Pietra di Bismantova/Settore Est - Via Oppio

Zona montuosa Appennino Tosco-Emiliano - Gruppo Alpe di Succiso Località di partenza Castelnovo Ne' Monti (RE)
Quota partenza 881 Mt. Quota di arrivo 1047 Mt.
Dislivello totale +36 Mt. circa per l'attacco
+130 Mt. la via (135 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 697, 697bis, 699
Ore di salita 15' per l'attacco
2 h. 30' la via
Ore di discesa 30'
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 26/12/2006 Difficoltà IV+, V
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

La giornata è stata ottima. Nel cielo non è mai comparsa neppure una nuvola e questo ci ha permesso di arrampicare a mezze maniche per tutta la giornata. Il sentiero che conduce all'attacco è abbastanza evidente, in ottimo stato e segnalato. La roccia è generalmente ottima.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
Sul lato sinistro dell'Eremo c'è un rubinetto e poche decine di metri più a sinistra, all'inizio del sentiero n. 697, c'è una fontanella (al nostro passaggio però quasi senza acqua).
Punti di appoggio
Foresteria San Benedetto (poco prima di giungere al Piazzale Dante), rifugio Della Pietra (lungo la strada che sale all'Eremo).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Nonostante la via sia protetta con fittoni resinati e le soste siano tutte attrezzate, può essere utile avere con se qualche friend.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La Pietra di Bismantova è sicuramente la struttura rocciosa più importante di tutta l'Emilia Romagna ed è frequentata, durante tutto l'anno, da numerosi alpinisti e arrampicatori sportivi.
La prima via venne tracciata da Carlo Voltolini che, nel 1922, salì in solitaria la via Degli Svizzeri. Il nome lo si deve probabilmente al fatto che, normalmente, Voltolini arrampicava con un compagno di origini svizzere. Oggi su questa via vige un divieto d'arrampicata nei giorni festivi e prefestivi (imposto dal sindaco di Castelnovo Ne' Monti) per il pericolo di caduta sassi sul piazzale dell'Eremo.
La via Oppio fu la seconda a comparire sulla Pietra il 7 aprile 1940 ad opera del famoso alpinista Nino Oppio con Leopoldo Guidi e Aldo Farioli i quali, per superare il liscio camino strapiombante della seconda lunghezza, ricorsero al lancio della corda attorno all'albero (una tecnica più che accettabile tenendo in considerazione la scarsa qualità della roccia arenaria durante la prima salita). La prima ripetizione della via fu dei due alpinisti reggiani Armando Corradini e Olinto "Nino" Pincelli che salirono completamente in libera ma, per dimostrare la veridicità dell'impresa, i due furono costretti a mostrare alcuni chiodi di Oppio recuperati durante la salita. Pochi giorni dopo questi due forti alpinisti torneranno su queste pareti per firmare una loro "prima" salendo il lineare diedro sopra l'Eremo. Nasce così la terza via della Pietra: la Pincelli/Corradini.
Oggi la via Oppio è un itinerario molto ripetuto anche per la recente e completa richiodatura con fittoni resinati.
Attacco, descrizione della via
Da Castelnovo Ne' Monti seguire le indicazioni per la Pietra di Bismantova e parcheggiare nel piazzale Dante (fine della strada).
Salire la scalinata che conduce all'Eremo al termine della quale si prosegue su strada asfaltata sino a quando sulla destra si stacca il sentiero n. 699 (indicazioni per la ferrata degli alpini). Passare sotto l'Eremo e risalire sino al cospetto della parete che si costeggia sino ad oltrepassare il "Pilone Giallo" entrando così in quello che è il settore "Est". Qui il sentiero è pianeggiante. L'attacco è posto sotto la direttiva di un profondo camino verticale a metà del quale è riconoscibile la
grossa quercia protagonista della salita di Oppio.

1° tiro:
salire la placchetta iniziale puntando all'evidente camino giallastro che si risale sino a raggiungere la sosta (2 fittoni).
50 Mt., IV, IV+, 8 fittoni.

