Giornata serena e abbastanza calda ma sugli ultimimetri dello spigolo si è alzato un fortevento, fastidioso e freddo. Il sentiero principale che si percorre è ottimo stato e ben segnalato, mentre il resto dell'avvicinamento avviene tramite tracce più o meno marcate segnalate con qualche ometto. La roccia in via è
generalmente molto buona ma non ancora del tutto ripulita. |
Descrizione generale
Itinerario aperto da Fabio Giongo, C. Pastore e R. Platter nel 2004. Arrampicata abbastanza facile ma con alcuni passaggi atletici e da non sottovalutare. La chiodatura è abbondante nei tratti più impegnativi, per il resto necessita di essere integrata. La quarta lunghezza obbliga a dei passaggi di V+ su un muro giallo dove serve un po' di intuito per non sbagliare linea. Nel complesso una via molto piacevole; peccato solo che sia così corta.
Attacco, descrizione della via
I sentieri per l'avvicinamento partono dalla piccola contrada Gardeccia situata sopra Pera di Fassa. Purtroppo non è possibile raggiungere la frazione mediante macchina in quanto vige un divieto di circolazione durante tutto l'anno. E' possibile servirsi del
bus navetta (andata e ritorno 10 Euro) per evitare una lunga camminata su strada asfaltata.
La navetta parte a Pera di Fassa in corrispondenza di un parcheggio che si incontra sulla destra salendo verso Canazei. C'è una seggiovia e un grosso cartello "Bus per Gardeccia". Le corse sono abbastanza frequenti. La
navetta vi lascerà in corrispondenza del rifugio Gardeccia. Non seguire la strada carrozzabile che sale verso i rifugi Vajolet e Preuss ma girare subito dietro al rifugio scendendo fino al greto del torrente. Oltrepassarlo ed iniziare a salire (indicazione Sentiero attrezzato Bepo de Medil e Sentiero Panoramico). Attenzione ad un primo tornante dove bisogna andare a sinistra (bollo rosso) e non su dritti. Si continua superando altri quattro tornanti fino ad un ometto che indica una traccia che sale sulla destra. La si segue risalendo il bordo sinistro di un canale che si attraversa in alto per proseguire, in piano, verso destra. Dopo una fascia rocciosa si continua fino ad un gruppo di 2 o 3 grossi pini cembri davanti ai quali si trova la guglia. Salire nel canale a destra dei pini costeggiandone il lato sinistro. L'attacco è alla base del secondo diedro che si incontra (il primo ha erba alla base). Chiodo rosso visibile.
1° tiro:
seguire la fessura a destra del diedro uscendo su un terrazzino a destra. Proseguire per un vago diedro fino ad un terrazzo con roccia giallastra dove si sosta (2 chiodi+cordone). 30 Mt., V, IV+, IV, 5 chodi.
2° tiro:
salire il muretto giallo leggermente strapiombante e proseguire lungo lo spigolo. Sotto uno strapiombino spostarsi leggermente a destra e poi riprendere lo spigolo. Si sosta (2 clessidre+cordone+maglia rapida) su pulpitino accanto ad una piccola nicchia.
30 Mt., V-, IV, IV-, 3 chiodi, uno spuntone con cordone.
3° tiro:
seguire la rampetta fino ad un terrazzo. Qui piegare a destra raggiungendo una grossa clessidra dalla quale si sale verticalmente fino alla sosta (3 chiodi+cordone). 35 Mt., III, IV, 2 clessidre con cordone.
4° tiro:
superare il muro giallo con l'aiuto di una fessurina iniziale. Al suo termine spostarsi a destra e salire ancora per muro giallo fino a quando si riesce a traversare verso sinistra. Un breve diedrino fessurato leggermente strapiombante porta sotto un tettino. Si traversa facilmente verso destra fino al suo termine e si sale fino alla sosta (4 chiodi+cordone+moschettone).
30 Mt., V, V+, VI- oppure A0, V-, 9 chiodi, 1 clessidra con cordone.
5° tiro:
seguire la placchetta soprastante portandosi sulla sinistra poco prima di giungere alla cengia sommitale. Da qui si traversa a sinistra fino ad una selletta oltre la quale c'è un comodo terrazzo con la sosta (2 fix+maglia rapida). Volendo si può raggiungere la vetta (pochi metri di II). 35 Mt., IV+, IV-, II, 3 chiodi.
Discesa
Inizialmente in corda doppia. Non scendere dalla S5, ma sporgersi oltre la lama in direzione del rifugio Gardeccia, dove si identifica subito il primo ancoraggio di calata.
1a. calata: circa 50 Mt. sino a raggiungere il sottostante canale (possibile dividere su ancoraggio intermedio dopo 20 Mt.).
Scendere nel canale sino all'orlo di un salto. Sulla sinistra (viso a valle) altro ancoraggio per la successiva corda doppia.
2a. calata:
circa 50 Mt. fino a terra (possibile dividere su ancoraggio intermedio).
Scendere per ripidi pratoni fino a riprendere la traccia percorsa durante l'avvicinamento. A questo punto seguirla a ritroso fino al rifugio Gardeccia. |