Descrizione
generale
Superba linea di salita aperta da Bepi Loss, V. Degasperi, M. Pilati e V. Chini nel 1970. Questa via e la "Canna d'Organo" aperta da Bruno Detassis rappresentano le due linee classiche di questa parete.
La via si snoda lungo fessure, diedri e placche che durante l'avvicinamento difficilmente riuscirete ad individuare. In alcuni tratti si procede con un'arrampicata artificiale
mai eccessivamente faticosa. Dopo la lunghezza chiave (seconda) poco
chiodata, s'incontrano un buon numero di chiodi. Purtroppo però molti di questi sono vetusti e non regalano sicurezza... al contrario,
le placche chiodate in artificiale presentano dei bei chiodi a pressione
che ispirano fiducia. La roccia in via è generalmente buona ma non mancano tratti friabili. Oggi la Loss/Pilati è comunemente indicata come Direttissima al Piccolo Dain.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire tutta la Valle del Sarca fino ad arrivare a Sarche. Qui la strada si divide.
Prendere a sinistra in direzione di Madonna di Campiglio. Dopo pochi metri
svoltare a destra (indicazioni bocciodromo e ferrata Rino Pisetta) e
parcheggiare accanto al bocciodromo. Imboccare il sentiero che sale in direzione del bosco (indicazioni per la ferrata) sino a giungere vicino alla parete sud del Piccolo Dain. Qui un bivio verso destra porta alla ferrata mentre il sentiero di sinistra prosegue costeggiando la parete seppur ad una certa distanza. Dopo aver superato dei tratti attrezzati il sentiero sale in direzione dello spigolo. Poco dopo aver incrociato il bivio che arriva da sinistra dalla Parete del Limarò (discesa
delle vie Amazzonia, Orizzonti Dolomitici, Via il razzismo dal mondo,
Moonbears, ecc.) sulla destra si stacca una piccola traccia (bolli rossi e ometto, alcune corde fisse sul tracciato) che conduce ad una caratteristica ed espostissima cengia dalla quale attaccano numerose vie (Le strane voglie di Amelie, John Coffey, Valerio Fontana, ecc). L'attacco della Loss-Pilati si trova al termine di questa cengia (presente un albero).
1° tiro:
salire obliquando verso destra mediante delle lame gialle fin sotto al
grande diedro strapiombante che caratterizza la seconda lunghezza.
Salire ora mediante una fessura fino al pulpito alla base del diedro
dove si sosta (4 chiodi).
35 Mt., V+, 1 spit, 3 cunei, 3 chiodi.
2° tiro:
lunghezza chiave della via. Salire il difficile diedro strapiombante,
formato dal grosso pilastro addossato alla parete, fino al suo termine
dove si sosta su grossa terrazza esposta (2 spit).
45 Mt., VI, VI+ oppure A1, 4/5 cunei, 9/10 chiodi, 3 massi incastrati con cordone.
3° tiro:
traversare verso destra (occorre abbassarsi un poco); rimontare
la grossa lama, poi proseguire per diedrino strapiombate oltre il quale si continua in obliquo verso destra sino alla sosta (1 spit, 2 chiodi). 35 Mt., IV+, V+, 4 chiodi.
4° tiro:
salire lungo la fessura al di sopra della sosta (visibili i
primi chiodi) indi traversare a destra in placca sino ad un albero.
Qui non proseguire in verticale lungo un'evidente fessura ma traversare
oltre la pianta, superare un muretto e raggiungere la sosta (2 chiodi da rinforzare).
30 Mt., VI+, A0, V+, 9/10 chiodi (alcuni precari).
5° tiro:
salire la fessura sino a quando questa piega verso destra. Qui uscire sulla sovrastante placca e proseguire sino alla cengia dove, sulla destra, si trova la sosta (3 chiodi). 30 Mt., V+, A1, 6 chiodi, 8 chiodi a pressione.
6° tiro:
obliquare subito a destra e,
dopo essersi alzati qualche metro, entrare nel diedro giallo. Superati 3 chiodi a pressione occorre attrezzare una sosta su friend (eventualmente aprire un cordino e utilizzare il foro di un cuneo dall'aspetto rassicurante). In alternativa è possibile sostare sui chiodi a pressione ma non dimenticate di rinforzarli. 35 Mt., VI, V+, VI, 1 cuneo, 8 chiodi, 3 chiodi a pressione.
7° tiro:
salire sin sotto al tetto indi traversare a sinistra sino a raggiungere il punto più debole dove
poterlo superare. Si prosegue lungo una placca sino ad una grande cengia dove s'incontra la sosta (cordone su albero).
35 Mt., V+, A0 (A1?), VI, 1 cuneo, 7 chiodi a pressione, 4 chiodi.
8° tiro:
traversare a sinistra lungo la cengia sino ad un diedro inciso da una grossa fessura.
Seguirlo sino al suo termine indi proseguire rimontando facili rocce
tra gli alberi uscendo sullo spigolo dove termina la via. 30 Mt., IV+, III, 1 spit.
Discesa
Seguire la traccia verso sinistra (viso a monte) che scende
sino a raccordarsi con il sentiero percorso durante l'avvicinamento
(tratti molto esposti che richiedono dei passi d'arrampicata). |