2° tiro:
tiro chiave. I primi metri, un po' lisciati dalle ripetizioni, risultano essere i più impegnativi. Dalla sosta ci si alza nel camino spostandosi subito sulla parete sinistra, oltrepassare la grande quercia e proseguire lungo il camino sino a raggiungere la sosta (2 fittoni).
20 Mt., V, IV+, 5 fittoni.

3° tiro:
sempre lungo il camino sino a raggiungere la sosta (anellone cementato) posto sotto una strozzatura del camino.
30 Mt., IV+, IV, 5 fittoni, 1 chiodo.

4° tiro:
vincere la strozzatura e proseguire sino ad uscire sulla pianoro sommitale. La sosta è da attrezzare su pianta.
35 Mt., IV+, IV, V-, 4 fittoni, 1 chiodo.
Discesa
Dalla sommità è possibile scendere seguendo il comodo sentiero (n. 697bis e 697) che passa sul versante sud-ovest della Pietra, oppure effettuando delle calate in doppia lungo una delle numerose vie presenti sulla pietra.

Note
La Pietra di Bismantova è un luogo di proprietà privata e buona parte è di proprietà dell'Eremo. Anche se nessuno ha mai vietato l'accesso alla parete è indispensabile tenere un comportamento di rispetto anche in considerazione del fatto che si è vicini ad un luogo religioso.
Non è nostra abitudine fare pubblicità ad esercizi alberghieri ma dopo l'eccellente ospitalità e disponibilità dimostrata non possiamo fare a meno di consigliarvi, qualora decidiate di fermarvi a Bismantova qualche giorno, di appoggiarvi all'Azienda Agrituristica "Campo del Pillo" di Bragazzi Fabrizio (Via Casolare n. 3 42035 Castelnovo Ne' Monti - Tel 338/1751083 - campodelpillo@libero.it).
Commenti vari

La pietra di Bismantova venne sicuramente salita da Dante. Il poeta la cita nella Divina Commedia nel canto IV mentre descrive la salita al Monte del Purgatorio:

«Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,
montasi su in Bismantova e ’n Cacume
con esso i piè; ma qui convien ch’om voli;
dico con l'ale snelle e con le piume
del gran disio, di retro a quel condotto
che speranza mi dava e facea lume»
"Si può salire a San Leo e scendere a Noli,
ci si può arrampicare sulla Pietra di Bismantova e sul Monte Cacume
con i propri piedi; ma qui è necessario volare;
intendo con le ali veloci e con le penne
del gran desiderio (purificarsi), dietro quel condottiero
che mi dava speranza e m'illuminava"

Artisti contemporanei citano la Pietra di Bismantova nelle loro canzoni. "Dopo il Lungo Inverno", l'ultimo album dei Modena City Ramblers contiene una canzone intitolata "La Pietra di Bismantova".

«Dolce il silenzio sopra la pieve
cammino nel prato fra i bucaneve
e primavera arriverà
con una collana di rose
promessa d'estate gemma d'inverno
promessa d'estate gemma d'inverno
lo sguardo si perde fino all'orizzonte
un falco risale la cima del monte
è una nuova alba che avanza dentro di me
qualcosa che rinasce qualcosa che ritorna
qualcosa che rinasce qualcosa che ritorna
un soffio gentile mi sfiora le spalle
l'eco del fiume che abbraccia la valle
e non hanno me solo ma mille colori
un bacio leggero un petalo nel vento
un bacio leggero un petalo nel vento»
   

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Il versante sud della Pietra di Bismantova

Bertoldo sul primo tiro

   

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La quercia in mezzo al camino della via

Luca all'inizio del secondo tiro

   

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Matteo mentre supera la quercia nel secondo tiro

Matteo alla terza sosta

   

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Luca nella strozzatura all'inizio del quarto tiro

Bertoldo percorre gli ultimi metri del camino

   

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A termine via, sul pianoro sommitale

Dettaglio della parete con i tracciati delle vie:
Eta Beta, del Bagnino
, Oppio e Zuffa/Lenzi

   

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