La
giornata è stata ottima. In questo periodo il clima all'ombra,
specialmente di mattina, è abbastanza fresco (10/12°) ma quando
finalmente si raggiunge il sole si toglie volentieri la felpa. L'avvicinamento è praticamente nullo... basta guadare il torrente che attraversa la valle. La qualità della roccia è indubbiamente ottima.
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Descrizione
generale
Indubbiamente è una delle vie più gettonate dai vari arrampicatori che ogni anno scalano le verticali pareti della valle. La gente del luogo ama chiamarla semplicemente con il nome "Il Diedro". Indubbiamente la via si presenta molto logica.
Con un'esposizione da 10 e lode e una roccia super garantisce divertimento e soddisfazione a chiunque intenda ripeterla. La via prende sole dalle dieci e mezza del mattino sino alle tre del pomeriggio
(inverno). Durante la salita è possibile integrare ulteriormente le protezioni con dei friend e dei dadi. Chiunque abbia la padronanza di queste difficoltà impiegherà sicuramente meno tempo di noi.
Attacco, descrizione della via
Da Tinerir seguire la strada statale P32 che conduce a Er-Rachidia e ad Erfud. Appena usciti dal paese svoltare a sinistra lungo una strada che sale in direzione delle Gole. Raggiunto l'abitato di Tizgui si prosegue sino a raggiungere la gola stessa. Qui in corrispondenza degli alberghi "Le Vallee" e "El Mansour" conviene parcheggiare. Continuare poi a piedi lungo la strada che attraversa la gola. Superata la prima struttura rocciosa che porta il nome di Aguille du Gue appare sulla destra l'imponente Pilier du Couchant. Guadato il fiume ci si porta alla base del canale che sale verso destra e che divide il pilastro da un suo avancorpo.
1° tiro:
salire il canale appoggiato sino ad incontrare sulla sinistra una sosta attrezzata (spit con catena ed anello di calata) alla base di una fessura/colatoio. 55 Mt., III°, passi di IV°.
2° tiro:
salire il colatoio sopra la sosta sino a quando diviene verticale. Qui traversare a sinistra e salire sino alla sosta. 45 Mt., 5c+, 6 spit.
3° tiro:
salire la fessura a sinistra della sosta sino al suo termine. Proseguire poi per placca sino a prendere una lama (apparentemente precaria) sopra la quale si trova la sosta. 35 Mt., 6a+, 7/8 spit.
4° tiro:
da qui inizia lo spettacolare diedro che caratterizza la via. Salire dunque verticalmente sino a raggiungere la sosta.
30 Mt., 6a+, 1 clessidra con cordone, 6 spit.
5° tiro:
lunghezza chiave della via. I primi metri appaiono piuttosto lisci e difficili. Superate queste difficoltà si prosegue sino ad uno strapiombo che si supera a sinistra, oltre il quale si prosegue nel diedro sino ad un secondo strapiombo che si supera grazie a delle lame
raggiungendo così la sosta. 45 Mt., 6b oppure 6a+ e A0, 8 spit.
6° tiro:
seguire il diedro che diviene canale. Obliquare poi a sinistra raggiungendo un comodo pulpito di sosta. La sosta è in comune con la via Pilier du Couchant (o via Classica). 40 Mt., 5c+, 4 spit.
7° tiro:
obliquare inizialmente a sinistra su placca lavorata. Proseguire poi in verticale lungo una fessura sino a raggiungere la sosta.
45 Mt., 5c+, 7 spit.
8° tiro:
per rocce semplici e senza percorso obbligato si raggiunge la sommità del pilastro. 55 Mt., II°, passi di III°.
Discesa
Dalla vetta camminare per sfasciumi verso destra (viso a monte - est) sino a raggiungere il vallone "Du Niabe"
(numerosi ometti). Qui si imbocca un evidente sentiero che scende. Raggiunto un bivio si scende verso destra in direzione dell'Hotel El Mansour
e Le Vallee, ossia all'imbocco delle gole. |
Le Gole del Todra sono quotidianamente prese di mira da orde di turisti che, a bordo di lussuosissimi autobus da gran turismo, raggiungono questo posto incantevole. Si fermano per pochi minuti... giusto il tempo di alzare lo sguardo e rimanere colpiti da questo strepitoso pilastro. Se state ripetendo questa via assaporate il vostro piccolo momento di gloria
perché sicuramente qualcuno vi starà immortalando nei suoi ricordi con una fotografia... |