Zuccone dei Campelli - Fessura Comici

Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Località Ceresola - Valtorta (BG)
Quota partenza

1340 Mt.

Quota di arrivo 2161 Mt.
Dislivello totale

+439 Mt. circa dal parcheggio al rif. Lecco
+262 Mt. circa dal rifugio all'attacco
+120 Mt. la via (140 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Strada che conduce al rifugio Lecco
Ore di salita 1 h. dal parcheggio al rifugio
30' dal rifugio all'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 2 h. dalla vetta al parcheggio
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 28/05/2006 Difficoltà III+, IV-
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Ciano, Domenico, Giacomo, Luca.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Bella giornata con cielo molto limpido, nel pomeriggio qualche nuvola. Durante tutta l'arrampicata c'è stato un forte vento.
I sentieri che si percorrono sia in salita che in discesa sono generalmente evidenti. Il canale può essere innevato fino stagione inoltrata.
La roccia in via è nel complesso buona.

Eventuali pericoli

Soliti d'arrampicata in ambiente. Attenzione ad alcune terrazze detritiche dalle quali è facile smuovere sassi.

Presenza di acqua

Al parcheggio prima di partire e poi al rifugio Lecco.

Punti di appoggio
Rifugio Lecco (1779 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale dotazione alpinistica. Friend, nut e cordini sono indispensabili (nel 2008 tutta la via è stata riattrezzata con fittoni resinati ed attualmente sono sufficienti solo 8/10 coppie).

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Lo Zuccone dei Campelli è formato da alcuni pilastri molto verticali che chiudono la testata del vallone dei Camosci. Possiamo distinguerli in Pilastro Settentrionale, Centrale e Meridionale. La Fessura Comici corre sul Settentrionale ed è stata aperta, in occasione della visita di Emilio Comici in Grigna, il 28 maggio 1933 dallo stesso Emilio Comici in compagnia di Riccardo Cassin, Mario dell'Oro (Boga), Mary Varale e Mario Spreafico (Umett). Una cordata formidabile che qui ha lasciato una linea di salita perfetta, seppure mai troppo impegnativa.
Dal momento che le vie sull'adiacente Zucco di Pesciola sono state tutte riattrezzate e protette a fittoni resinati ci aspettavamo di trovare simili protezioni anche qui, ma con nostra grande sorpresa abbiamo trovato la chiodatura originale, in taluni casi oseremmo dire pure precaria. Nel 2008 però questo presentimento si è materializzato: la via è stata completamente riattrezzata a fittoni resinati sia sui tiri che alle soste (tutte su 2 fittoni+catena+anelli di calata).
Riportiamo qualche passo scritto da Riccardo Cassin in occasione dell'apertura della via:
(dal libro "Capocordata" di Riccardo Cassin - CDA Vivalda Editori):
"[...] Comici ha espresso il desiderio di conoscere anche questa grande costiera di tipo dolomitico che massiccia si impone tra la Valsassina e la Valtorta. L'occasione è offerta dall'inaugurazione del Rifugio Cazzaniga sopra i Piani d'Artavaggio [...] una volta che ci si trova dinanzi alla bastionata è per noi un piacere additare a Comici la parete inviolata. Numerosa è la brigata: oltre a Comici ci sono la Varale, Boga, e Mario Spreafico. Per questo ci si divide in due cordate. [...] Realizzata la via, che battezziamo "Fessura Comici", se ne divide fraternamente l'onore. [...]".
Attacco, descrizione della via

Dal parcheggio alla base degli impianti di risalita di Ceresola di Valtorta ci si incammina, inizialmente su asfalto, in direzione del rifugio Lecco. Arrivati al rifugio si risale il vallone dei Camosci seguendo il largo sentiero (pista da sci) che lo percorre sulla sua sinistra. Quando la strada fa un tornante verso sinistra (appena oltre la stazione a monte della seggiovia) si prosegue dritti mediante un piccolo sentiero in direzione della ferrata Mario Minonzio che sale in vetta allo Zuccone Campelli. Guardando la parete ovest dello Zuccone si notano senza difficoltà due grossi camini paralleli molto evidenti. A sinistra di essi vi è una piccola fessura; si tratta appunto della Fessura Comici.
Abbandonare il sentiero per la ferrata e portarsi per tracce alla base di questa fessura dove, un chiodo cementato arancione con anello, segna l'attacco della via (dopo la richiodatura è comparsa anche la scritta "comici" ed 1 fittone resinato).

