Zona montuosa |
Dolomiti del
Brenta |
Località
di partenza |
Loc. Vallesinella - Madonna di Campiglio (TN) |
Quota
partenza |
1513 Mt. |
Quota
di arrivo |
2522 Mt.
1° giorno
2648 Mt. 2° giorno |
Dislivello
totale |
+1040 Mt.
il 1° giorno
+100 Mt. con saliscendi il 2° giorno |
Data di
uscita |
Ottobre 2001 |
Ore di
salita |
3 h. 30' il 1°
giorno
5 h. 30' il 2° giorno |
Ore di
discesa |
30' |
Sentieri utilizzati |
n. 317b, 318, 303 (Orsi),
317 |
Giudizio sull'escursione |
Molto bella |
Sass Balòss
presenti |
Omar, Gölem |
Difficoltà |
EE |
Condizioni
climatiche e dei sentieri |
Pioggia
durante il primo giorno; bellissimo tempo il giorno successivo,
anche se molto freddo, con ghiaccio nelle prime ore della mattina.
Sentieri ben segnalati e sicuri. |
Eventuali pericoli |
Nessuno. |
Presenza di acqua |
Lungo
il percorso si trova acqua ad ogni rifugio. Nel vallone che risale
alla bocca di Brenta, si trova una sorgente nella roccia all’attacco
del sentiero delle Bocchette, ma è difficile da raggiungere
e da individuare se no si segue un pezzo del sentiero delle Bocchette. |
Punti di appoggio |
Si
incontrano, nell’ordine i seguenti rifugi: Casinei, Brentei,
Pedrotti-Tosa, Tuckett, e ancora il Casinei. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
In
primavera è facile trovare neve dura nei valloni, sia in
salita che in discesa. Utili per cui i ramponi, in ogni caso. |
Caratteristiche dell'escursione |
Camminata in un ambiente splendido, specialmente dal Pedrotti
alla Bocchetta del Tucket. Si attraversano gli ambienti più
vari: dal bosco di conifere al ghiaione ripido e sassoso, dalla
cengia esposta al sentiero zigzagante tra i mughi. Servono 2 giorni
per l’intero percorso in modo di godere pienamente di quello
che il Brenta ha da offrire.
Descrizione Percorso
Dal ristorante-rifugio di Vallesinella si entra in un
bel bosco di abeti, si attraversa un ponticello in legno e si
inizia a salire nel bel bosco luminoso, a tratti anche ripidamente,
fino ad incontrare il rifugio Casinei (davvero ottima la sua cucina).
Da qui si seguono a destra le indicazioni per il rifugio Brentei,
si continua nel bosco rado, si sale fino ad uscire dallo stesso
per trovarsi su un sentiero comodo in saliscendi attraversando
un bel ambiente tipicamente dolomitico. Si passa seguendo il sentiero
in una caratteristica grotta, poi proseguendo oltre si giunge
dopo dei bei punti con mughi al rifugio Brentei. Da qui la visuale
si fa ampia sulla bellissima Val Brenta alta. Dal rifugio si continua
verso la testata della valle su tratti poco ripidi, inizialmente
erbosi e poi sassosi, sulla nostra sinistra le pareti sublimi,
spesso avvolte dalla nebbia, dei campanili: il Campanile Alto
e la Guglia, ossia il celebre Campanil Basso. Si raggiunge il
fondo della conca al termine della vallata. Da qui si inizia a
risalire superando un piccolo nevaio e poi rimontando dei facili
gradoni rocciosi con l’aiuto di un cavo metallico utile
soprattutto in caso di ghiaccio. Oltre i risalti rocciosi si continua
in ripida salita su neve e poi ghiaione scivoloso, giungendo in
breve alla Bocca di Brenta (2552 Mt.) da cui si scende in pochi
minuti fino al rifugio Pedrotti-Tosa (2491 Mt.). Il giorno seguente
si perde un po' quota scendendo a sinistra (indicazioni per Sentiero
Orsi) su un comodo sentierino che punta ad un rifugio poco più
in basso del Pedrotti. Si prosegue poi in mezzacosta su sentiero
comodo aggirando vari costoni rocciosi. Dopo un tratto più
impegnativo in discesa, agevolato da un cordino (inutile), si
prosegue agevolmente attraversando vari nevaietti (utili i ramponi
con neve dura) e transitando su delle bellissime e strette cenge
anche abbastanza esposte, fino alla base di un evidente canale
alla cui sommità si trova la Bocca del Tuckett. Si risale
il vallone all’inizio sulla destra. Giunti poi
alla Bocca (da qui si dipartono sui due versanti le celebri ferrate
delle Bocchette e Benini) si scende lungo la Vedretta sottostante
(oramai molto ridotta in spessore e superficie) coperta di sassi
molto scivolosi. La si discende rimando prima al centro e poi
a destra fino ad arrivare sulla morena laterale e poi dopo un
tratto di comodo sentiero al rif. Tuckett. Da qui, su sentiero
contorto e misto, dapprima su pascoli, poi fra larici e conifere,
poi lungo un bosco umido fino al rifugio Casinei. Da qui lungo
il sentiero 317b si ripercorre a ritroso il sentiero fatto il
giorno prima.
Discesa
Una volta ridiscesi fino al rif. Casinei, allungando la discesa
di soli 30 minuti, è possibile passare dalla Cascate Alte
di Vallesinella: dal Casinei seguire le indicazioni ad est per
le Cascate Alte, un sentiero porta nel bosco, e a un bivio una
segnalazione rimanda nuovamente ad ovest, raggiungendo le cascate.
Si tratta di cascate carsiche, l’acqua, molto abbondante,
esce da più punti direttamente dalla roccia, compiendo
più salti su rocce e muschi, il sentiero con numerosi ponti
passa sulle cascate che si congiungono, e ne ridiscende il corso.
E’ un piacere (ed è anche molto rinfrescante) osservarle
percorrendo il sentiero, che in breve riconduce al parcheggio
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Note |
Evitate
questo giro in estate, l’affollamento è garantito,
almeno fino al rif. Pedrotti. Preferite la primavera o l’autunno
inoltrato, sarà più facile anche trovare da dormire
al Pedrotti, da ottobre in genere i rifugi sono chiusi, esistono
comunque negli stessi dei locali invernali. |
Commenti vari |
Prenotate
i rifugi perché spesso non c’è posto. Secondo
il Losio, il Brenta è il più bel gruppo montuoso in
Italia… forse non ha torto... |
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Al
rifugio Pedrotti |
Bocca
di Brenta dal rifugio Pedrotti |
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Campanili
nella nebbia |
Cascate
alte Vallesinella |
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Dal
rifugio Tuckett verso Cima Sella e la Bocca di Tuckett |
Dopo
il Brentei verso la Bocca di Brenta |
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