Parete del Fer - Via Dolcefer

 
Zona montuosa Alpi Pennine Località di partenza Località Outrefer - Donnas (AO)
Quota partenza 500 Mt. circa Quota di arrivo 1130 Mt. circa (termine via)
Dislivello totale +450 Mt. circa per l'attacco
+180 Mt. la via (220 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 1 h. 30' per l'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 1 h. le doppie
45' dal torrione al passo
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Sufficiente
Data di uscita 23/09/2011 Difficoltà 6b/5b, A0
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Alessandro, Andrea, Callisto.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena con buone temperature. Il sentiero che si percorre per raggiungere l'attacco è nella prima parte molto evidente mentre nella seconda a volte la vegetazione prende il sopravvento (specie in autunno con la caduta delle foglie). La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Solito materiale d'arrampicata. La via è attrezzata con spit. Portare solo rinvii e materiale per la discesa in doppia.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto dal basso da Roberto Sgubin, M. Rivetti, B. Fontanelli e R. Giovanetto e che sale il settore destro della Parete del Fer.
La via è ottimamente attrezzata con spit e le difficoltà della via sono facilmente azzerabili.

Attacco, descrizione della via
Dall'uscita del casello autostradale di Pont Sant Martin seguire le indicazioni per Donnas. Raggiunto il centro abitato e oltrepassata la caserma dei carabinieri svoltare a sinistra in corrispondenza di un sottopasso. Da qui seguire le indicazioni per Outrefer dove si parcheggia in corrispondenza di uno slargo all'inizio della frazione.
Inoltrarsi tra le case e imboccare un vicolo sulla sinistra (frecce gialle) che conduce ad un castagneto. Qui continuare lungo il sentiero che diviene ben presto una scala agonizzante sino ad incontrare su di un masso un'indicazione per il pilastro Neri Camilla. Qui la traccia ora è meno marcata e con l'autunno le possibilità di smarrire la traccia non sono poi così remote. Raggiunto un bivio imboccare la traccia in salita che in breve conduce ad un traliccio; continuare lungo il sentiero che aggira un costolone roccioso sulla sinistra (tendere poi a destra) e che conduce ad una zona con grossi massi. Qui abbandonare il sentiero e salire lungo i grossi massi (qualche ometto) sino a raggiungere una traccia di sentiero che si segue verso sinistra (ometti) e che in breve conduce all'attacco della via (scritta alla base).

1° tiro:
salire la placca lavorata sino alla sosta. 20 Mt., 6a oppure 5b e A0.

2° tiro:
traversare a sinistra e superare un muretto verticale che conduce alla sosta. 30 Mt., III°.

3° tiro:
superare un muretto verticale con dei bei buchi. Raggiunta la cengia superare un secondo muretto e sostare (sosta un po' nascosta da un albero). 25 Mt., 5a.

4° tiro:
proseguire in verticale per alcuni metri indi traversare a destra ed entrare in uno stupendo diedro al termine del quale si ritorna a sinistra su di uno spigoletto sino a raggiungere la sosta. 35 Mt., 6a+ oppure 5b e A0.

5° tiro:
superare il muretto verticale a sinistra della sosta e proseguire su terreno via via più semplice sono alla sosta.
30 Mt., 6a oppure 5b e A0, 4c.

6° tiro:
continuare lungo il vago pilastrino e superato un muretto verticale sostare in corrispondenza della pianta. 25 Mt., 4c, 6a oppure 5b e A0.

7° tiro:
la via originale sale il diedrino sovrastante la sosta e prosegue per una placca delicata (6b). Noi invece abbiamo seguito una variante: Salire a destra della sosta portandosi alla base di un diedro fessurato. Salirlo e traversare a sinistra in placca sino alla sosta. 35 Mt., 5b.

8° tiro:
salire il muro verticale sfruttando dei grossi buchi. 30 Mt., 5a.

Discesa
La discesa avviene in corda doppia:
1a. calata: dall'ultima sosta alla sesta.
2a. calata: dalla sesta sosta alla quarta.
3a. calata: dalla quarta sosta alla cengia di raccordo del secondo tiro (raggiungere poi a piedi la prima sosta).
4a. calata: dalla prima sosta alla base della parete.
Da qui rientrare alla macchina percorrendo a ritroso il sentiero d'avvicinamento.

   
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