Vallone di Bourchet/Parete dei Corvi - Sperone dei Corvi

Zona montuosa Alpi Cozie Località di partenza Roreto di Roure (TO)
Quota partenza 854 Mt. circa Quota di arrivo 1165 Mt.
Dislivello totale +86 Mt. per l'attacco
+225 Mt. la via (310 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 30' per l'attacco
4 h. 50' la via
Ore di discesa

30'

Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 16/05/2010 Difficoltà 6a+/5c, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Ale, Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata decisamente bella anche se un po' ventosa. Per raggiungere l'attacco si segue un'evidente strada sterrata mentre il sentiero di discesa presenta tratti con catene e alcuni gradini in ferro. La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
Lungo l'avvicinamento sulla sinistra c'è una piccola fontana al livello del fiume (presente un'indicazione in legno su di un albero).
Punti di appoggio
L'unico punto di appoggio risulta essere l'abitato di Roreto.
Materiale necessario oltre al tradizionale
La via è attrezzata con fix e qualche vecchio chiodo. Tutte le soste sono attrezzate.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La strada sterrata che sale alla frazione abbandonata di Bourchet è costeggiata, alla sua destra, da diversi speroni rocciosi dove sono stati aperti numerosi itinerari.
Lo Sperone dei Corvi è stato salito da Fiorenzo Michelin e G. Rossetto nell'agosto del 1996 anche se la parte bassa appartiene in realtà a G. Nobili, A. Bianco, S. Bessone (che la salirono nel 1994). L'itinerario si snoda lungo un evidente spigolo.
Attacco, descrizione della via
Da Pinerolo seguire le indicazioni per la strada statale n. 23 che risale la Val Chisone in direzione di Sestriere. 6 Km. dopo Perosa Argentina si transita per Roure e la successiva frazione Roreto. Verso la fine dell'abitato sulla sinistra c'è una stretta viuzza tra le case con indicazione scritta sul muro "per Bourchet". Superare il ponte che scavalca il fiume Chisone e parcheggiare poco dopo sulla destra.
Imboccare la strada sterrata che risale dolcemente il vallone costeggiando tutte le pareti. Dopo circa un quarto d'ora si raggiungere un settore di monotiri con liscissime placche appoggiate (qui si trova l'attacco della via Voci di Primavera). Poco oltre, sulla struttura successiva, si trova la via dello Spigolo Grigio (evidente scritta alla base) e la via Stella Nascente. Proseguire ancora fino ad oltrepassare dei tetti che quasi sovrastano la strada. Questa è la parete dei Corvi. Subito dopo c'è un grande masso a lato della strada. Alla sua destra si può notare la scritta piuttosto sbiadita "Corvi".

1° tiro:
salire per placchetta, poi superare un piccolo strapiombino e continuare lungo un vago diedro sino ad uscire sulla destra in corrispondenza dell'evidente sosta (2 fix). 30 Mt., 5b, 7 fix, 2 chiodi.

2° tiro:
superare la spaccatura in leggero strapiombo che sovrasta la sosta. Spostarsi poi leggermente a sinistra e continuare lungo una placca che conduce ad una terrazza erbosa dove si trova la sosta (cordoni su albero). 25 Mt., 5a, 5b, 4 fix, 1 chiodo.

3° tiro:
continuare lungo il diedro inclinato che segue l'andamento dello spigolo sino ad uscire su di un comodo terrazzino dove si sosta (2 fix).
40 Mt., 5c, 9 fix, 1 chiodo.

4° tiro:
rimontare le rocce soprastanti che conducono alla liscia placca. Superarla e proseguire per terreno semplice fino alla sosta (1 fix+1 chiodo). 20 Mt., 5b, 5c, 5 fix.

5° tiro:
superare un muretto verticale e poi continuare per evidenti lame percorrendo una specie di "S" sino ad un terrazzino erboso dove si sosta (pianta). 40 Mt., 5a, 5 fix, 1 chiodo.

6° tiro:

mediante delle fessure raggiungere la placca verticale. Dopo un passo iniziale ostico, una bella fessura permette di raggiungere facilmente la sosta (2 fix). Forse il tiro più bello della via. 40 Mt., 5b, 5c, 8 fix.

7° tiro:
salire sfruttando i punti più deboli fino alla base della placca gialla posta sotto al tetto dove si sosta(2 fix). 20 Mt., 5a, 3 fix.

8° tiro:
lunghezza chiave della salita. Superare la placca gialla ed il successivo muretto strapiombante; traversare a destra verso lo spigolo e proseguire per rocce più semplici fino alla grossa terrazza dove si sosta (1 fix+1 chiodo). 30 Mt., 6a+ oppure 5c e A0, 5b, 9 fix.

9° tiro:
camminare per una decina di metri fino alla parete successiva. Salire fino a quando è chiusa da un tetto, qui uscire a destra e continuare per terreno più semplice sino alla sosta (2 fix). 35 Mt., 5b, 4 fix, 1 chiodo.

10° tiro:
seguire il filo dello sperone tendendo poi a sinistra, con una spaccata immettersi in un diedrino oltre il quale hanno termine le difficoltà.
30 Mt., 4c, 5b, 4 fix.
Discesa
E' possibile scendere in doppia dalla via con calate di 50 Mt.
Noi abbiamo seguito il sentiero attrezzato. Dal termine della via traversare verso destra (viso a monte) lungo una debole traccia che lentamente si abbassa (presente qualche bollo e qualche freccia azzurra) sino a raccordarsi con un sentiero più marcato e molto più segnalato che scende sino alla strada sterrata percorsa durante l'avvicinamento (il sentiero si raccorda in corrispondenza del settore Monotiri). Sono presenti diversi punti attrezzati con catene e alcuni pioli metallici.

Note
In linea di massima nell'intero vallone è possibile arrampicare tutto l'anno ad eccezione dei mesi invernali perché le pareti restano sempre in ombra.
   

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Claudia e Matteo sulla prima lunghezza

Il diedro inclinato del terzo tiro

   

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Ale sulla breve placchetta del quarto tiro

Claudia sulla quinta lunghezza

   

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Matteo sulle lame del quinto tiro

Ale sullo strapiombo del tiro chiave

   

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Luca sugli ultimi metri della decima lunghezza

Tracciato della via Sperone dei Corvi