Descrizione generale
Articolata via d'arrampicata aperta nel 1944 da M. Bianchi e D. Menardi che si snoda sulla parete sud del Col dei Bos. In seguito all'apertura il gruppo alpini ha provveduto ad attrezzare l'itinerario con anelli cementati ed inoltre esistono diverse varianti lungo il percorso per aggirare quasi tutti i tratti più impegnativi. Queste caratteristiche, unite al breve avvicinamente, un facile rientro ed uno sviluppo di più di 300 metri, hanno reso la via abbastanza frequentata ed ottima meta per le prime esperienze dolomitiche.
Attacco, descrizione della via
Da Cortina d'Ampezzo si sale la strada statale 48 che conduce al Passo Falzarego fino a circa 1 Km. sotto il passo in località "Pian del Menìs". Sulla sinistra c'è il rifugio "Col Gallina" e sulla destra il ristorante "Strobel". Di fronte al ristorante c'è ampia possibilità di posteggio.
Dal piazzale si sale in direzione delle Torri del Falzarego seguendo il sentiero che inizia a fianco del ristorante (non numerato ma segnalato con bolli rossi e bianchi) per circa 15' fino ad incrociare una vecchia strada di guerra oggi sentiero C.A.I. n. 412.
Seguire questo sentiero pianeggiante verso destra per un centinaio di metri fino a superare uno sperone oltre il quale si trova il vecchio ospedale militare di guerra. Al termine dell'ospedale dalla vecchia strada si stacca un sentierino più o meno pianeggiante che costeggia la parete del Col dei Bos, seguirlo superando l'attacco della via ferrata e raggiungendo, con alcuni sali-scendi, il centro della parete. Dopo un ghiaione individuare una traccetta che sale verso sinistra alla base del diedro che caratterizza i primi due tiri. A sinistra del diedro c'è una grande nicchia molto simile ad una grotta. Qualche decina di metri più a sinistra attacca la via Gaudeamus.
1° tiro:
salire il diedro fino a raggiungere una cornice dove si sosta (anelli cementati). 20 Mt., IV.
2° tiro:
continuare lungo il diedro superando una strozzatura iniziale. Verso il termine del dedro sfruttare la fessura di destra oltre la quale si sosta (anello cementato). 25 Mt., V, IV, IV+, 2 chiodi, 1 anello cementato.
3° tiro:
obliquare a sinistra e salire la placca puntando ad una fessura formata da un grosso spuntone inclinato a sinistra. Sostare poco prima di raggiungerla (anello cementato). 30 Mt., IV, 2/3 anelli cementati.
4° tiro:
salire la fessura e continuare poi sulla destra in verticale sino alla sosta (anello cementato). 40 Mt., IV+, 3/4 anelli cementati.
5° tiro:
raggiungere la piazzola con un grosso mugo; alzarsi ancora pochi metri, traversare a sinistra e sostare (anello cementato) in prossimità dello spigolo. 25 Mt., III+, III.
6° tiro:
spostarsi a sinistra dello spigolo e superare il muretto verticale. Riportarsi poi sullo spigolo che si segue sino alla sosta.
35 Mt., V, V+, IV, 6 anelli cementati.
7° tiro:
traversare a sinistra in leggera ascesa sino ad oltrepassare un canalino. Sostare (anello cementato) poco dopo sulla sinistra.
40 Mt., IV, IV+, 3/4 anelli cementati.
8° tiro:
salire il canalino e superare una paretina tecnica. Spostarsi a sinistra e sostare (anello cementato). Allungando bene le protezioni è possibile concatenare questa lunghezza alla successiva. 35 Mt., IV, VI- oppure A0, V+, 3 anelli cementati.
9° tiro:
spostarsi a sinistra e superare una fessura verticale. Sostare (masso incastrato+cordone) poco dopo. 10 Mt., IV, III, 1 anello cementato.
10° tiro:
salire a sinistra seguendo il canale sino a raggiungere la base di una paretina dove si sosta (strozzare un cordino su
un piolo metallico). 55 Mt., I, II. Stando più a sinistra è possibile seguire la variante dei "bolli verdi", IV, chiodi e anelli cementati.
11° tiro:
in questo punto si congiunge la via Gaudeamus. Superare il muretto strapiombante e unto (faticoso) poi continuare seguendo la fessura leggermente verso sinistra ed infine dritti sino alla sosta (anello cementato). 25 Mt., VI- oppure A0, V+, IV, 3 anelli cementati.
12° tiro:
salire verso sinistra alla base di due vaghi diedrini superando quello di sinistra. Al suo termine traversare a sinistra e superare un piccolo strapiombo ben ammanigliato raggiungendo la sosta (anello cementato). 40 Mt., IV, IV+, 2 chiodi, 2 anelli cementati.
13° tiro:
obliquare leggermente verso sinistra portandosi alla base di un caminetto che si segue sino al pianoro sommitale dove si sosta (anelli cementati). 20 Mt., IV, III, 1 anello cementato.
Discesa
Si cammina verso sinistra lungo i prati sommitali e poi per una traccia (tratti esposti - attenzione alla neve di inizio stagione) sino ad arrivare al canalone che divide il Col dei Bos e la Cima di Falzarego. Scendere nel canale seguendo il comodo sentiero sino a giungere nei pressi dell'ex ospedale militare. Percorrendo a ritroso il sentiero d'avvicinamento si ritorna al parcheggio. |