Descrizione
generale
La Canali è sicuramente una delle cime più belle di tutte le Dolomiti. Da qualsiasi versante la si osservi si rimarrà attratti dalla sua bellezza. Il versante ovest è quello più frequentato dagli scalatori per via della facilità d'accesso.
Hermann Buhl in compagnia di Herweg Erwing, nella fresca
mattinata del 9 settembre del 1950, salì i primi centro metri della
via Simon-Wiessner (aperta nel 1927) e piegò a sinistra agganciando una fessura (che a tratti diviene camino) che
sale tutto il pilastro (oggi denominato Pilastro Buhl). Ne uscì una via magnifica, a detta di alcuni, la più straordinaria via su roccia di Buhl, che ancora oggi a più di 50 anni di distanza è in grado di attirare arrampicatori da tutta Europa.
Attacco, descrizione della via
Da Fiera Di Primiero seguire le indicazioni per la Val Canali fino a giungere al ristorante Cant del Gal. Parcheggiare poco oltre negli ampi posteggi circostanti (a pagamento) ed imboccare il sentiero n. 709 che conduce, senza possibilità di errore, al rifugio Pradidali (presente un breve tratto attrezzato). Poco prima di giungere al rifugio si resterà colpiti da tre vette:
sulla destra l'imponente Cima Canali, sulla sinistra il Campanile
Pradidali e, alle spalle del rifugio, la Cima Pradidali.
Dal rifugio risalire il ghiaione puntando alla cengia posta alla base della parete ovest della Cima Canali sulla quale sono ben evidenti tracce di passaggio. La cengia s'interrompe nei pressi di un camino verticale dove è posto l'attacco della
via Simon-Wiessner.
1° tiro:
salire obliquando a destra in direzione di un diedro-fessura
nel quale è situata la prima sosta (2 chiodi+1 clessidra+cordone+maglia rapida). 35 Mt., III, IV, 1 chiodo.
2° tiro:
proseguire seguendo ora una fessura che presenta un passo strapiombante
(1 chiodo alto e nascosto) oltre il quale si entra nel camino e si sosta nel suo fondo (1 chiodo+1 masso incastrato+cordoni). Possibile, subito dopo il passo strapiombante, uscire a destra
e raggiungere un'altra sosta (1 chiodo+grosse clessidre). 30 Mt., IV+, V-, 3 chiodi.
3° tiro:
seguire il camino, con bella spaccata, sino a giungere ad un terrazzino dove si sosta (2 chiodi+cordone+maglia rapida).
30 Mt., IV, IV-, 2 chiodi.
4° tiro:
salire per roccette in obliquo a sinistra e poi per un diedrino sino a giungere alla base della parete giallastra dove si sosta (2 chiodi+1 clessidra+cordoni+maglia rapida) su comoda terrazza. 25 Mt., III+.
5° tiro:
tiro chiave della via con alcuni passi strapiombanti. Alzarsi circa 4-5 metri sulla placca gialla a destra per poi traversare a destra
un paio di metri e superare uno strapiombino. Si aggancia una fessura/diedro che si segue
fino ad una nicchia giallastra dove è situata la sosta (3 chiodi, la nuova sosta è appena a destra 2 chiodi+1 clessidra+cordoni+maglia rapida).
45 Mt., V+
sostenuto, V-, 8 chiodi.
6° tiro:
passo iniziale in strapiombo sopra la nicchia della vecchia sosta (chiodo), poi proseguire lungo la fessura, superare un secondo strapiombo ed entrare nel camino fino alla sosta (3 clessidre+cordone sul lato destro). 30 Mt., V, IV+,
3 chiodi.
7° tiro:
ancora nel camino e, dopo un passo strapiombante, si sosta (2 chiodi+1 masso incastrato+cordoni+maglia rapida) su esposto pulpito.
25 Mt., IV, V-, 1 chiodo, 1 clessidra con cordino.
8° tiro:
seguire sempre la direttiva della fessura/camino. Sotto un tettino si esce a destra
e poi si obliqua a sinistra fino a riportarsi nel camino dove si sosta (2 clessidre+cordoni+maglia rapida). 30 Mt., IV+, IV-, III.
