Cima dell'Uomo - Via Normale

Zona montuosa Marmolada Località di partenza Passo San Pellegrino - Moena (TN)
Quota partenza 1918 Mt. Quota di arrivo 3010 Mt.
Dislivello totale +212 Mt. dal parcheggio al rif. Cima Uomo
+880 Mt. dal rifugio fino alla vetta
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 20' dal parcheggio al rif. Cima Uomo
2 h. 30' dal rifugio alla vetta
Ore di discesa 1 h. 30' dalla vetta sino al rifugio
15' dal rifugio al parcheggio
Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 27/07/2014 Difficoltà II
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Diego, Francesco, Federico, Sabrina.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata incerta con pioggia nel primo pomeriggio. Il sentiero per raggiungere l'attacco della via normale non è evidente e richiede un po' d'intuizione (specie in presenza di nebbie basse). La via di salita è evidente e ottimamente segnalata da bolli CAI. Nei passi più impegnativi la roccia è ottima e sono presenti diversi ancoraggi per proteggersi.

Eventuali pericoli

Possibili scariche di sassi dettate dal terreno semplice.

Presenza di acqua

No.

Punti di appoggio

Rifugio Cima Uomio (2130 Mt.).

Materiale necessario oltre al tradizionale

Utile uno spezzone di corda, qualche rinvio e dei moschettoni per proteggere i brevi tratti esposti.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La Cima dell'Uomo fu conquistata nel 1879 da Battista Bernard, Santo Siorpaes, Cesare Tomè e Gustav Merzbacher. Per lungo tempo la via normale di salita richiedeva ai salitori notevole capacità d'orientamento. Oggi la via è completamente bollata e lungo il percorso, in corrispondenza dei passaggi più impegnativi ed esposti sono stati fissati dei fix con anelli.
Negli anni 80 fu costruita una ferrata che dalla Forcella dell'Uomo saliva in vetta lungo la cresta ovest con lo scopo di prolungare l'Alta Via Bepi Zac. In seguito a diversi incidenti questo tratto di ferrata fu smantellato e la via normale tornò a essere la principale linea di salita alla vetta. L'Alta Via però non fu accorciata, e circa 40 Mt. sotto la verticale della cengia d'attacco, fu scoperto e attrezzato un sistema di cenge che è in grado di condurre alla forcella del Laghet.
Ettore Castiglioni, nella sua preziosa guida "Odle Sella Marmolada" fornisce questa descrizione della cima:
"Si unisce verso Nord Est alle Cime Cadine con una bassa cresta assai sottile e frastagliata da arditi pinnacoli, tra cui quello quotato m. 2790 sulla carta DOEAV, fu salito da G. Jori e battezzato Pizzo Virgola. Una breve cresta secondaria si stacca verso SE e si abbassa alla Forcella del Laghèt per poi innalzarsi di nuovo nel roccioso Sass de Tasca; questa cresta, insieme alla cresta NE della Cima dell'Uomo e alla cresta delle Cime Cadine, racchiude la Val Tasca così chiamata appunto perché completamente chiusa da ogni lato, salvo che verso lo sbocco in Val Fuchiade. Anche la Cima dell'Uomo vien detta sovente Punta Tasca, perché domina nel fondo quella valletta; il nome di Cima dell'Uomo deriva invece da quel caratteristico spallone erboso, che si protende verso sud direzione del Passo di S. Pellegrino, detto appunto l'Uomo".
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il Passo di San Pellegrino (1918 Mt.) e parcheggiare nei pressi della strada che sale al rifugio Cima Uomo (indicazioni). Sino a qualche anno fa era possibile salire sino al rifugio evitando così più di 200 metri di dislivello d'asfalto.
Dal rifugio la vetta da raggiungere appare subito evidente e la forcella alla sua sinistra (Forcella dell'Uomo) è un ottimo punto di riferimento. Imboccare la strada sterrata a destra del rifugio (viso a monte) che consente di aggirare un'altura. Si entrerà così in un ampio vallone. Salire lungo prati e in seguito lungo il faticoso ghiaione puntando direttamente alla forcella. In alcuni tratti è presente una debole traccia. Nei pressi della cima si raggiunge una traccia CAI che taglia orizzontalmente la parete; è l'Alta Via Bepi Zac. Proseguire in direzione della forcella, lungo un sentiero più marcato e circa
150 metri prima di giungervi sulla destra imboccare una piccola traccia (indicazioni Cima Uomo) che conduce all'attacco della via Normale.
Percorrere la cengia attraversando tutto il versante sud della montagna; superare alcuni passi d'arrampicata (eventuali ancoraggi in loco) e aggirare uno spigolo (cresta sud-est). Proseguire ora lungo il fianco est, senza particolari difficoltà, sino a raggiungere la vetta.
Discesa
A ritroso seguendo il percorso dell'andata.

Note

Percorrere la via con condizioni meteorologiche perfette in quanto delle nebbie basse, non difficili da incontrare in questa zona, possono causare problemi d'orientamento.

   

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Verso la Cima dell'Uomo

Terreno più semplice sul fianco est

   

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Arrivo in vetta

Diego, Federico, Sabrina, Matteo e Francesco in vetta

   
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Cima dell'Uomo con il tracciato dell'avvicinamento e della via Normale

   
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