Pala di S.Martino - Gran Pilastro

 
Zona montuosa Dolomiti Occidentali
Gruppo Pale di S. Martino
Località di partenza Ristorante Cant Del Gal
Fiera Di Primiero (TN)
Quota partenza 1160 Mt. Quota di arrivo 2982 Mt.
Dislivello totale +1280 -110 Mt. per l'attacco
+650 Mt. la via (800 lo sviluppo +150 di roccette)
Sentieri utilizzati n. 709, 715
Ore di salita 2 h. 45' per l'attacco
8 h. 30' la via
Ore di discesa 4 h. 30' fino parcheggio
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 16-17/07/2005 Difficoltà III, IV
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia
La giornata, inizialmente molto bella, ha poi accennato per ben tre volte al temporale, costringendoci a salire di corsa senza goderci gli ultimi tiri.
I sentieri sono in ottimo stato e attrezzati ove necessario; la traccia che si stacca per salire pochi metri il ghiaione fino all'attacco è abbastanza evidente.
La roccia è ottima lungo tutta la via (anche di discesa). Unico difetto alcune terrazze e canali detritici dai quali è facile smuovere sassi (soprattutto con le corde).
Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata. Pericolo caduta sassi in presenza di più cordate.
La discesa non è da sottovalutare.
Presenza di acqua
Solo al parcheggio o eventualmente da un torrentello che si incontra dopo circa 20' di cammino.
Fontana al rifugio con scritta non potabile.
Punti di appoggio
Rif. Pradidali 2278 Mt. (chiuso per l'anno 2005), rifugio Rosetta 2581 Mt., bivacco delle Guide di San Martino (4 posti + 2 di emergenza, in vetta alla pala).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito materiale da arrampicata con due mezze corde da 60 Mt., chiodi, martello, cordini per clessidre. Eventualmente friend.
Descrizione dell'arrampicata
Attacco, descrizione della via
Da Fiera Di Primiero seguire le indicazioni per la Val Canali fino a giungere al ristorante Cant del Gal. Parcheggiare negli ampi posteggi circostanti (divenuti a pagamento) ed imboccare il sentiero 709 che conduce al rif. Pradidali.
Dal rifugio si prosegue verso sinistra fino al passo di Ball 2443 Mt. e da qui si imbocca il sentiero 715 per il rif. Rosetta. Si superano 2 tratti attrezzati con catene e si sbuca di fronte alla Pala (circa 20' dal passo). Si oltrepassa il canalone tra la Cima Immink e la Pala fino ad incontrare 2 ometti dai quali parte una traccia che porta alla base della parete.
E' consuetudine non usare l'attacco originale ma la più diretta variante Langes che attacca circa 30 Mt. a destra di un'evidente lapide in legno.
La via è bellissima e chiodata lo stretto necessario. Si trovano comunque numerose clessidre. Il percorso non è quasi mai obbligato ma abbastanza intuibile. Noi abbiamo effettuato tutti tiri molto lunghi, a volte al limite delle corde e siamo riusciti a trovare molte soste attrezzate. Alcune relazioni parlano di una via senza protezioni e pochissime soste.

1° tiro:
si attacca a destra della lapide su una specie di avancorpo. Seguire le rocce gradonate verso destra fino ad una clessidra dalla quale si sale verticali fino alla sosta. Presenza di due soste attrezzate pochi metri una sopra l'altra. 50 Mt., II, III+.

2° tiro:
portarsi alcuni metri a sinistra e superare un corto diedro. Obliquare a destra (2 clessidre), superare una salto verticale ed entrare nel canale che si segue alcuni metri (1 chiodo, 1 clessidra) fino alla sosta attrezzata. 50 Mt., III+.

3° tiro:
sopra la sosta deviare a destra e proseguire in questa direzione fino a raggiungere la larga cengia. Seguirla alcuni metri verso destra fino a raggiungere il grosso camino che qui è appunto interrotto dalla cengia e attrezzare una sosta sulla parete a destra del camino. Eventualmente si può scendere alcuni metri fino a raggiungere una sosta attrezzata in corrispondenza dell'uscita del camino sulla cengia. 55 Mt., II.

