Campanile Basso - Spigolo Fox

Zona montuosa Dolomiti di Brenta Località di partenza Rif. Vallesinella - Madonna di Campiglio (TN)
Quota partenza 1513 Mt. Quota di arrivo 2883 Mt.
Dislivello totale +662 Mt. dal parcheggio al rif. Brentei
+445 Mt. dal rifugio all'attacco
+263 Mt. la via (320 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 317, 318, 305 (Sent. delle Bocchette)
Ore di salita 2 h. dal parcheggio al rif. Brentei
1 h. 30' dal rifugio all'attacco
3 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h. le doppie
2 h. 15' il sentiero fino al rif. Vallesinella
Esposizione Sud-est (Sud i primi tiri sulla via Normale) Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 16/07/2010 Difficoltà VI/V+, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

I sentieri che si percorrono sono ben segnalati ed evidenti. Il "Sentiero delle Bocchette" in alcuni tratti è attrezzato con cavi metallici di sicurezza e 2 scalette. All'inizio della salita eravamo circondati da grossi nuvoloni ma dopo qualche lunghezza di corda il meteo è migliorato notevolmente e dalla vetta potevamo godere di uno stupendo panorama sull'imponente anfiteatro delle Dolomiti di Brenta.
La roccia lungo la via è ottima, in corrispondenza della parete Pooli i passaggi sono un po' unti.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente. In alcuni tratti del "Sentiero delle Bocchette" la roccia molto levigata risulta scivolosa se bagnata.
Presenza di acqua

E' possibile trovare acqua nei pressi del parcheggio di Vallesinella, ai rifugi Casinei (1850 Mt.), Brentei (2175 Mt.) e Pedrotti (2491 Mt.). Sul sentiero 318, poco prima del rifugio Brentei, un cartello indica una sorgente.
Sul Sentiero delle Bocchette vi è la sorgente "Catullo Detassis".

Punti di appoggio
Rifugio Vallesinella (1513 Mt.), rifugio Casinei (1850 Mt.), rifugio Brentei (2175 Mt.) e rifugio Pedrotti (2491 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito materiale da arrampicata. Utili i friend per integrare le protezioni anche se la via è ben chiodata.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Descrivere questa linea di salita non è cosa affatto semplice: verticalità, esposizione ed eleganza sono solo alcuni degli aggettivi che le si possono attribuire.
La via è stata salita da Pino Fox, Luigi Golser, Rizieri Costazza e Alessandro Disertori il 7 agosto del 1937. E' un itinerario che non parte dalla base del Campanile, quindi per ripeterlo bisogna percorrere le prime lunghezze della Normale.
L4 ed L5 da noi descritte sono le lunghezze generalmente usate durante le ripetizioni. La via originale sale più a sinistra in prossimità dello spigolo.
Attacco, descrizione della via
Da Madonna di Campiglio (TN) seguire le indicazioni per Vallesinella dove vi è anche l'omonimo rifugio (1513 Mt.). Qui parcheggiare (3 euro). Imboccare il sentiero n. 317 che in circa 40 minuti conduce al rifugio Casinei (1850 Mt.). Dal rifugio prendere il sentiero n. 318 che dopo aver guadagnato repentinamente quota si porta nella Val Brenta e sale più dolcemente verso il rifugio Brentei (2175 Mt.) dal quale si seguono le indicazioni per la Bocca di Brenta. Oltrepassare la successiva cappella commemorativa e proseguire in direzione della Bocchetta di Brenta salendo su di una morena e poi su facili roccette (tratti attrezzati) fino al nevaio. Qui si piega a sinistra dove attacca il sentiero n. 305 denominato "Sentiero delle Bocchette". Si sale una scala e al termine della stessa si cammina su cengia attrezzata verso sinistra fino a quando il sentiero giunge alla Bocchetta del Campanile Basso. Qui si abbandona il sentiero delle Bocchette calando per qualche metro giù a sinistra, poi si risalgono le rocce gradonate cercando i passaggi più facili fino un ripiano detritico dove si trova la prima sosta attrezzata (2 fittoni con catena ed anellone di calata) della via Normale.

1° tiro - "Via Normale":
per rocce gradinate portarsi alla base di un camino/fessura obliquo verso destra che si segue fino ad un comodo terrazzo alla base dell'impressionante e gialla parete Pooli, dove si sosta (2 soste cementate con catena ed anello di calata).
55 Mt., III+, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (3 chiodi+cordini).

2° tiro:
salire in verticale la parete raggiungendo una piccola cornice tramite la quale si traversa per circa 5 metri verso destra raggiungendo un ballatoio posto sullo spigolo tra le pareti Sud ed Est dove si sosta (2 chiodi un po' nascosti). 30 Mt., IV+, IV, 5 chiodi.

3° tiro - "Spigolo Fox":
salire a destra della sosta, raggiunta una cengia abbandonare la via Normale e continuare lungo il filo dello spigolo, piegando progressivamente verso destra, sino a raggiungere la sosta (2 chiodi+fettucce). 50 Mt., III, IV, 1 sosta di calata.

4° tiro:
continuare puntando al camino giallastro situato sulla destra. Sosta alla sua base (3 chiodi+cordini+maglia rapida).
25 Mt., IV, IV+, 1 sosta intermedia (2 chiodi).

5° tiro:
salire il camino giallastro ("Camino Scotoni") sino ad uscire sullo Stradone Provinciale dove si sosta sfruttando l'ancoraggio delle calate.
30 Mt., IV, IV+, 2 chiodi.

