Descrizione Generale
Via aperta nel 1990 da Catherine e Jean-Michel Cambon che sale il versante sud/est della parete del Palavar (parete che domina la distesa erbosa del camping di Ailefroide). La via si snoda principalmente lungo placche che risultano ben protette a spit. La discesa si svolge in corda doppia e per tornare all'attacco è necessario percorrere un tratto attrezzato con corde fisse.
Attacco, Descrizione della via
Da Briançon imboccare la strada che scende verso Gap e seguire le indicazioni per Ailefroide. Parcheggiare lungo la strada che s'appresta ad entrare nel vallone di Sélé da dove parte il sentiero del Sélé. Dopo circa 150 Mt. s'incontra un enorme masso da dove, sulla destra, si stacca un'esile traccia che sale in direzione della parete. Il sentiero conduce in prossimità di un evidente spigolo (Via Palavar
les Flots - Max 5b). Sulla destra sono visibili delle placche che presentano diverse vie spittate. La via "La
vie devant soi" si trova all'estrema destra della parete.
1 ° tiro:
salire la placca verticale spostandosi un po' a sinistra. Poi
obliquare a destra per terreno semplice giungendo in prossimità di
una parete verticale. Qui è possibile salire al centro della parete
(strapiombante - difficoltà di 6b) oppure salire lungo delle spaccature sulla destra sino alla sosta. 40 Mt., V°-, V°+, 7 spit.
2° tiro:
in verticale sopra la sosta spostandosi poi leggermente a destra.
Salire la placca traversando gli ultimi metri a destra per
raggiungere la sosta.
50 Mt., V°, V°+, 8/9 spit.
3° tiro:
lunghezza di raccordo decisamente facile. Traversare verso destra sino alla sosta posizionata in corrispondenza di alcuni pini.
25 Mt., IV°, 4 spit.
4° tiro:
continuare a traversare verso destra inizialmente in placca e
poi per sfasciumi sino alla sosta. 35 Mt., V°, III°, 5 spit.
5° tiro:
salire la bella placca lavorata sino alla sua sommità dove si trova la sosta. 50 Mt., V°+, 6a, 10 spit.
6° tiro:
salire la placca a sinistra della sosta puntando all'unica spaccatura presente nella fascia strapiombante. Vincerla e quindi sostare.
35 Mt., IV°, V°+, 6 spit.
7° tiro:
proseguire verticalmente lungo la placca cercando di identificare i punti più deboli. 50 Mt., 6a+, 9/10 spit.
8° tiro:
salire ancora lungo la placca sfruttando un'esile fessurina sino a raggiungere la sosta in prossimità di un albero. 40 Mt., 6a, V°+, 8 spit.
9° tiro:
salire lungo la placca piegando leggermente a destra sino alla sosta. 35 Mt., V°+, 6a, 7 spit.
10° tiro:
continuare ancora lungo la placca piegando a destra sino alla sosta posta in prossimità di un grande albero. 40 Mt., 6a, 8 spit.
A questo punto, causa maltempo, ci siamo calati. I tiri successivi sono tratti da un'altra relazione e non riportano gli spit presenti.
11° tiro:
salire la placca a destra della sosta. Non salire la fessura obliqua di sinistra. V°+.
12°-13° tiro:
salire
la placca obliquando verso sinistra per due lunghezze di corda raccordandosi così alla via che sale lungo lo spigolo, da dove si trova una sosta attrezzata per la calata. 6b, 6b+/6a,
A0.
Discesa
Dal termine della via effettuare le seguenti calate in corda doppia:
1a.: 50 Mt., scendere obliquando a sinistra - sosta scomoda.
2a.: 50 Mt., inizialmente scendere in verticale poi spostarsi a sinistra in direzione di un grosso albero - sosta scomoda.
3a.: 40 Mt., scendere verticalmente sino ad una grossa pianta.
4a.: 55 Mt., scendere verticalmente lungo la placca.
5a.: 30 Mt., scendere sino al terrazzo.
6a.: 55 Mt., scendere sino ad una terrazza erbosa.
Seguire il sentierino che scende ripido sino a delle corde fisse. Percorrere questi ultimi metri arrivando nei pressi dell'attacco. Da qui percorrere a ritroso il sentiero dell'avvicinamento.
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