Giornata soleggiata ma un po' freschina. I sentieri che si percorrono sono ben segnalati, solo l'ultimo tratto che raggiunge la vetta del Monte Cornetto richiede un po' d'intuizione in quanto il percorso non è mai obbligato. La ferrata Giulio Segata è al momento chiusa anche se le funi, pur essendo vetuste, non versano in cattivo stato.
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Descrizione
generale
Uno dei concatenamenti più famoso di tutto il Trentino che normalmente viene ripetuto senza includere la ferrata Giulio Segata e che raggiunge tre vette: Il Monte Cornetto (2180 Mt.), il Doss d'Abramo (2140 Mt. - presente il libro di vetta) e la Cima Verde (2102 Mt.).
Si tratta di una traversata di ampio respiro e molto remunerativa per l'escursionista. Se si decide di percorrere la ferrata, come abbiamo fatto noi, si aggiungerà alla gita del peperoncino. Nonostante il dislivello e lo sviluppo siano contenuti la ferrata è molto impegnativa e faticosa.
L'itinerario è stato realizzato dal Gruppo Amici della Montagna di Sopramonte nel 1979 ma venne ultimato solo nel 1982 e ricorda Giulio Segata, zio di due ragazzi del gruppo scomparso prematuramente di polmonite in seguito ad un'impresa sportiva sciistica.
Annetta Stenico nel libro "Le vie attrezzate del Trentino" scrive: "Il percorso, seppur breve, è molto difficile e faticoso, richiede esperienza alpinistica, forza di braccia, totale assenza di vertigini e fermezza di piede".
Le leggenda vuole che sulla vetta del Doss d'Abramo ci fosse un grande anello di ferro al quale, durante il Diluvio Universale, Noè avrebbe legato la sua Arca. Michelangelo Mariani nel 1673 scrisse: "Hor questa seconda sommità, o Horto di Abramo (dove non si può salir senza pericolo di precipitìo) poggia così alto, che se non trapasse le nubi, come il Monte Olimpo, sembra che vi confini".
Descrizione del percorso
Da Trento imboccare la strada che sale in direzione di Madonna di Campiglio e prima dell'imbocco del Bus de Vela svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Monte Bondone (strada statale 85).
Superare la frazione di Vason (impianti sciistici) e continuare sino a raggiungere il Pian delle Viòte, una distesa di pascoli che durante l'inverno viene trasformata in una grande pista per lo sci da fondo. Qui svoltare a sinistra lungo la strada statale 25. Superare il ristorante Capanna Viote (parcheggi a pagamento) e posteggiare poco oltre sulla destra in corrispondenza di un grande spiazzo sterrato con alberi.
Da qui sono ben visibili le tre cime dove corre la traversata. A sinistra c'è la Cima Verde, al centro il roccioso Doss d'Abramo e più a destra il Monte Cornetto.
Dal parcheggio imboccare la strada sterrata (superare una sbarra) per abbandonarla poco dopo per imboccare il sentiero n. 607 che punta direttamente alla vetta del Monte Cornetto percorrendo la Costa dei Cavai, dalla quale si può godere di un'incredibile vista sul dolomitico gruppo di Brenta e sulla Valle del Sarca.
Raggiunto il bivio con il sentiero n. 636 continuare (indicazioni) lungo la traccia che sale in vetta al Cornetto passando tra i resti di vecchie postazioni austriache di guerra e superando qualche facile passo d'arrampicata (I).
Dalla vetta ridiscendere al bivio e imboccare in sentiero n. 636. In breve si raggiunge la sella tra il Doss d'Abramo e il Monte Cornetto dove sulla destra, si stacca un sentiero (non segnalato dalla palina) che conduce sul versante sud-est del Doss d'Abramo e quindi all'attacco della ferrata Giulio Segata.
Descrizione della ferrata
Salire all'interno del camino uscendo poi in parete mediante un foro. Superare la sovrastante paretina con pochi appigli e guadagnare una cengia orizzontale. Traversare verso destra sino ad una deviazione. Qui traversando ancora è possibile abbandonare la ferrata, proseguendo invece in verticale la ferrata supererà una paretina zigzagando. Raggiunta la grotta, le difficoltà calano leggermente. Salire lungo il camino sino ad uscire sulla sommità del Doss d'Abramo. Da qui è ben visibile la croce di vetta che si raggiunge per comodo sentiero. Durante la salita alla vetta prestare attenzione al canale attrezzato (funi nuove) che s'incontra sulla destra e che servirà come via di discesa.
Salita a Cima Verde e discesa
Dalla vetta del Doss d'Abramo ripercorrere l'ultimo tratto di sentiero sino ad un canale sulla sinistra (faccia a valle - nuove funi metalliche) che consente di perdere quota. Raggiunto un sentiero pianeggiante (n. 638A) percorrerlo sino a raggiungere la sella (2080 Mt.). Continuare lungo il sentiero n. 636 (palina CAI - il sentiero proviene dal Monte Cornetto ed evita la vetta del Doss d'Abramo) e raggiungere facilmente la vetta di Cima Verde.
Da qui abbassarsi e perdere quota senza difficoltà alcuna, dapprima lungo prati e in seguito nel bosco. Raggiunta l'ampia distesa delle Viote si è subito al parcheggio. |