4° tiro:
proseguire ancora verso destra lungo la cengia che ormai sta scomparendo. Si raggiunge una clessidra con cordino alla base di una parete. Superare la parete verticale fino ad una terrazza e poi iniziare a salire verso sinistra puntando al camino. Sosta su due chiodi alla base del camino. 50 Mt., IV-, III+.

5° tiro:
si prosegue nel fondo del camino in spaccata. Si raggiunge facilmente il primo chiodo, poi alcuni metri più difficili fino al terzo chiodo, ed infine si prosegue per terreno più semplice fino ad una grossa clessidra con cordone per la sosta. Chiodo poco dopo la clessidra.
55 Mt., IV, III.

6° tiro:
proseguire nel camino che ora diventa un canale. Percorrerlo fino a raggiungere una cengia non molto grande. La sosta, formata da 2 chiodi, è situata su un muro di 2 metri dove il canale ritorna camino. 60 Mt., III+, 1 chiodo a sinistra della sosta (sulla cengetta).

7° tiro:
superare il muretto a sinistra della sosta e proseguire nel camino fino a pochi metri del suo termine dove si incontrano due chiodi collegati da un cordino. 40 Mt., IV-, III, 1 chiodo.

8° tiro:
si percorrono gli ultimi metri nel camino fino a sbucare a lato del primo torrione dello spigolo (1 chiodo sul terrazzino). Si prosegue per rocce più semplici sulla sinistra fino ad un chiodo con cordino da rinforzare per la sosta. 55 Mt., IV-, III.

9° tiro:
sempre per rocce abbastanza gradonate si raggiunge una soprastante parete verticale, chiusa a destra da un diedro. Clessidra per sosta alla base della parete, circa nel centro. 45 Mt., 1 chiodo.

10° tiro:
salire la parete all'estrema destra dove si forma il diedro. Quando possibile passare sulla torretta a destra del diedro. Si raggiunge così un'altra parete verticale ma con ottime prese. La si supera seguendo i chiodi. Si raggiunge una successiva cengia sulla quale conviene sostare rinforzando 1 chiodo già presente. 50 Mt., III, IV, 5 chiodi + chiodo per sosta.

11° tiro:
ci si sposta un poco a destra e poi si sale ancora per parete verticale (clessidra). Evitare alcuni passi strapiombanti spostandosi un po' a destra (clessidra) per poi tornare a sinistra. Si raggiunge un terrazzino con un chiodo ed una clessidra vicini. 55 Mt., III, IV.

12° tiro:
sopra la sosta si vedono degli strapiombi gialli. Raggiungere un terrazzo posto all'estremità sinistra degli strapiombi. Sosta da attrezzare. 55 Mt., III+.

13° tiro:
salire le rocce sopra il terrazzo (o quelle più semplici alla sua sinistra) per poi obliquare a destra. Si raggiunge la base di un saltino leggermente strapiombante (1 chiodo) e si procede poi per rocce più semplici fino ad un ampio terrazzo dove sulla destra c'è una grossa clessidra per la sosta. III+, passo di IV.

14° tiro:
puntare alla parete a sinistra del diedro soprastante la sosta. Molto verticale ma buone prese per le mani (2 clessidre). Attraversarla obliquando a sinistra, salire poi alcuni metri in un diedro (chiodo) e raggiungere la sosta posta su un terrazzino. 45 Mt., IV.

15° tiro:
superare le rocce verticali sopra la sosta e raggiungere un ripiano soprastante. Deviare a sinistra e girare lo spigolo. Proseguire ora per rocce nettamente più semplici fino al termine della corda. 60 Mt., IV, III, numerose clessidre.

16° tiro:
per rocce gradonate si raggiunge la torre tra due camini/canali. Si arrampica su di essa obliquando a destra fino ad entrare nel camino/canale. Si prosegue nel fondo di quest'ultimo fino a sbucare in vetta al torrione. Sostare su uno spuntone.
70 Mt., II, passo IV, III, 2 chiodi.

