo per portarsi nella conca con grossi massi. Attraversare il vallone puntando al canale detritico posto a sinistra del Monolito. Giunti alla base del canale si risale subito sulle rocce di destra e poi più facilmente si raggiunge la base di un breve caminetto che si risale (III, 1 masso incastrato con cordone, 1 spit). Poi si traversa verso destra su una cengia, si obliqua a sinistra su roccette sino un'altra cengia erbosa che sale obliqua verso destra in direzione di una spaccatura. Si supera un breve muretto (IV-) raggiungendo così la cengia alla base del Monolito. Portarsi al cospetto della parete e salire verso sinistra sin sotto la fessura dove attacca la via.

1° tiro:
salire la larga fessura sino dei massi incastrati dove, alcuni metri in dulfer, obbligano ad una certa decisione. Poi per caminetto obliquo verso sinistra uscendo sul pulpito a sinistra dove si sosta (2 spit+catena+maglia rapida).
20 Mt., V, 1 tricam incastrato, 2 massi incastrati con cordino.

2° tiro:
traversare verso destra su bellissima placca a buchi sin sotto la verticale dello spigolo del grosso strapiombo. Ora salire in verticale sino a raggiungerlo e proseguire brevemente per il diedrino fessurato che si forma alla sua destra raggiungendo la sosta (2 spit+cordino).
35 Mt., IV+, V-, 2 chiodi, 1 clessidra con cavo d'acciaio, 1 tricam incastrato.

3° tiro:
non salire dritti ma obliquare a sinistra sfruttando un'esile cornice sino allo spigolo. Aggirarlo e traversare a sinistra in placca per circa 5 metri sin sotto una fessura formata da un masso sporgente. Dopo averla superata alzarsi ancora un poco e poi piegare a destra raggiungendo una stretta cengetta dove si sosta (1 spit). 30 Mt., V, V+, V, 3 chiodi con cordone, 1 clessidra con cavo d'acciaio.

4° tiro:
alzarsi sulla sovrastante placca a buchi (passo iniziale strapiombante) e piegare subito a destra raggiungendo la fessura che sale obliqua verso sinistra. Seguirla sino al suo termine segnato da un bombè. Superarlo e proseguire dritti più facilmente per placca e poi fessura sino alla sosta (2 spit+cordone). 40 Mt., V, V+, 4 chiodi.

5° tiro - "Via del Monolito":
la via Di Federico/De Luca termina ed ora si prosegue per la via del Monolito. Seguire il canalino a sinistra della sosta. Al suo termine obliquare leggermente a destra per una placchetta, superare un breve muretto, e obliquare ancora a destra sino alla sosta (2 clessidre +cordone+maglia rapida). 30 Mt., III, IV, 2 chiodi.

6° tiro:
seguire il canale a destra della sosta fino alle rocce sommitali. Raggiungere la croce di vetta ed attrezzare la sosta su uno dei grossi massi presenti. 35 Mt., IV, III, 1 chiodo.
Discesa
E' possibile scendere sino al Vallone dei Ginepri tramite la ferrata Danesi oppure seguendo la via Normale.
Dalla vetta sono già ben visibili i bolli rossi con interno giallo segnavia della ferrata Danesi (per la Normale bisogna abbassarsi di più). Dopo alcuni tratti attrezzati con fune metallica e piccoli passi d'arrampicata si passa in un buco e poi si scende con l'aiuto di due scale. Infine una comoda traccia porta alla base delle pareti nel Vallone dei Ginepri. A questo punto:
1- si risale verso sinistra sino alla Sella dei Due Corni (2547 Mt.) dalla quale si ridiscende in breve al rifugio Franchetti;
2- si scende verso destra percorrendo il Sentiero Ventricini. Si aggira tutto il Corno Piccolo sino "La Madonnina".

Clicca per visualizzare lo SCHIZZO DELLA VIA
(Disegno di Claudia Farruggia "Iaia")
   
Ingrandisci
Ingrandisci
Luca sulla fessura che caratterizza la prima lunghezza
Il bel traverso del secondo tiro
   
Ingrandisci
Ingrandisci
Salendo alla terza sosta
Claudia sul quarto tiro, appena dopo aver superato il bombè
   
Ingrandisci
Ingrandisci
Nel canalino all'inizio della quinta lunghezza
Claudia a pochi metri dalla croce di vetta
   
Ingrandisci
Ingrandisci

A sinistra la parete est del Corno Piccolo con i tracciati delle vie (a destra dettaglio della parete). Da sinistra:
combinazione Bachetti/Pagnini+Arci gay con varianti, Di Federico/De Luca, Spigolo a destra della crepa