Monte Castello di Gaino - Cresta Sud-ovest

Zona montuosa Prealpi Bresciane (Alto Garda) Località di partenza Agritour Castello di Gaìno
Quota partenza 362 Mt. Quota di arrivo 870 Mt. (848 l'anticima)
Dislivello totale

+86 Mt. per l'attacco
+400 Mt. circa la via (680 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 20' per l'attacco
3 h. per la via
Ore di discesa 40'
Esposizione Sud-ovest Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 12/01/2003 (agg. rel. 29/08/2023) Difficoltà III, III+
Sass Balòss presenti
Omar, Gölem.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia
Fredda giornata invernale, l’idea era di arrampicare all’asciutto al caldo sole del Garda, invece abbiamo trovato neve nella parte alta.
Roccia solida e sicura: calcare bianco solcato e molto lavorato.
Eventuali pericoli
Lo spigolo è a tratti esposto e pochissimo chiodato, anche se facile e ben proteggibile.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Agritour Castello nei pressi del parcheggio.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Materiale da roccia, è sufficiente una corda singola da 50-60 metri, 3-4 rinvii, più ovviamente cordini per le soste. Utile qualche dado e friend nella prima parte della salita.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Piacevolissima arrampicata, di difficoltà assai contenute, e con panorama mozzafiato sull'intero Lago di Garda.
Il percorso si svolge su un bellissimo calcare bianco, ed è un piacere salire le numerose placche, i caminetti, le roccette che conducono sulla cima. L'arrampicata si presta bene per i principianti perché pur essendo poco chiodata è facilmente proteggibile, visto l'abbondare di spuntoni, alberelli e clessidre, è possibile provare le manovre di corda in tutta tranquillità, allestendo soste dove più aggrada vista anche la scarsa esposizione e la via di salita non vincolante.
Lungo il percorso ci sono almeno un paio di varianti più difficili, evitabili passando a lato (destra), e comunque chiodate.
Lo spigolo da percorrere è quasi sempre al sole, quindi in estate rifornirsi abbondantemente di acqua.
Attacco, descrizione della via
Dalla statale sul lago di Garda, provenendo da Brescia, dopo Salò si incontra Toscolano Maderno. In corrispondenza del ponte sul torrente tra gli abitati di Toscolano e Maderno si svolta a sinistra in direzione Gaino, la strada sale con qualche tornante, poi entra nella frazione di Gaino, la si attraversa seguendo le indicazioni per l'Agritour Castello, la strada dopo avere abbandonato il gruppo di case (strettoia) procede verso la valle di Toscolano, poi a gomito sulla destra seguire le indicazioni per l'Agritour e la palestra di roccia, salendo una stradina stretta e ripida che costeggia l'agriturismo, e prosegue ancora un po'.
Parcheggiare in un piccolo slargo dove si vede l'indicazione del sentiero a sinistra per il monte Castello e la palestra di roccia.
Seguire il sentiero, che in 15 minuti, dopo aver attraversato il bosco e un piccolo ghiaione che scende dalla cima (sarà la via di discesa).
Si giunge ad un cartello che riassume le vie della palestra di roccia, l'attacco della via dello spigolo è in fondo alla parete, in corrispondenza di una "V" rossa sulla roccia e sotto la verticale di un alberello sulla parete.
Il primo tiro è quello un po' più delicato, ed è consigliabile farlo legati. Tutto il percorso comunque è segnato da dei bolli rossi.
Si attacca la parete passando a destra dell'albarello, poi per un visibile cordino metallico e ancora su per un muretto (spit, III+) (qui la roccia è abbastanza verticale) ancorando la prima sosta su spuntoni e clessidre (40 Mt.).
Il secondo tiro parte ancora in verticale (piccolo passaggino di IV-) e poi sale più gradatamente raggiungendo un comodo terrazzino con clessidre.
Da qui in avanti il percorso è più facile e si può procedere anche slegati.
La via prosegue tra roccette facili e placche appoggiate si arriva ad una selletta (metri 650) che è in pratica l'avancorpo della montagna. Qui si trova un grosso masso (alto almeno 8-9 Mt.) in mezzo alla via con una fessura in mezzo e un paio di chiodi. Questa è una breve variante (ad occhio di V grado) e suppongo che una volta salito il roccione ci si debba calare in doppia perché anche dietro, girandogli attorno, è verticale.
Sul roccione della variante si nota una "D" che indica a destra la via di discesa che passa a destra sul ghiaione.
Il roccione è evitabile aggirandolo a destra nelle sterpaglie, si sale ancora per dei camini molto ben appigliati (II).
Si passa da un altra paretina con chiodo su cui si c'è un'altra variante più difficile (V-VI ?), si aggira anche questa a destra raggiungendo in breve l'anticima, da cui si vede la cresta che orizzontalmente si congiunge con la cima (croce).
L'ultimo tratto di cresta tra cima ed anticima è esposto sulla sinistra ma comunque molto facile, e in breve si arriva sulla vetta (866 Mt., 2 h. 30', noi vista la neve abbondante sulla cresta ci siamo fermati all’anticima).
Discesa
La via termina in corrispondenza dell'anticima. Proseguire inizialmente in piano e poi abbassarsi in direzione di un intaglio. Qui è possibile scendere verso destra nel bosco mediante un percorso non obbligato fino a raggiungere il sentiero CAI; oppure proseguire fino a raggiungere la vetta vera e propria, da dov'è possibile scendere lungo il versante Nord (qualche breve tratto attrezzato con fune) fino a una sella dove si trova un bivio (palina). Prendere la traccia a destra che passa in uno stretto corridoio tra la parete e uno sperone roccioso e seguirla sino a rientrare all’auto.

Commenti vari
Forse la prima via di roccia salita in autonomia dai Sass Balòss.
Altre ripetizioni
La via è stata salita il 5 dicembre 2010 da Bertoldo e Alessandro.
   
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Sullo spigolo nel tratto sopra la prima variante Ghiaccio e neve iniziano ad essere consistenti
   
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Sull'anticima in vista della vetta