17° tiro:
slegati o in conserva si seguono le tracce e gli ometti. Si scende alcuni metri fino all'intaglio tra la torre e la vetta vera e propria. Si oltrepassa la forcella e si risale per facili gradoni fino alla calotta sommitale della Pala dove troviamo il Bivacco delle Guide.
Circa 150 Mt., I, II, 15'.
Discesa
La discesa non è sicuramente da sottovalutare. Si svolge nel labirinto di torri che contornano la cresta nord-est e presenta tratti di arrampicata in discesa e traverso che arrivano al III. Viene percorsa generalmente slegati, e comunque l'assicurazione risulterebbe molto laboriosa poiché si trovano solo 3/4 chiodi in tutta la via. E' segnata con bolli rossi e ometti. Per nessun motivo seguire un altro itinerario. Anche se alcuni passaggi sembrano molto difficili sono i più semplici.
Sconsigliabile ridiscendere con scarsa visibilità o pioggia.
Dal bivacco seguire la cresta in direzione nord-est fino al termine della calotta. Iniziare a scendere per il ghiaione fino al suo termine dove iniziano i pinnacoli che terminano sull'altipiano delle pale.
Da questo momento i segni rossi e gli ometti ci guideranno attraverso il labirinto formato da questi pinnacoli. Vengono aggirati quasi tutti a sinistra. Sono presenti tre calate in doppia. La prima è meglio non usarla (ci si cala pochi metri e bisogna rifare la corda, si evitano passaggi non difficili). Aggirato il secondo torrione si trova la successiva calata (3 chiodi e cordini). Per raggiungerla è necessario un traverso espostissimo (2 chiodi di assicurazione). Ci si cala per 20 metri cercando il successivo anello di calata (2 spit con catena) un po' a sinistra (viso a monte) rispetto alla doppia. Si effettua un'altra calata di 20 metri nel diedro a sinistra dell'ancoraggio fino alla cengia sottostante. Sconsigliabile unire le due calate per problemi recupero corda.
Si segue la cengia (esposta ma non difficile) fino a scendere nell'intaglio che separa la 4a e 3a torre. E' ora necessario risalire una paretina per circa 10 Mt. (III, 1 chiodo in alto) fino alla cengia della 3a torre. La si segue fino ad un saltino in discesa (III) e poi di nuovo per cengette più facili (ma sempre molto esposte) si aggirano anche la 2a e 1a torre. Si scende all'intaglio che separa la prima torre dall'Altipiano delle Pale e si risale fino a raggiungere i grossi ometti in cima all'Altipiano (2 h. 20').
Da qui si seguono le tracce e gli ometti fino ad una selletta dove si sceglie se scendere a sinistra verso il Col delle Fede o a destra verso il Passo Pradidali Alto. In questo caso si procede per tracce fino alla conca Pradidali e si imbocca in fine il sentiero che conduce all'omonimo rifugio (1 h.) Percorrendo il sentiero 709 a ritroso si torna al parcheggio (1 h. 15').
Note
La via è bellissima, non esasperante come gradi ma abbastanza continua nelle difficoltà.
La discesa "delicata" effettuata per la "via Normale" richiede una certa attitudine al vuoto... senza corde...
Commenti vari
Dal 16 luglio tutti i parcheggi presenti nella vallata sono divenuti a pagamento. 1 €/h. o 4 € per tutta la giornata. Divieto di sosta dalle 21 alle 07.
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
Clicca sull'immagine qui sotto per accedere alla pagina web ViviDolomiti edizioni - libri di montagna e acquistarne direttamente una copia.

   
Bertoldo nel camino del quinto tiro
Luca sulla parete del quattordicesimo tiro
   
Il bivacco visto da un'estremità della calotta
Luca fuma la pipa fuori dal bivacco
   
Cima Rosetta, Cimon della Pala e Cima della Vezzana
Bertoldo firma il libro di vetta all'interno del bivacco
   

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Ore 8.30 pronti per la discesa Una cordata impegnata lungo la salita per la via Normale
   
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Il tracciato della via
 

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