Descrizione generale
L'itinerario è stato aperto da Ivo Mozzanica, Andrea Redaelli e Giuseppe Orlandi detto Calumer il 3 settembre del 1978 e si snoda lungo una serie di fessure che solcano l'impressionante parete nord-ovest di quello che è uno dei più caratteristici torrioni della Grignetta.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio dei Piani Resinelli proseguire fino ad incontrare sulla destra una piccola chiesetta. Qui svoltare a destra e subito dopo a sinistra. La strada prosegue in piano per qualche centinaio di metri dopodiché inizia a perdere quota fino a raggiungere l'ex
rifugio Alippi. Qui vi è anche un piccolo campeggio in corrispondenza del quale, sulla destra, c'è una stretta strada sterrata (via alle Foppe). Questa strada attraversa il bosco e conduce ad un piccolo gruppo di case di villeggiatura. Qui è possibile parcheggiare (pochi posti). In prossimità delle case parte il sentiero n. 9 che conduce al rifugio Rosalba. Percorrere il sentiero seguendo sempre le indicazioni "Sentiero delle Foppe". Ad un certo punto si incontrerà un'indicazione CAI in metallo fissata ad un grosso masso che indica verso sinistra il Torrione Ratti. Proseguire sul sentiero principale (a destra) sino a giungere circa alla stessa quota della base del Torrione del Cinquantenario. Traversare verso destra su piccola traccia fino a raggiungere il Sentiero dei Morti. Attraversare il canale raggiungendo la base dell'aggettante parete sud-ovest del Cinquantenario (poco più a destra attaccano le vie Gandin e Il fantasma della libertà). Salire a sinistra nel canale sino a raggiungere un pilastrino appoggiato alla parete che, dopo i primi metri, porta ad un salto verticale con una fessura sulla destra (visibili 2 fittoni). Si è sotto la verticale della cima del Cinquantenario, appena a destra di un tetto posto a circa 30 Mt. d'altezza. Fare attenzione a non raggiungere l'attacco della via Normale posto poco più in alto nel canale, accanto ad una targa in marmo.
1° tiro:
per facili rocce sino alla pancia con fessura sulla destra. Dopo averla superata alzarsi ancora pochi metri e spostarsi a destra dove si sosta (2 fittoni) accanto ad una targa metallica che ricorda l'apertura della via. Sosta in comune con la via Gufo triste.
20 Mt., III+, V, III, 2 fittoni.
2° tiro:
salire in obliquo verso destra (non traversare a destra, via Gufo triste) sino una nicchia dalla quale si esce sempre verso destra con passo strapiombante. Continuare in verticale per rocce più semplici sino un'altra nicchia, superarla ancora sulla destra raggiungendo il comodo terrazzino dove si sosta (2 fittoni).
35 Mt., IV, VI+ oppure V+ e A0, IV, VI oppure A0, 3 chiodi,
6 fittoni (2 dei quali vicini x sosta intermedia).
3° tiro:
per facile rampetta in obliquo verso sinistra fino una placchetta che si supera con l'aiuto di una fessura sulla sinistra. Poi si prende un'altra fessurina più a destra fino al suo termine, si supera un muretto leggermente strapiombante, e si segue la rampa verso destra raggiungendo la sosta (2 fittoni).
35 Mt., III+, V, III+, 3 chiodi, 3 fittoni.
4° tiro:
salire in obliquo verso destra sino a raggiungere lo spigolo del torrione. Continuare lungo una placca bianca e superare uno strapiombo, poi per rocce semplici raggiungere la vetta (sosta da attrezzare sul sostegno della campana).
20 Mt., IV, VI oppure A0, III+, 2 fittoni, 2 spit, 1 chiodo.
Discesa
In corda doppia fino alla base della parete, tornando esattamente all'attacco:
1a. calata: 20 Mt. fino all'intaglio con la Torre Cecilia, poi spostarsi in direzione della Torre Cecilia stando però sul versante verso il rifugio Rosalba fino ad individuare il successivo ancoraggio (eventualmente procedere legati II);
2a. calata: 20 Mt. fino ad una cengetta;
3a. calata: 40 Mt. fino a terra.
Avendo 2 corde da 60 Mt. è possibile, dopo la prima calata, spostarsi per circa 5 metri dalla parte opposta rispetto alla Torre Cecilia stando sempre sul versante verso il rifugio Rosalba raggiungendo 2 fittoni (che sono al terza sosta della via Gufo triste).
Da qui con una calata di 58 Mt. si arriva direttamente a terra.
Rientrare al parcheggio seguendo a ritroso il percorso effettuato durante l'avvicinamento. |