Cima alle Coste/Lo Scudo - Via Dino Sottovia

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Località Oltra - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 625 Mt. circa
Dislivello totale +260 Mt. circa per l'attacco
+235 Mt. la via (395 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 40' per l'attacco
4 h. 30' la via
Ore di discesa 40' le doppie
30' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 26/11/2006 Difficoltà V+, VI, 2 passi A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti

Alfio, Fabio.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata e calda. Il sentiero che conduce all'attacco è ben evidente. La roccia è ottima sulle lunghezze di maggiore difficoltà, un po' friabile su quelle più semplici.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Sulle ultime due lunghezze molte detritiche è facile scaricare sassi. Questo può essere un grave pericolo in presenza di altre cordate, siano esse davanti o dietro di noi.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Fondamentali friends (medi e piccoli) e cordini per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La Cima alle Coste è un'imponente parete alta nel complesso circa 500 metri e divisa in due da un sistema di cenge erbose. La parte alta si presenta abbastanza articolata in diedri, fessure e grossi strapiombi ed è sorretta dalla sottostante parete de "Lo Scudo": un'enorme placconata appoggiata.
La Dino Sottovia si snoda nella parte sinistra dello Scudo ed è stata aperta dalla cordata Paris-Pegoretti-Degasperi nel 1981. Offre un'arrampicata varia lungo fessure, diedri e placche. Le lunghezze di maggiore difficoltà si presentano ben chiodate anche se, alcuni chiodi, appaiono un po' precari. Tutte le soste sono attrezzate tranne la quinta che risulta facilmente attrezzabile su pianta.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a destra in direzione di Pietramurata. Camminare per circa 10 minuti, superando una sbarra, fino ad un colletto con dei grossi massi sulla destra. La strada ora perde quota, fare attenzione che pochi metri dopo il colletto, sulla sinistra inizia un sentiero che sale nel bosco (masso con scritto in vernice nera "C.A. COSTE"). -Era possibile giungere in questo punto parcheggiando al "lago Bagattoli" ma ormai i parcheggi liberi sono 3 o 4 e fuori da questi spazi si rischia la rimozione. E' possibile, chiedendo al gestore Diego, parcheggiare nella stazione di servizio sulla SS45 accanto allo svincolo per il lago Bagattoli.- Proseguire ora per questa traccia che s'appresta a guadagnare repentinamente quota (ometti). Superare con qualche passo d'arrampicata dei salti rocciosi oltre i quali si perviene alla base della parete dello "Lo Scudo". Seguire il sentiero verso destra per circa 150 metri.
Osservando la parete, a pochi metri dal suolo si nota una specie di prua di una nave diretta verso destra, sopra la quale si trova la prima sosta. L'attacco della via è posto sulla verticale di questa "prua".

1° tiro:
il percorso non è obbligato. Si risale la rampa a sinistra della "prua" passando a lato di un alberello e piegando poi a sinistra in un canalino, usciti dal quale, si punta alla terrazza posta sopra la "prua della nave". Attenzione alla roccia molto instabile. 60 Mt., I, II.

2° tiro:
salire il muretto verticale a destra della sosta sino al suo termine, spostarsi leggermente a destra e proseguire obliquando ora a sinistra sino a raggiungere un albero dove si sosta (cordini in loco). 40 Mt., V+, V, 5 chiodi.

3° tiro:
traversare verso destra sino a raggiungere la sosta che è situata in corrispondenza di una fessura obliqua.
40 Mt., III, 2 chiodi collegati con dei cordini, 1 chiodo.

4° tiro:
tiro chiave della via. Salire la fessura che sale in obliquo verso sinistra per qualche metro, indi seguire una seconda fessurina un poco più a sinistra. Raggiunta una sosta ignorarla e superare la soprastante placca con 2 passi in artificiale (A0) sino a raggiungere un terrazzino dove si trova la sosta. 45 Mt., VI, V+, A0, 8 chiodi, 1 sosta intermedia.

5° tiro:
salire il diedro alla sinistra della sosta sino ad uscire su di una cengetta. Traversare a destra sino ad un albero secco dove si sosta (possibile sostare su piante verdi ma di dimensioni ridotte). 40 Mt., V, II, 1 chiodo.

