Cima alle Coste/Lo Scudo - Via Zilinder Weg
con uscita per la via La Luna e i Falò (sino alla cengia mediana)

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Località Oltra - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 625 Mt. circa
Dislivello totale +290 Mt. circa per l'attacco
+205 Mt. la via (290 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 45' per l'attacco
4 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h. 30' le doppie
30' il sentiero
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Sufficiente
Data di uscita 20/04/2008 Difficoltà VII/VI, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Persone esterne presenti

Alessandro, Claudia.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata e calda, solo un po' di vento nel pomeriggio ha dato fastidio. Il sentiero che conduce all'attacco è ben evidente. La roccia non è certo un gran che, ci sono parecchi tratti con massi instabili.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Su alcune lunghezze è facile scaricare sassi! Pericolo concreto di caduta sassi!

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Portare friends per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Via alpinistica che si sviluppa tra diverse vie sportive. Ad aprirla ci hanno pensato L. Reiser e H. Enthofer nel 1981. La guida di Filippi assegna ben 5 stelle a questa salita e 'probabilmente' la parte superiore merita certamente delle esaltazioni. Utilizziamo 'probabilmente' perché... ahimè non siamo stati in grado di confrontarci con quelle lunghezze. Il breve testo che accompagna la relazione dice: "La soddisfazione in questa salita sta proprio nel trovare, metro dopo metro, la naturale sequenza dei tratti deboli che permettono la progressione"... e infatti dopo qualche lunghezza di corda non siamo più stati in grado di identificare la linea di salita. Abbiamo quindi continuato per la spittata "La Luna e i Falò" sino a raggiungere la sommità dello "Scudo".
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a destra in direzione di Pietramurata. Camminare per circa 10 minuti, superando una sbarra, fino ad un colletto con dei grossi massi sulla destra. La strada ora perde quota, fare attenzione che pochi metri dopo il colletto, sulla sinistra inizia un sentiero che sale nel bosco (masso con scritto in vernice nera "C.A. COSTE"). -Era possibile giungere in questo punto parcheggiando al "lago Bagattoli" ma ormai i parcheggi liberi sono 3 o 4 e fuori da questi spazi si rischia la rimozione. E' possibile, chiedendo al gestore Diego, parcheggiare nella stazione di servizio sulla SS45 accanto allo svincolo per il lago Bagattoli.- Proseguire ora per questa traccia che s'appresta a guadagnare repentinamente quota (ometti). Ad un certo punto il sentiero costeggia un canalone oltre il quale si notano delle stupende placche appoggiate. Attraversare il canalone e risalire le facili placche (qualche ometto lungo il percorso) sino ad uscire alla base della parete dello "Scudo". Costeggiare la parete verso destra (viso a monte) sino a giungere a circa 70-100 prima dal grande diedro (Diedro Martini). L'attacco è in corrispondenza di un diedro poco marcato alla base del quale c'è incisa una "Z".


1° tiro:
salire lungo il diedro, al termine del quale si traversa verso destra sino a raggiungere un'ampia terrazza ove si sosta.
4
0 Mt., IV+, III, 1 chiodo.

2° tiro:
a destra della sosta c'è un diedro erboso oltre il quale si trova una stupenda placca lavorata. Rimontarla e seguire le rocce facili sino ad una cengia. Qui si punta ad uno strapiombo, lo si evita aggirandolo a sinistra per poi salire alcuni metri in una fessura fino alla sosta.
45 Mt., III, IV, III, IV, 2 chiodi.

3° tiro:
traversare a destra seguendo una cengetta. Giunti al di sotto di una placca rimontarla. Una volta usciti sulla cengia dovrebbe esserci una sosta su chiodi. Noi abbiamo 'perlustrato' le due cenge ma non abbiamo trovato nessuna sosta a chiodi... abbiamo quindi sostato sulla seconda cengia attrezzando una sosta su friend. La seconda cordata ha invece traversato a destra raggiungendo la sosta spittata di "La Luna e i Falò" (un'altra relazione che abbiamo trovato in rete qualche giorno dopo comunque indica giustamente questa sosta come da attrezzare e non su chiodi). 35 Mt., IV+, 1 chiodo.

4° tiro:
se avete optato per la sosta spittata non dovrete far altro che seguire gli spit obliquando, in alto, a sinistra, sino alla sosta successiva... se invece decidete di attrezzare la sosta su friend ora vi aspetta una lunghezza avventurosa ed esplorativa. Dalla sosta si sale verticalmente lungo una spaccatura poco marcata sino a quando la parete s'impenna verticale e si supera uno strapiombino (lunghezza quasi completamente sprotetta e pochissimo proteggibile nonché friabile). Qui spostarsi a destra e sostare su 2 fix alla base di una placca verticale. (La sosta corretta sarebbe su chiodi prima dello strapiombino e col tiro successivo si procederebbe verso sinistra).
40 Mt., V+, 1 chiodo, 1 fix.

5° tiro:
da qui abbiamo proseguito lungo la via "La Luna e i Falò". Rimontare la placca e giungere sotto un muretto verticale. Vincerlo con fatica e obliquare a destra raggiungendo così la sosta. Lunghezza breve ma intensa. 15 Mt., VI+ oppure VI e A0, 5 fix, 2 chiodi.

6° tiro:
salire verticalmente sin sotto ad un altro muretto verticale. Lunghezza non continua ma con passi decisamente impegnativi.
25 Mt., VII oppure VI e A0, 3 fix.

7° tiro:
proseguire ancora lungo una direttiva evidente alternando arrampicata in placca a muretti verticali molto tecnici.
30 Mt., VI, 3 fix, 1 chiodo.

8° tiro:
salire la placca nera sino a quando diviene molto verticale. Qui uscire a destra (alberello) e continuare sino alla sosta.
40 Mt., VII oppure VI e A0, 4 fix, 1 chiodo.

9° tiro:
vincere la breve placchetta. Continuare per risalti erbosi sino ad una piccola traccia di sentiero; seguirla verso sinistra sino a raggiungere una sosta attrezzata. 20 Mt., VI, III, I, 2 fix, 1 chiodo.
Discesa
La discesa avviene in corda doppia lungo la via "La Luna e i Falò". Si effettuano calate fino alla sosta n. 4; da qui anche senza conoscere la dislocazione delle successive si prosegue individuandole facilmente sino a raggiungere terra (pochi metri più a destra, viso a monte, dell'attacco).

Dal termine delle calate seguire la traccia di sentiero verso destra (viso a valle) che riporta all'attacco e da qui al parcheggio.

Note

Sconsigliata la ripetizione nel periodo estivo per l'eccessivo caldo.

Commenti

Fino a dove abbiamo percorso la via corretta non ci è sembrata un gran che. Roccia scadente, alto pericolo caduta sassi, chiodatura decisamente insufficiente e scarsa logicità dell'itinerario.

 

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A sinistra Luca sul primo, a destra sulla placca iniziale della seconda lunghezza

   
Bertoldo sulla terza lunghezza

Ale sull'impegnativo quarto tiro

   

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Luca sul quarto tiro, dalla parte degli spit però

Ale sulla quinta lunghezza

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Ale verso la sommità dello "Scudo"