Descrizione generale
Itinerario aperto nel novembre del 2015 da Heinz Grill e Florian Kluckner i quali scelsero questo nome per festeggiare i 10 anni di apertura
di nuove vie nella Valle del Sarca. L'arrampicata si svolge prevalentemente in placca anche se non mancano diedri e fessurine. Le soste sono tutte ottimamente attrezzate a fix tranne
la S4, in corrispondenza della terrazza mediana, che si trova su pianta. La chiodatura è
decisamente distanziata ed è indispensabile integrare con
protezioni veloci.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire tutta la Valle del Sarca fino alla frazione di Santa Massenza.
Lasciare la macchina nell'ampio parcheggio della centrale dell'Enel
prima dell'abitato. Incamminarsi verso il paese e, dopo aver passato
la prima casa, prendere il sentiero a sinistra con indicazione per Ranzo.
Si ignora il primo bivio verso destra per imboccare il secondo,
sempre verso destra. Si transita sotto una falesia oltre la quale
si nota una traccia che sale verso sinistra agli attacchi delle vie Due
spigoli
e Il gran diedro.
Continuare sul sentiero principale superando l'attacco della via Lo Spigolo
nascosto e raggiungere l'attacco, posto alla base di una placca appoggiata che forma una rampa. A fianco dell'attacco, sul sentiero, sono presenti dei gradini in cemento.
1° tiro:
salire la sequenza di placche sfruttando i punti più deboli sino a raggiungere la sosta (2 fix di cui 1 con anello).
50 Mt., V+, VI, V+, 2 clessidre con cordini, 2 fix, 1 chiodo con cordino.
2° tiro:
seguendo un sistema di fessurine e buchi superare la soprastante
placca stando inizialmente sulla sinistra per spostarsi, dopo circa
6-8 metri, nel centro. Continuare fino a raggiungere la sosta (1 fix con anello+clessidra con cordone).
30 Mt., V-, V+, 3 clessidre con cordone, 1 chiodo.
3° tiro:
superare il muro fessurato spostandosi poi verso destra
raggiungendo una spaccatura che sale obliqua verso sinistra e
conduce alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 25 Mt., VI, 2 clessidre con cordone, 1 fix, 1 chiodo.
4° tiro:
seguire la fessura fin sotto lo strapiombino. Qui traversare a
sinistra e superarlo nel punto in cui forma un vago diedro.
Traversare ancora a sinistra portandosi sotto uno strapiombino che
si supera direttamente. Si sosta (pianta con cordone) appena sopra.
40 Mt., V+, V, VI oppure A0, IV+, 2 clessidre con cordone, 2 fix.
5° tiro:
da qui, traversando lungamente per boschi verso destra (debole traccia) è possibile abbandonare la via.
Spostarsi a sinistra puntando ad un pilastrino addossato alla
parete. Lo si risale e, con l'aiuto delle piante, si rimonta la
paretina soprastante. Senza alzarsi oltre si traversa ancora a
sinistra sino a raggiungere il diedro dove si sosta (2 fix di cui 1
con anello).
30 Mt., I, IV+, III, 1 cordone su pianta, 1 clessidra con cordone.
6° tiro:
seguire il bel diedro fessurato. Al suo termine rimontare il
muretto sulla sinistra e sostare appena sopra su comoda cengia (2 fix di cui 1 con anello).
30 Mt., IV, V-, V, V+, 1 clessidra con cordone, 1 chiodo.
7° tiro:
salire verso destra seguendo il canalino. Quando diviene
impraticabile per la vegetazione si traversa decisamente verso
sinistra fino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). Allungare bene le protezioni per via degli attriti.
40 Mt., II, VI-, VI, A0, 1 cordone su spuntone, 1 clessidra con cordone,
4 fix, 1 chiodo.
8° tiro:
lunghezza inizialmente poco proteggibile. Non salire in verticale ma traversare orizzontalmente verso sinistra
e poi salire sino al breve diedro. Superarlo e continuare facilmente
seguendo lo spigolino fino al bosco dove si attrezza una sosta
(pianta).
35 Mt., V, VI, IV, III, 3 clessidre con cordone, 1 pianta con cordone.
Discesa
Aggirare le prime piante verso sinistra e poi
seguire la traccia che traversa lungamente verso destra e pian piano
perde quota sino a raggiungere un sentiero più marcato e
attrezzato con cavo metallico (attenzione alla sua affidabilità!) e scaletta.
In breve ci si congiunge al sentiero Scal più grande e ben segnalato.
Attenzione ad un bivio con ometto dal quale si piega a destra per tornare in
direzione del paese e, poco dopo, ad un secondo bivio con ometto, si tiene invece la sinistra.
Infine si attraversa un terreno privato giungendo alle case di Santa Massenza e da qui si torna al parcheggio. |