Descrizione generale
Il Frea Alpin è una fascia rocciosa alta circa 150 metri a poca distanza dalla strada che, sul versante della Val Gardena, sale all'omonimo passo. Data la vicinanza al parcheggio, la brevità degli itinerari e il rientro abbastanza comodo può essere una buona scelta nelle giornate di brutto tempo.
Questo itinerario è stato aperto da H. Schmalzl e M. Garbin nel 1993. Arrampicata molto bella e continua su roccia di qualità veramente ottima tranne un breve tratto sul penultimo tiro. Le soste sono quesi tutte attrezzate ma i tiri sono completamente da proteggere con protezioni veloci e cordini su spuntoni.
Attacco, descrizione della via
Sulla strada che da Selva di Valgardena sale verso il Passo Gardena c'è, dopo il ristorante Gerard, un lungo tratto pianeggiante. Parcheggiare in questo tratto non nei primi posti disponibili sul lato sinistro della strada ma poco oltre, in corrispondenza di una strada sterrata con sbarra (2-3 posti auto). Di fronte al parcheggio è ben identificabile il pilastrino tra le due colate nere (alla nostra ripetizione erano due cascate). Portarsi alla sua base. L'attacco è sotto la verticale dello spigolo destro.
1° tiro:
stando appena a sinistra dello spigolo si sale per placchette e fessurine (con un breve passo strapiombante) fin sotto un diedrino. Lo si sale fino al suo termine e si sosta (2 chiodi+cordone) sul pulpito a destra. 40 Mt., IV+, V-, V.
2° tiro:
alzarsi in verticale seguendo le bellissime lame nere. Spostarsi a sinistra circa 3 metri alla base di una placca fessurata che si risale fino al suo termine. Verso destra a degli spuntoni dove si sosta (da attrezzare). 35 Mt., IV+, V, VI-, IV-, 1 chiodo, 1 clessidra con cordino.
3° tiro:
in verticale seguendo la fessura fino a quando è possibile, mediante una facile rampa, obliquare a sinistra fino un piccolo terrazzino con sosta (2 chiodi+cordone). 25 Mt., IV+, III.
4° tiro:
alzarsi seguendo delle lame, spostandosi prima a destra e poi a sinistra, fino una cengetta. Qui prendere una fessura che sale obliqua verso destra e muore in placca. Traversare sulla placca verso destra raggiungendo il diedro. Su roccia sporca alzarsi brevemente nel diedro e poi obliquare a sinistra raggiungendo la sosta (2 chiodi; poco a sinistra altra sosta 2 chiodi+cordone).
45 Mt., IV, V+, IV+, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.
5° tiro:
obliquare decisamente a destra fino a prendere la fessura che porta in cima al pilastro. Continuare qualche metro in piano cercando l'ultima sosta (1 chiodo+cordino). 20 Mt., IV+, V.
Discesa
Alzarsi brevemente fino un comodo punto nel quale superare il canale verso destra (viso a monte) che dà accesso alla cengia ghiaiosa. Seguire la traccia verso destra con alcuni passaggi molto esposti (ometti, 1 breve tratto attrezzato con corda fissa) fino a raggiungere la cascata del Murfreit. E' necessario passare sotto la cascata (noi abbiamo fatto la doccia). Poi per ghiaione, tendendo verso destra (viso a valle), si ritorna alla macchina. |