Monte Colodri/Parete Sud - Via Pomi Coti

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località  di partenza Arco (TN)
Quota partenza 100 Mt. Quota di arrivo 380 Mt. circa
Dislivello totale

+110 Mt. circa per l'attacco
+170 Mt. la via (200 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 431B
Ore di salita 25' per l'attacco
8 h. la via
Ore di discesa

25' fino al parcheggio

Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 06/04/2012 Difficoltà VI, A2, A3
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Diego.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata caratterizzata da un tempo un po' incerto che però ha retto fino a quando siamo stati sull'ultima lunghezza di corda ed è caduta qualche goccia. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente. La ferrata che si percorre in discesa non è difficile, però presenta dei tratti molto unti e, se bagnata, decisamente scivolosi.
La roccia in via è ottima tranne che sulla prima lunghezza in comune con la via Decima sinfonia dove ci sono molte prese instabili.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Una serie di friends (da 0.3 a 3 Camalot) e 2/3 chiodi potrebbero tornare utili. Necessarie 15-16 coppie. L'itinerario presenta dei passaggi in libera ma prevalentemente è stato concepito per l'arrampicata artificiale. Necessarie, per ogni componente della cordata, 2 staffe, fiffi, 2 ganci tipo Grappling Hook della Black Diamond.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il monte Colodri è il simbolo dell'arrampicata nella Valle del Sarca. E' situato immediatamente a nord dell'abitato di Arco e presenta pareti molto verticali e strapiombanti percorse quasi ovunque da itinerari d'arrampicata. Dalle linee classiche lungo fessure e diedri affrontate già nella seconda metà degli anni '70 a quelle estreme in artificiale o chiodate per l'arrampicata libera su difficilissime placche.
In comune hanno arrampicata atletica e roccia quasi sempre ottima.
Questo itinerario è stato aperto da Diego Filippi e Andrea Zanetti nel 2006: segue la prima lunghezza della via Decima sinfonia per poi staccarsi verso destra e puntare al grande tetto. La progressione è prevalentemente in artificiale ma gli spit sono spesso lontani tra di loro ed obbligano a dei passi su ganci in buchi appositamente scavati nella roccia. In questo modo si assapora un senso di precarietà comunque in piena sicurezza.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e alla piscina comunale ove conviene parcheggiare.
Seguire il sentiero che conduce alla ferrata del Colodri e seguire quest'ultima per i primi metri. Giunti di fronte all'evidente grottone verticale dove attaccano le vie Agostina e
Del Bepi la ferrata piega decisamente a sinistra. Abbandonarla in questo punto e salire fino alla base della parete. L'attacco è situato sotto la verticale del tetto che caratterizza la terza lunghezza; accanto ad una pianta di fico è presente un chiodo a pressione artigianale.

1° tiro:

alzarsi due metri ed obliquare a destra sino una pianta di fico. Quindi dritti a prendere lo spigoletto e, raggiunto un piccolo terrazzino, traversare a sinistra ad una fessura. La si segue poi, con un traverso ascendente verso sinistra, si raggiunge una paretina di blocchetti gialli che permette di alzarsi e raggiungere la sosta (3 spit+cordone).
45 Mt., V+, A1, VI, A1, V+, 1 spit, 7 chiodi, 1 clessidra con cordino, 1 pianta con cordone.

2° tiro:
traversare a destra un paio di metri quindi salire il bel diedro sino alla sosta (3 spit+cordone).
30 Mt., VI, A1, A2, 3 spit, 1 clessidra con cordone.

3° tiro:
alzarsi portandosi sotto al tetto e traversare verso sinistra sino allo spigolo molto esposto. Superare il tetto seguendo lo spigolo strapiombante e poi traversare verso destra in leggera ascesa sin sotto il terrazzino di sosta (3 spit+cordone). Alzarsi in verticale e sostare. 25 Mt., A3, A2, 7/8 spit, 3 chiodi.

4° tiro:
superare il muretto strapiombante obliquando a sinistra. Oltre lo spigolino si continua per placca appoggiata e diedrino sino al punto di sosta (2 spit+cordone) appena sulla destra. 20 Mt., A2, V+, 6 spit, 1 chiodo.

5° tiro:
seguire lo spigolino a destra poi per placche un po' erbose si obliqua verso sinistra riportandosi vicino allo spigolo dove si sosta (2 spit+cordone) su una cengetta. 35 Mt., A3, A1, V+, 4 spit, 4 chiodi, 1 clessidra con cordone.

6° tiro:
dritti ad una lama dalla quale ci si sposta leggermente a sinistra. Ancora dritti poi si torna leggermente a destra e si segue per alcuni metri lo spigolo fino a quando si riesce a traversare un paio di metri a destra e prendere una fessura che porta fuori dalle difficoltà. Superato l'ultimo risalto si sosta (2 spit+cordoni). 45 Mt., A3, V+, A1, 5 spit, 2 chiodi, 2 clessidre con cordone.
Discesa
Dal termine della via raggiungere in breve il sentiero (segnavia bianchi e rossi) e seguirlo verso sud (sinistra) sino a raggiungere la ferrata del Colodri (n. 431B) che scende in direzione di Arco e velocemente riporta al parcheggio.

Note

Come tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali. Da evitare il periodo estivo.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Matteo sulla prima lunghezza

Diego sul bel diedro che caratterizza il secondo tiro

   

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Diego sul tiro chiave. Prima il traverso sotto al tetto e poi il superamento dello stesso

   

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Poi è il turno di Luca e Matteo di penzolare un po' nel vuoto

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Diego (apritore della via) ha deciso di aggiungere uno spit...

Matteo indaffarato con tutto il materiale

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Luca alla terza sosta

Alcuni metri in libera per raggiungere la quarta sosta

   

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Primi metri del quinto tiro

La Parete Sud del Monte Colodri con i tracciati delle vie:
Tetto Zambaldi, Pomi Coti, Del Bepi
e Agostina