Col dei Bos - Via Alverà/Menardi (Spigolo Sud)

Zona montuosa Dolomiti - Gruppo di Fanis Località di partenza Loc. Pian del Menìs - Passo Falzarego (BL)
Quota partenza 2054 Mt. Quota di arrivo 2488 Mt.
Dislivello totale

+114 Mt. per l'attacco
+320 Mt. la via (356 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 412
Ore di salita

50' per l'attacco
4 h. la via

Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 27/06/2008 Difficoltà V, V+
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata abbastanza nuvolosa. Il sentiero che conduce all'attacco è ben segnalato ed evidente; quello di discesa necessita di qualche attenzione, specialmente se percorso con presenza di neve. La via si svolge su roccia generalmente ottima.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
Nessuna.
Punti di appoggio
Al parcheggio c'è il rifugio Col Gallina e il bar-ristorante Strobel.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Tradizionale da arrampicata. Portare qualche cordino per le clessidre ed eventualmente friends medio-grandi.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Col dei Bos (o Cima Bois) fu conquistata dagli italiani nel 1915 dopo 5 giorni di combattimento. La via, che risale lo spigolo sud, fu aperta da Silvio Alverà e L. Menardi il 13 luglio del 1947.
Si tratta sicuramente di un itinerario di soddisfazione che si supera con arrampicata tecnica ed atletica. Tutte le soste (tranne la seconda e l'ultima) sono su chiodi cementati. In via sono presenti pochi chiodi ma, avendo appresso friends e cordini, non sarà un problema integrare.

Attacco, descrizione della via
Da Cortina d'Ampezzo si sale la strada statale 48 che conduce al Passo Falzarego fino a circa 1 Km. sotto il passo in località "Pian del Menìs". Sulla sinistra c'è il rifugio "Col Gallina" e sulla destra il ristorante "Strobel". Di fronte al ristorante c'è ampia possibilità di posteggio.
Dal piazzale si sale in direzione delle Torri del Falzarego seguendo il sentiero che inizia a fianco del ristorante (non numerato ma segnalato con bolli rossi e bianchi) per circa 15' fino ad incrociare una vecchia strada di guerra oggi sentiero C.A.I. n. 412.
Si prosegue in piano verso destra raggiungendo in breve i ruderi di un ospedale militare di guerra oltre il quale si stacca un sentierino più o meno pianeggiante che costeggia la parete del Col dei Bos. Seguirlo sino a portarsi all'estremità destra, sotto la direttiva dello spigolo sud. Dopo aver superato terreno ghiaioso il sentierino sale lungo un canale circondato da un'ampia distesa di erba verde. L'attacco è posto circa a metà del canale sotto una bella placca (ometto posto a ridosso della parete a circa 1 metro di altezza - molto utile la fotografia allegata nella relazione).

1° tiro:
salire per la rampa senza percorso obbligato puntando appena a destra della macchia di mughi più alta. Superare il mugo isolato più a destra (sul quale è presente un vecchio cordino) e raggiungere un pulpito dove si trova la sosta (anello cementato).
40 Mt., III, IV-, diverse clessidre.

2° tiro:
salire la placca sovrastante la sosta puntando ad un albero secco, a sinistra del quale si trova la sosta (1 spit+1 chiodo).
32 Mt., V, IV, diverse clessidre di cui una con cordone.

3° tiro:
traversare a sinistra lungo la terrazza erbosa entrando in un diedro canale. Lo si risale un poco, fino a quando è obbligatorio traversare verso destra (viso a monte - appigli levigati). Poi ancora alcuni metri in verticale fino alla sosta (anello cementato).
30 Mt., I, III, 1 clessidra.

4° tiro:
salire lungo la placca lavorata senza percorso obbligato andando a sostare (anello cementato) alla base della parete gialla un poco a destra del camino verticale. 22 Mt., III+.

5° tiro:
si traversa a sinistra in direzione del camino verticale che si sale sino a quando la roccia diventa molto nera. Sostare (anello cementato).
22 Mt., V, IV, 2 chiodi.

6° tiro:
lunghezza chiave della salita. Salire lungo il camino che in alcuni punti presenta passaggi in leggero strapiombo sino ad uscire su di un piccolo ripiano da dove partono due fessure. Con un passo atletico e delicato ci si porta verso la fessura di destra che si sale con difficoltà sino alla sosta (anello cementato). 23 Mt., V-, V+, 1 masso incastrato con cordone, 1 friend incastrato, 4 chiodi (di cui 2 vicini).

7° tiro:
salire per facile terreno sino alle placche superiori, qui anziché salirle si rimonta una lama obliqua che tende verso destra sulla cui sommità si trova la sosta (anello cementato). 27 Mt., I, III+.

8° tiro:
si prosegue lungo una placca lavorata con percorso non obbligato sino alla sosta (anello cementato). 40 Mt., IV-, 1 chiodo.

9° tiro:
arrampicare in prossimità dello spigolo, anche qui senza percorso obbligato, sino alla sosta (anello cementato). 30 Mt., III.

10° tiro:
ancora lungo il filo dello spigolo. Raggiunta la parete giallastra del torrione sommitale si piega a sinistra sino alla sosta(anello cementato).
35 Mt., III.

11° tiro:
ignorare il camino sovrastante (cordone penzolante) e, seguendo una facile cengia, traversare a sinistra fino alla sosta (anello cementato). 20 Mt. . I.

12° tiro:
salire la placca sovrastante obliquando a destra. Dopo un passo delicato si prosegue sempre verso destra puntando alla nicchia alla base del camino (presente il libro di via) dove si sosta (anello cementato). 22 Mt., V, IV, 2 chiodi.

13° tiro:
spostarsi a sinistra qualche metro. Poi salire il difficile e stretto camino restandone il più all'esterno possibile. Lunghezza molto breve ma molto elettrizzante, non subito di facile intuizione il passo chiave... Assolutamente sconsigliato salire con lo zaino che si può recuperare una volta giunti in sosta (anello cementato). 8 Mt., V+, 1 chiodo.

14° tiro:
salire il canale di sinistra sino ad uscire sulla terrazza sommitale dove si attrezza una sosta (spuntone). 25 Mt., I, III.
Discesa
Si cammina verso sinistra lungo i prati sommitali e poi per una traccia (tratti esposti - attenzione con neve magari ad inizio stagione) sino ad arrivare al canalone che divide il Col dei Bos e la Cima di Falzarego. Scendere nel canale seguendo il comodo sentiero sino a giungere nei pressi dell'ex ospedale militare. Percorrendo a ritroso il sentiero d'avvicinamento si ritorna al parcheggio.

Note

E' possibile scendere in doppia lungo la via ma questa soluzione è consigliabile solo in presenza di molta neve sul sentiero di discesa.

Commenti vari

Via da non sottovalutare. I metri di V+ della sesta lunghezza non sono banali.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-orientali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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I resti dell'ospedale militare

Bertoldo sulla prima lunghezza di corda

   

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Bertoldo sul quinto tiro

Luca nel camino nella sesta lunghezza

   

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Luca sull'ottavo tiro

Bertoldo sul dodicesimo tiro

   

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Will cerca di non incastrarsi nello stretto camino di L13

Resti della Grande Guerra

 

 

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Luca durante la discesa

Il Col Dei Bos con i tracciati delle vie:
Gaudeamus, Ada ed Alverà/Menardi

   

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