1° tiro:
con un passo in leggero strapiombo immettersi nella fessura. Risalirla inizialmente in spaccata e poi sul lato destro sino ad un piccolo strapiombo. Lo si aggira a sinistra per raggiungere il soprastante pulpito ove è posizionata la sosta (2 vecchi chiodi distanti tra loro).
40 Mt., IV-, 1 clessidra, 5 chiodi.

2° tiro:
salire inizialmente le rocce di destra (chiodo) per poi spostarsi un poco a sinistra puntando ad un altro chiodo. Salire quindi verticalmente e vincere l'ultimo tratto verticale della fessura (chiodo) giungendo su comodo terrazzino. A destra, nel camino/fessura, si trova la sosta (1 anellone cementato+1 spit). 20 Mt., IV-, III+, I, 3 chiodi.

3° tiro:
seguire la fessura che a tratti si presenta quasi camino. Dopo circa 30 metri si giunge su un evidente terrazzo sulla destra. Qui si sosta (2 chiodi+1 clessidra). Attenzione ai terrazzini detritici dai quali si possono smuovere sassi. 30 Mt., IV-, III, 2/3 chiodi.

4° tiro:
riprendere la fessura (quasi diedro) che termina in corrispondenza di una larga cengia. Qui spostarsi verso sinistra sino alla sosta (1 chiodo cementato con anello identico a quello dell'attacco). 20 Mt., IV-, I, 1 chiodo.
Con la richiodatura della via è stata abbandonata la fessura/diedro a favore del muretto sulla sua sinistra (fittoni visibili). Si arriva direttamente alla sosta. Difficoltà simili.

5° tiro:
spostarsi leggermente a sinistra e salire il diedrino, poco marcato, sino a raggiungere un chiodo con anello dove la roccia diventa leggermente strapiombante. Salire decisi oppure uscire a destra (ottimi appigli). Proseguire ora più facilmente fino al termine delle difficoltà dove si attrezza una sosta (adesso ce ne sono 2 a fittoni+catena+anelli calata). 30 Mt., IV-, III+, II, 3 chiodi, 1 clessidra.
Questo tiro può essere evitato traversando a sinistra sulla cengia fino alla ferrata Minozio che si segue fino in vetta.
Appena a destra della sosta sale la variante Mozzanica (VI+, chiodo abbastanza visibile dalla sosta. Rifittonata anch'essa nel 2008).

Dal termine della via spostarsi su cengia fino a raggiungere l'evidente ferrata che conduce facilmente ad una selletta. Seguendo il sentiero verso sinistra si sale in pochi secondi alla croce di vetta (oppure a destra si inizia subito la discesa).
Discesa
Dalla vetta seguire l'evidente sentiero, tornando brevemente sui propri passi, e poi giù fino un intaglio attrezzato con catene. Superarlo e seguire la successiva cresta erbosa. Ignorare un primo canalone stretto e ripido (Canale S.E.M.) che si trova sulla destra per imboccare il successivo, sempre abbastanza ripido ma un po' più largo (Canalone dei Camosci). Si scende rapidamente in direzione del rifugio Lecco ed in breve si raggiunge il ghiaione alla base della parete. Seguire ora, a ritroso, gli stessi sentieri percorsi durante l'avvicinamento.
Dalla vetta e' anche possibile, ma non molto consigliato, scendere seguendo la ferrata Mario Minonzio.

Note

Nel settembre 2008 le Guide della Valsassina hanno provveduto a sistemare la chiodatura della via che ora risulta completamente protetta con fittoni resinati. Tutte le soste adesso sono su 2 fittoni+catena+anelli di calata.

Commenti vari

Nel 1933 gli apritori valutarono questa via di IV- ma a nostro giudizio si gli può tranquillamente attribuire una difficoltà pari a un IV+.

Altre ripetizioni
Luca, Enrico C., Alessandro C., Barbara G. e Diego F. l'8 settembre 2018.
Sia la salita del 2006 che quella del 2018 sono state effettuate durante i corsi di roccia dei rispettivi anni della Scuola d'Alpinismo Valle Seriana.
   

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I preparativi all'attacco della via

Ciano, Domenico e Luca alla terza sosta

   

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I sei climbers in vetta allo Zuccone Campelli

I 2 C...i del gruppo

   

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La parete Ovest dello Zuccone Campelli con i tracciati delle vie: Fessura Comici e Mauri/Castagna