Contreforts Sud de la Grande Sagne - Via Soleil Trompeur

Zona montuosa Alpi Cozie - Massif des Ecrins Località di partenza Ailefroide (Francia)
Quota partenza 2170 Mt. circa Quota di arrivo

2800 Mt. circa fine via

Dislivello totale +150 Mt. circa per l'attacco
+480 Mt. circa la via
(510 lo sviluppo + 200 di raccordo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 50' per l'attacco
6 h. 30' la via
Ore di discesa 2h. 30' le doppie
30' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 12/06/2009 Difficoltà 6a/V+, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Claudia, Luigi.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata inizialmente nuvolosa ma che è andata via via migliorando. Il sentiero che conduce all'attacco è privo di difficoltà (se non si trova neve nella parte terminale del canale) e abbastanza evidente. La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente, comunque la via è attrezzata molto bene. Prestare attenzione alla possibile presenza di neve nella parte alta del canale che conduce all'attacco.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Inutili friend e dadi.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione Generale
Via aperta da Yves Ghesquiers, Eric Baron, Jean Michel Cambon nel 2002 e completamente attrezzata a spit (soste comprese) la salita è interrotta a metà parete da una grande terrazza detritica che occorre risalire per circa 200 metri.
Attacco, Descrizione della via
Da Briançon imboccare la strada che scende verso Gap e seguire le indicazioni per Ailefroide. Superare l'abitato di Ailefroide e proseguire seguendo le indicazioni per il Glacier Noir (Ghiacciaio Nero) e il Glacier Blanc (Ghiacciaio Bianco). Parcheggiare al termine della strada (presente un bar/rifugio/albergo).
Imboccare il sentiero che sale verso il Glacier Noir sino ad un bivio. Qui prendere a sinistra in direzione della morena del Ghiacciaio Nero. Il sentiero dopo aver guadagnato quota risale una vaga cresta. Proseguire appena oltre la sagoma del Contreforts sud de la Grande Sagne, quindi abbandonare il sentiero scendendo leggermente verso destra puntando al profondo canalone che risale in direzione della montagna. Al termine del canalone si trova una placca verticale, al centro della quale uno spit vi darà la certezza d'aver trovato l'attacco corretto.

1° tiro:
salire a destra dell'attacco lungo dei risalti rocciosi sino a raggiungere la sosta. 25 Mt., IV.

2° tiro:
continuare lungo la placca che ora diviene più verticale sino alla sosta che risulta essere un po' scomoda. 30 Mt., V.

3° tiro:
salire ancora verticalmente sino alla sosta successiva. 30 Mt., V.

4° tiro:
dalla sosta salire obliquamente a sinistra su rocce facili sino ad una placca verticale incisa da una fessura. Risalirla fino alla soprastante terrazza. La sosta si trova sul bordo sinistro della terrazza. 25 Mt., 6a oppure V e A0.

Qui occorre mettere le scarpe, riporre la corda e seguire una traccia di sentiero che sale verso la parete sovrastante per circa 200 metri. Raggiunta la parete si trova una sosta spittata (al tempo del nostro passaggio c'era anche un cordone viola). Su questa parete ci sono diverse vie. La "Soleil Trompeur" è la prima che s'incontra. Comunque non si può sbagliare in quanto la lunghezza successiva risale un'evidente diedro.

5° tiro:
salire per qualche metro sopra la sosta spostandosi leggermente a destra per entrare nell'evidente diedro. Salirlo sino al suo termine oltre il quale si sosta. Tiro molto atletico ma decisamente entusiasmante. 25 Mt., V+.

6° tiro:
salire ancora in verticale, dapprima per terreno più semplice, poi per rocce verticali (un poco sulla destra) sino alla sosta.
30 Mt., IV+, V+.

7° tiro:
ancora in verticale sino alla sosta. 30 Mt., V.

8° tiro:
ancora in verticale lungo i punti di maggior abbattimento della parete. 30 Mt., V.

9° tiro:
proseguire verticalmente sino alla sosta che si trova poco prima del filo dello spigolo. 35 Mt., V.

10° tiro:
raggiungere il filo dello spigolo e continuare su terreno nettamente più semplice sino ad una selletta dove si attrezza una sosta.
50 Mt., IV+, II.

11° tiro:
superare la selletta e abbassarsi lungo un pendio erboso verso destra (debole traccia) sino ad incontrare sulla sinistra una sosta a spit (poco visibile). 30 Mt., II.

12° tiro:
salire la bella placca lavorata, tendendo a destra verso la fine per raggiungere la sosta. 40 Mt., V+, V.

13° tiro:
traversare a destra sino a raggiungere la base di uno strapiombo. Lo si supera sulla sinistra e poi si continua verso destra fino alla sosta.
45 Mt., V, 4 passi di A0.

14° tiro:
continuare per terreno abbastanza semplice fino ad un muretto verticale di 2 metri. Lo si supera atleticamente e poi si continua senza difficoltà sino al fino dello spigolo dove occorre attrezzare una sosta (presente 1 solo spit). 35 Mt., IV, V.

15° tiro:
lungo il filo di cresta per circa 50 Mt. (sosta da attrezzare). III.
Discesa
Dal termine della via occorre abbassarsi per qualche metro sino a raggiungere la sosta attrezzata.
Effettuare delle calate in verticale sino a raggiungere un intaglio (le numerose soste presenti consentono di concatenare delle calate). Qui durante la manovra di calata occorrerà tendere verso destra (viso a monte) sino a raggiungere una sosta. Con altre due calate si raggiunge la terrazza erbosa dalla quale una traccia di sentiero (in parte già percorsa durante l'avvicinamento) conduce al termine della placca dei primi 4 tiri.
Raggiungere la S4 dalla quale, con 3 calate in verticale (soste attrezzate tra le due vie presenti), si raggiunge l'attacco della via.
Da qui percorrendo a ritroso il sentiero d'avvicinamento si rientra al parcheggio.

Note
Dalla selletta della 10a. sosta, anziché scendere e continuare lungo il percorso originale è possibile proseguire lungo il filo dello spigolo utilizzando una vecchia via non attrezzata con difficoltà di III, IV.
   
Una delle tante marmotte nei pressi del parcheggio
Ultimi metri del canalone d'attacco ancora invaso dalla neve
   
La placca verticale del secondo tiro
Luca sulla quarta lunghezza
   

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Il caratteristico diedro del quinto tiro

Claudia sulla settima lunghezza

   

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Luigi sul traverso del tredicesimo tiro

 Claudia sulla cresta finale

   

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 Il Glacier Noir con la Barre des Ecrins e la Dôme des Ecrins

 Luca e Claudia a fine via

   

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Bertoldo e Luigi nuovamente a terra dopo la lunga giornata

Il tracciato della via

   

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