6° tiro:
spostarsi a destra per circa 8-10 metri (non raggiungere l'evidente terrazza) indi salire la svasatura obliqua della placca sino alla sosta che è situata su di un comodo terrazzo. La roccia lungo il tiro è abbastanza delicata. 40 Mt., III, IV, 1 chiodo.

7° tiro:
salire in verticale la placca sino a raggiungere l'evidente tetto che si aggira sulla sinistra ed oltre il quale si sosta.
40 Mt., VI, V+, 4 chiodi, 1 sosta intermedia.

8° tiro:
salire qualche metro in verticale, superare il "naso" e proseguire lungo un diedro-rampa sino ad una terrazza. Qui, appena a destra del camino erboso, si trova la sosta (3 chiodi). 45 Mt., V+, IV+.

9° tiro:
salire per qualche metro il canale erboso. Uscire poi sulla placca a sinistra dello stesso e per gradoni raggiungere la sosta. Roccia delicata. 35 Mt., III, IV, 2 chiodi.

10° tiro:
proseguire per sfasciumi facendo molta attenzione alla loro instabilità sino ad uscire sulla grande cengia che taglia la parete e che segna la fine del settore "Lo Scudo". Si sosta su di una radice un poco precaria oppure su buone piante molto più a sinistra. 50 Mt., III, II.

11° tiro:
con un'ulteriore tiro di corda si traversa verso destra sino a raggiungere un boschetto. 50 Mt., II, I.

Discesa
La discesa avviene in corda doppia. Seguire la traccia di sentiero per circa 300 metri verso destra sino a raggiungere una pianta con dei cordini e una maglia rapida. Da qui si effettuano 7 calate tutte su 2 fix con catena ed anello di calata tranne la prima (cordini) e l'ultima (1 golfaro).
1a doppia: 35 Mt. sosta in placca spostandosi leggermente a destra (viso a monte). Ignorare i primi fix con cordini;
2a doppia: 40 Mt. sosta in placca sulla verticale della precedente;
3a doppia: 35 Mt. sosta sopra ad un terrazzino, sulla verticale della precedente;
4a doppia: 60 Mt. fino ad una cengia con piante. Poi si segue la cengia verso dx (viso a monte) fino alla successiva sosta. Possibilità di
                dividere la calata con una sosta posta un po' a destra;
5a doppia: 40 Mt. sosta su un terrazzino un po' più a destra (viso a monte);
6a doppia: 40 Mt. sosta su un golfaro sulla verticale della precedente;
7a doppia: 30 Mt. si raggiunge terra.
E' possibile scendere in doppia lungo altre vie sportive (come
Gli amici del sottobosco, La Luna e i Falò, Nuvole bianche, Sesto grado, etc.).
Dal termine delle calate seguire la traccia di sentiero verso destra (viso a valle) che riporta all'attacco e da qui al parcheggio.

Note

La via originaria prosegue sino alla vetta salendo l'evidente camino sulla sinistra del settore superiore. Data l'alta friabilità e le difficoltà dei successivi 150 metri, questo tratto di via è stato abbandonato.
Sconsigliata la ripetizione nel periodo estivo per l'eccessivo caldo.

Commenti vari

Un piccolo cordoglio a Luca è d'obbligo visto che al termine della fessura del quarto tiro, mentre s'apprestava ad attrezzare la sosta s'è visto volare via il suo quasi nuovo friend Camalot dello 0,5. Inutili e vane sono state le difficoltose (visto che il buio aveva preso il sopravvento) ricerche al termine delle calate.
Questa salita era da noi stata tentata circa 3 anni fa. Dopo aver vergognosamente aggirato il secondo tiro ravanando negli arbusti ci siamo calati per incapacità e inesperienza a metà del traverso del terzo tiro inaugurando così le nostre nuove mezze corde.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Luca sul secondo tiro

Bertoldo sul traverso del terzo tiro

   

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A sinistra Bertoldo e a destra Alfio impegnati su quarto tiro

   

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Luca alla partenza della settima lunghezza

Alfio, Matteo e Fabio alla sesta sosta

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Fabio all'altezza dello strapiombo del settimo tiro

La Cima alle Coste con i tracciati delle vie:
Dinosauri, Luca Franz Franceschini, Dino Sottovia,
Nuvole Bianche, Mariposa Libre, Gli Amici del Sottobosco
e Diedro Martini