6° tiro:
spostarsi a sinistra in prossimità dello spigolo poi salire in verticale sino alla sosta (5 chiodi+clessidra) in corrispondenza di una piccola nicchia gialla. 30 Mt., V+, VI oppure A0, V+, 8 chiodi, 1 sosta intermedia (3 chiodi).

7° tiro:
superare lo strapiombino a destra della sosta e poi obliquare a destra in direzione di un diedro inclinato che si segue sino al suo termine. Sostare (3 chiodi+fettuccia bianca) alla base di una placchetta. 50 Mt., V, IV+, 7/8 chiodi.

8° tiro:
salire la placca sopra la sosta. Superare uno strapiombino indi obliquare a sinistra raggiungendo una placca nera. Superare un altro strapiombino e mediante un diedro raggiungere la sommità del campanile. Sosta su di un masso addossato alla parete (1 chiodo +cordoni). La sosta è in comune con la via Preuss. 50 Mt., IV+, V, III+, 3 chiodi (2 dei quali vicini).
Discesa
Avviene quasi interamente in corda doppia seguendo vagamente la linea della via Normale. Tutti gli ancoraggi sono su 2 fittoni+catena+anelloni di calata. Dalla vetta spostarsi verso nord-ovest in direzione del Val di Brenta.
1a. calata: 55 Mt. fino al "Terrazzino del Re del Belgio" (eventuale sosta intermedia dopo 30 Mt.);
2a. calata: 55 Mt. fino allo "Stradone Provinciale" (eventuali 2 soste intermedie dopo 20 e poi 15 Mt.).
Percorrere interamente lo "Stradone Provinciale" verso sinistra (viso a monte) fino al successivo ancoraggio (la S5 della salita, quella dopo il Camino Scotoni).
3a. calata: 40 Mt. fino un terrazzino sotto un tettino;
4a. calata: 40 Mt. fino alla cengia.
Percorrere la cengia verso sinistra (viso a monte) per 10-15 metri fino alla sosta attrezzata posta sopra la parete Pooli.
5a. calata: 40 metri (alcuni metri nel vuoto) fino a raggiungere la base della parete Pooli. Qui vi sono due anelli di calata.
6a. calata: 40 metri all'ampio terrazzo dove attacca la via Normale.
7a. calata (evitabile): 30 metri fino al canale detritico poco sotto la bocchetta del Campanile Basso.
Ripercorrere a ritroso il "Sentiero delle Bocchette" e poi seguire il sentiero 318 che scende verso il rifugio Brentei e successivamente al parcheggio accanto al rifugio Vallesinella.

Commenti vari

Il quarto e quinto tiro originali restano più a sinistra verso lo spigolo anziché percorrere il Camino Scotoni, sembra però che la roccia non sia un gran che...

Note

Dal libro "Il Campanile Basso - Storia di una montagna" di Marino Stenico e Gino Callin:
Il 7 agosto del 1937 è un'altra data storica per il Campanile Basso. Entra in scena infatti un forte alpinista roveretano: Pino Fox.
Si trova al Rifugio Pedrotti con alcuni valenti alpinisti trentini: Rizieri Costazza, Alessandro Disertori e Luigi Golser. Decidono assieme di salire il Campanile Basso lungo l'inviolato spigolo sud-est.
Fox non si apprestava certo per la prima volta al bel campanile. Aveva percorso e ripercorso molte vie di salita, dalla "normale", alla "Fehrmann", alla "Preuss".
Già, poiché il "Basso" egli dice "era il sogno di tutti gli alpinisti di allora". Con Bruno Detassis aveva parlato più volte di quello spigolo: la loro conclusione era stata una sola: "Una salita di eccezionale bellezza".
E Fox aveva tutte le carte in regola per tentarla.
Alla base del campanile ci fu qualcuno che cominciò a nicchiare, evidentemente non troppo convinto dell'idea di avventurarsi su quell'affilato spigolo. Fox però mise subito fine alla discussione con un tono che non ammetteva replica: "Si va e basta!".
Nessuno più fiatò e i quattro, Fox in testa, iniziarono l'arrampicata superando i duecento metri di salita con nove chiodi.
Il principale protagonista riservò all'impresa un commento quanto mai lapidario: "Difficili soprattutto i primi quaranta metri, ma poi la parete diventa sempre più accessibile pur richiedendo una certa capacità di equilibrio..."-
L'ascensione comunque è valutata di quinto grado superiore. Il giudizio espresso da Fox mette in luce la modestia di questo alpinista le cui capacità sono evidenziate da un brillante curriculum in cui fanno spicco ascensioni come la Punta Iolanda con Friederichsen e Cottafari, la parete sud-est della Cima d'Ambiez con Marino Stenico, un'arrampicata di 10 ore definita "eccezionale per eleganza ed arditezza" da Castiglioni, la Cima Rocchetta nelle Alpi di Ledro, ancora con Stenico. una salita con le rocce a strapiombo sul lago di Garda che Fox ritenne "la più difficile della sua vita".

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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A sinistra Luca e a destra Bertoldo sul sulla sesta lunghezza, la più bella della via
   
Alla fine del diedro del settimo tiro
In vetta al Campanile Basso
   
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La parete est del Campanile Basso con i tracciati delle vie: Spigolo Fox, Preuss e parte della Normale