9° tiro:
sempre nel camino, superando una difficile strozzatura, fino ad una grossa nicchia a destra della quale si sosta (3 clessidre+cordone+maglia rapida). E' possibile, nel caso si trovi il camino molto bagnato, passare sulla parete sinistra e rientrare poco prima della nicchia. 40 Mt., IV, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone, 1 masso incastrato con cordone.
10° tiro:
si esce a destra della nicchia e si riprende il camino che si
segue arrampicando in spaccata fino alla sosta (1 chiodo+1 grosso masso con cordone, accanto nuova sosta 2 chiodi+1 clessidra+cordoni+maglia rapida). 45 Mt., IV, 1 chiodo .
11° tiro:
si procede sempre nel camino che alla fine piega a sinistra e diviene canale. Risalirlo facilmente fino ad una cengetta dove si sosta (2 clessidre+cordone+maglia rapida). Pochi metri sopra la sosta si trova la scritta rossa "discesa".
55 Mt., IV, II, 1 sosta intermedia (2 clessidre+cordini).
Discesa
Esistono due possibilità di discesa: A - seguendo la lunga e contorta via Normale; B - in corda doppia sulla via.
A - E' abbastanza complicata e bisogna prestare moltissima attenzione per non perdersi (cosa che a noi è capitata).
Inizialmente è necessario salire fin quasi in vetta (40' dal
termine via, passi di III, poi II e I), per poi iniziare la discesa vera e propria seguendo la via Normale.
E' opportuno percorrere i primi 100 Mt. circa con due lunghezze
di corda o in conserva data l'elevata esposizione e alcuni
passaggi delicati. Detto questo dalla S11 aggirare il pilastro sulla destra (freccia+scritta rossa sbiadita "discesa") ed iniziare a traversare
seguendo i bolli rossi e gli ometti per circa 40 Mt. Poi si
inizia a guadagnare quota sino a raggiungere una piccola
forcella poco sotto la vetta. Da qui è possibile salire, per rocce
semplici ed articolate, la paretina di sinistra per raggiungere la
vetta e successivamente ridiscendere a questa forcella. Seguire gli ometti ed i bolli percorrendo inizialmente un tratto molto esposto di cresta prima di iniziare a scendere.
Si piega a destra (viso a valle, attenzione alla clessidra con
cordone che invita a calarsi sulla sinistra) e si scende fino ad
uno spallone dal quale, con 3 calate da 30 Mt., si raggiunge la forcella che divide la Cima Canali dalla Figlia della Canali. Da qui scendere stando sulla sinistra
del canale (viso a valle, ometti e bolli) sino a raggiungere il ghiaione che in breve riporta al rifugio Pradidali
(altre 2 doppie da 25 Mt.).
In tutti gli ancoraggi per le doppie "giuste" c'è un anello di
calata.
AGGIORNAMENTO 2018: ci hanno segnalato che la via Normale è stata
completamente riattrezzata (dall'inizio alla fine) con una serie di circa quindici calate su
fittoni resinati (in alcuni casi anche con catena+moschettone a leva).
Sono posizionate tutte a circa 30 Mt. l'una dall'altra e sono
evidenziate da un bollo rosso.
Quindi adesso, già subito dopo il tratto in cresta, si possono
effettuare le prime doppie.
B - Nel 2012 le guide alpine locali hanno sistemato tutte le soste della via per un'eventuale discesa in corda doppia. Noi consigliamo di accorparne alcune come segue compiendo, in questo modo, quasi tutte calate da 50 metri:
1a. calata:
dalla S11 si scende nel canalino per circa 20 Mt. fino alle 2 clessidre con cordini;
2a. calata: dalle 2 clessidre alla S9;
3a. calata: dalla S9 alla S7;
4a. calata:
dalla S7 alla S5;
5a. calata: dalla S5 alla S4;
6a. calata:
dalla S4 in verticale, fuori via, per 50 Mt. fino all'evidente ancoraggio successivo (3 clessidre+cordone+maglia rapida);
7a. calata: 45 Mt., fino alla cengia di attacco della via Buhl.
Da qui si rientra velocemente al rifugio seguendo a ritroso il sentiero percorso durante l'avvicinamento.
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