Descrizione generale
Il Col dei Bos (o Cima Bois) fu conquistata dagli italiani nel 1915 dopo 5 giorni di combattimento. La via, che risale lo spigolo sud, fu aperta da Silvio Alverà e L. Menardi il 13 luglio del 1947.
Si tratta sicuramente di un itinerario di soddisfazione che si supera con arrampicata tecnica ed atletica. Tutte le soste (tranne la seconda e l'ultima) sono su chiodi cementati. In via sono presenti pochi chiodi ma, avendo appresso friends e cordini, non sarà un problema integrare.
Attacco, descrizione della via
Da Cortina d'Ampezzo si sale la strada statale 48 che
conduce al Passo Falzarego fino a circa 1 Km. sotto il passo
in località "Pian del Menìs". Sulla
sinistra c'è il rifugio "Col Gallina" e sulla
destra il ristorante "Strobel".
Di fronte al ristorante c'è ampia possibilità di posteggio.
Dal piazzale si sale in direzione delle Torri del Falzarego seguendo il
sentiero che inizia a fianco del ristorante (non numerato
ma segnalato con bolli rossi e bianchi) per circa 15' fino
ad incrociare una vecchia strada di guerra oggi sentiero C.A.I.
n. 412.
Si prosegue in piano verso destra raggiungendo in breve i ruderi di un ospedale militare di guerra oltre il quale si stacca un sentierino più o meno pianeggiante che costeggia la parete del Col dei Bos. Seguirlo sino a portarsi all'estremità destra, sotto la direttiva dello spigolo sud. Dopo aver superato terreno ghiaioso il sentierino sale lungo un canale circondato da un'ampia distesa di erba verde. L'attacco è posto circa a metà del canale sotto una bella placca (ometto posto a ridosso della parete a circa 1 metro di altezza - molto utile la fotografia allegata nella relazione).
1° tiro:
salire per la rampa senza percorso obbligato puntando appena
a destra della macchia di mughi più alta. Superare il mugo
isolato più a destra (sul quale è presente un vecchio cordino) e raggiungere un pulpito dove si trova la sosta (anello cementato).
40 Mt., III, IV-, diverse clessidre.
2° tiro:
salire la placca sovrastante la sosta puntando ad un albero secco, a
sinistra del quale si trova la sosta (1 spit+1 chiodo).
32 Mt., V, IV, diverse clessidre di cui una con cordone.
3° tiro:
traversare a sinistra lungo la terrazza erbosa entrando in un diedro canale.
Lo si risale un poco, fino a quando è obbligatorio traversare
verso destra (viso a monte - appigli levigati). Poi ancora
alcuni metri in verticale fino alla sosta (anello cementato).
30 Mt., I, III, 1 clessidra.
4° tiro:
salire lungo la placca lavorata senza percorso obbligato andando a sostare (anello cementato) alla base della parete gialla un poco a destra del
camino verticale. 22 Mt., III+.
5° tiro:
si traversa a sinistra in direzione del camino verticale che
si sale sino a quando la roccia diventa molto nera. Sostare (anello cementato).
22 Mt., V, IV, 2 chiodi.
6° tiro:
lunghezza chiave della salita. Salire lungo il
camino che in alcuni punti presenta passaggi in leggero strapiombo sino ad uscire su di un piccolo ripiano da dove partono due fessure. Con un passo atletico e delicato ci si porta verso la fessura di destra che si sale con difficoltà sino alla sosta (anello cementato). 23 Mt., V-, V+, 1 masso incastrato con cordone, 1 friend incastrato, 4 chiodi (di cui 2 vicini).
7° tiro:
salire per facile terreno sino alle placche superiori, qui
anziché salirle si rimonta una lama obliqua che tende verso destra sulla cui sommità si trova la sosta (anello cementato). 27 Mt., I, III+.
8° tiro:
si prosegue lungo una placca lavorata con percorso non obbligato sino alla sosta (anello cementato). 40 Mt., IV-, 1 chiodo.
9° tiro:
arrampicare in prossimità dello spigolo, anche qui senza percorso obbligato, sino alla
sosta (anello cementato). 30 Mt., III.
10° tiro:
ancora lungo il filo dello spigolo. Raggiunta la parete giallastra del torrione sommitale si piega a sinistra sino alla sosta(anello cementato).
35 Mt., III.
11° tiro:
ignorare il camino
sovrastante (cordone penzolante) e, seguendo una facile cengia, traversare a sinistra fino alla sosta (anello cementato). 20 Mt. . I.
12° tiro:
salire la placca sovrastante obliquando a destra. Dopo un
passo delicato si prosegue sempre verso destra puntando alla
nicchia alla base del camino (presente il libro di via) dove si sosta (anello cementato). 22 Mt., V, IV, 2 chiodi.
13° tiro:
spostarsi a sinistra qualche metro. Poi salire
il difficile e stretto camino restandone il più all'esterno
possibile. Lunghezza molto breve ma molto elettrizzante, non
subito di facile intuizione il passo chiave... Assolutamente
sconsigliato salire con lo zaino che si può recuperare una
volta giunti in sosta (anello cementato). 8 Mt., V+, 1 chiodo.
14° tiro:
salire il canale di sinistra sino ad uscire sulla terrazza sommitale dove si attrezza una sosta (spuntone). 25 Mt., I, III.
Discesa
Si cammina verso sinistra lungo i prati sommitali e poi per una traccia (tratti esposti - attenzione con neve magari ad inizio stagione) sino ad arrivare al canalone che divide il Col dei Bos e la Cima di Falzarego. Scendere
nel canale seguendo il comodo sentiero sino a giungere nei pressi dell'ex ospedale militare. Percorrendo a ritroso il sentiero
d'avvicinamento si ritorna al parcheggio. |