Descrizione
generale
Era il 28 luglio del 1911, quando, Paul Preuss, arrivato alla base di quella spettacolare parete est del Campanile Basso, lasciò sua sorella in compagnia del suo amico Paul Relly e salì per la vergine parete est. Non si accontentò di salirla. Arrivato in vetta scese per la stessa via prima di accompagnare sorella ed amico in cima al Campanile Basso per la via Normale. La storia disse che mentre lui era assente i due, in attesa sullo stradone provinciale, si fidanzarono in quanto si scambiarono un bacio.
Tre giorni dopo Preuss fece la prima ripetizione della via Fehrmann raggiungendo
la vetta del Campanile Basso mediante il suo nuovo itinerario.
Al giorno d'oggi è una classica delle dolomiti, le difficoltà
sono continue e si aggirano intorno al IV°+, V°-.
Attacco, descrizione della via
Da Madonna di Campiglio (TN) seguire le indicazioni per Vallesinella
dove vi è anche l'omonimo rifugio (1513 Mt.). Qui parcheggiare (3 euro). Imboccare il sentiero n. 317 che in circa 40 minuti conduce al rifugio Casinei (1850 Mt.). Dal rifugio prendere il sentiero n. 318 che dopo aver guadagnato repentinamente quota si porta nella Val Brenta e sale più dolcemente verso il rifugio Brentei (2175 Mt.) dal quale si seguono le indicazioni per la Bocca di Brenta. Oltrepassare la successiva cappella commemorativa e proseguire in direzione della Bocchetta di Brenta salendo su di una morena e poi su facili roccette (tratti attrezzati) fino al nevaio. Qui si piega a sinistra dove attacca il sentiero n. 305 denominato "Sentiero delle Bocchette". Si sale una scala e al termine della stessa si cammina su cengia attrezzata verso sinistra fino a quando il sentiero giunge alla Bocchetta del Campanile Basso. Qui si abbandona il sentiero
delle Bocchette calando per qualche metro giù a sinistra, poi si risalgono le rocce gradonate cercando i passaggi più facili fino un ripiano detritico dove si trova la prima sosta attrezzata (2 fittoni con catena ed anellone di calata) della via Normale.
1° tiro - "Via Normale":
per rocce gradinate portarsi alla base di un camino/fessura obliquo verso destra che si segue fino ad un comodo terrazzo alla base dell'impressionante e gialla parete Pooli, dove si sosta (2 soste cementate con catena ed anello di calata).
55 Mt., III+, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (3 chiodi +cordini).
2° tiro:
salire in verticale la parete raggiungendo una piccola cornice tramite la quale si traversa per circa 5 metri verso destra raggiungendo un ballatoio posto sullo spigolo tra le pareti Sud ed Est dove si sosta (2 chiodi un po' nascosti da collegare). 30 Mt., IV+, IV, 5 chiodi.
3° tiro:
aggirare lo spigolo a destra e poi salire
in verticale fino ad una comoda cengia. Percorrerla verso destra per almeno una decina di metri (ometto)
fino alla sosta attrezzata. 40 Mt., III+, III-.
4° tiro:
salire obliquamente verso destra, senza percorso obbligato, superando facili saltini di roccia e cenge sovrapposte, arrivando a doppiare il versante Est, e giungendo a quello Nord, si sosta su un’ampia cengia. 40 Mt., II, passi di III.
5° tiro:
salire dritto la parete sovrastante (III) per 25 metri fino alla base di due camini divergenti (i famosi camini a “Y”), dove si sosta.
25 Mt., III,
2 chiodi.
6° tiro:
salire il camino di sinistra (IV, 1 chiodo piuttosto in alto) fino al suo termine dove vi è una sosta attrezzata con due grossi anelli per la calata. 25 Mt., IV, III+, 2 chiodi.
7° tiro:
proseguire ora verso sinistra salendo in diagonale per rocce facili fino a raggiungere dopo altri 20-25 metri una grande cengia detritica, lo "Stradone Provinciale".
Pochi metri a sinistra si trova una sosta con anelli per la calata
in doppia. Circa 10 Mt. a destra di questa, nel centro della parete
est, si trova uno speroncino con alla base una piccola clessidra. Questo è l'attacco della via Preuss. 25 Mt., III.
8° tiro - "Via Preuss":
salire verticalmente puntando ad un tettino giallastro sul quale si
nota un chiodo con cordino penzolante (a destra) ed un altro cordino
(a sinistra). Per salire individuare una fessura circa nel centro
della parete (2 chiodi); in corrispondenza del secondo chiodo (poco
sotto il tetto) traversare 3 metri a sinistra con passaggio povero
di appigli (V-) e raggiungere la sosta (3 chiodi più cordini).
35 Mt., IV+,
V-, 3 chiodi.
A questo punto siamo stati costretti a calarci per via del brutto tempo. La nebbia si è fatta più fitta e il rischio di pioggia sembrava concretizzarsi da un momento all'altro.
A detta della relazione in nostro possesso le difficoltà sono concentrate nel primo tiro
e nell'inizio del secondo. Per giungere in vetta mancano altri due/tre tiri.
Il secondo tiro attacca con un lieve passaggio in strapiombo (V-,
chiodo visibile dalla sosta). Poi la via si sposta un po' a destra
e le difficoltà calano leggermente (IV+) fino in vetta.
Consulta la relazione completa redatta dopo la salita del 21 agosto 2011.
Discesa
Avviene quasi interamente in corda doppia seguendo vagamente la linea della via Normale. Tutti gli ancoraggi sono su 2 fittoni+catena+anelloni di calata. Dalla vetta spostarsi verso nord-ovest in direzione del Val di Brenta.
1a. calata: 55 Mt. fino al "Terrazzino del Re del Belgio" (eventuale sosta intermedia dopo 30 Mt.);
2a. calata: 55 Mt. fino allo "Stradone Provinciale" (eventuali 2 soste intermedie dopo 20 e poi 15 Mt.).
Percorrere
interamente lo "Stradone Provinciale" verso sinistra (viso a monte) fino al successivo
ancoraggio.
3a. calata: 40 Mt. fino un terrazzino sotto un tettino;
4a. calata: 40 Mt. fino alla cengia.
Percorrere la cengia
verso sinistra (viso a monte) per 10-15 metri fino alla sosta
attrezzata posta sopra la parete Pooli.
5a. calata: 40 metri (alcuni metri nel vuoto) fino a raggiungere la base della parete Pooli. Qui vi sono due anelli di calata.
6a. calata: 40 metri all'ampio terrazzo dove attacca la via Normale.
7a. calata (evitabile): 30 metri fino al canale detritico poco sotto la bocchetta del Campanile Basso.
Ripercorrere a ritroso il "Sentiero delle Bocchette" e poi seguire il sentiero 318 che scende verso il rifugio Brentei
e successivamente al parcheggio accanto al rifugio Vallesinella. |