Descrizione generale
Itinerario aperto il primo ottobre 1933 da Giovanni Gandin con il Conte Ugo di Vallepiana. Tra le super-classiche della grignetta offre roccia ottima e difficoltà
contenute avendo, come passaggio chiave, un tratto di IV+ sulla seconda lunghezza. La via è ben protetta con dei recentissimi fittoni
resinati (almeno 2 per tiro) e tutte le soste sono attrezzate con catena e anello
per la calata.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio dei Piani Resinelli seguire le indicazioni per
il rifugio Porta. All'inizio vi è un tratto di ripida
salita su strada asfaltata, poi, senza arrivare al rifugio, dove
la strada piega a destra (vi è anche una sbarra) proseguire
dritto per sentiero. Salire lungo il sentiero fino ad incontrare
una palina del C.A.I. Prendere il sentiero di sinistra (n. 8)
denominato "Direttissima".
Questo sentiero (in parte attrezzato con catene e scalette)
taglia il versante meridionale della Grigna.
Oltrepassare il gruppo del Fungo (che resta sulla sinistra,
verso valle) ed il canalone Angelina (o di Val Tesa) che sale
alla Guglia Angelina. Seguire le indicazioni per la Piramide
Casati.
Proseguire seguendo i saliscendi del sentiero per 30' circa. Ad un certo punto il sentiero risalirà qualche
metro un canalone. Qui si incontreranno due sassi: uno con tre bolli rossi uno sopra l'altro; l'altro con disegnata
una "R" ed una freccia verso sinistra.
Da qui proseguire
per circa 8-10 metri nel canalone fino a che è possibile
risalire sulla destra per facili rocce puntando ad una selleta.
In prossimità della stessa è
posto l'attacco della via (visibile sullo spigolo la sosta).
1° tiro:
salire per due metri per semplici rocce e poi risalire
la fessura verticale. Al termine della fessura piegare
leggermente a sinistra e poi per rocce più semplici a
destra. La sosta è su un terrazzino molto comodo. 35
Mt., III, III+, 2 fittoni.
2° tiro:
salire verticalmente per alcuni metri fino ad imboccare
sulla sinistra una placca molto verticale che si affronta
direttamente. Passaggio centrale della placa abbastanza delicato.
Rimontare poi lo spigolo salendo alcuni metri fino alla sosta.
30 Mt., III+, IV+, 3 fittoni.
3° tiro:
salire verticalmente fino ad incontrare un fittone resinato. Successivamente traversare a sinistra ed entrare
in un camino. Seguirlo e, qualche metro prima
del suo termine, salire sulla destra
(un passo in leggero strapiombo) fino ad uscire alla sosta.
40 Mt., III, IV, 2 fittoni.
4° tiro:
oltrepassare sulla destra il grosso masso dove è posta
la sosta e salire in verticale per qualche metro.
Poi piegare verso destra seguendo i canali/diedri.
40 Mt., III, IV, 3 fittoni.
5° tiro:
salire per qualche metro in dulfer (non
obbligatoria) la fessura verticale
(IV, passaggio stupendo) per poi proseguire su rocce più
semplici fino alla sosta. 20 Mt., IV, III, 2 fittoni.
6° tiro:
seguire la cresta fino alla vetta. E' possibile
evitare il passaggio nel camino traversando qualche metro a
sinistra dello stesso e risalire le facili rocce (più facili ma
più esposte!). 40 Mt., I, II, nessuna protezione, possibile in conserva.
Discesa:
Dalla vetta seguire i bolli rossi e gli ometti che conducono ad una sosta
attrezzata per la calata. Effettuando una doppia di 30 Mt., oppure scendendo per facili roccette (II), si raggiunge un
canalone ghiaioso tramite il quale ci si abbassa fino a raggiungere il sentiero n. 10. Lo si segue verso sinistra (viso a valle) transitando dal Colle Garibaldi e, giunti ad un bivio, scendere a sinistra (n. 8). In pochi minuti
si è di nuovo nel canalone sotto all'attacco della via. Percorrendo a ritroso il sentiero utilizzato per l'avvicinamento si ritorna al parcheggio. |