Descrizione
generale
Il pizzo del Becco è sicuramente la più attraente e interessante montagna di questa pittoresca zona delle Alpi Orobie, costellata da una miriade di bellissimi laghetti. La parete Nord-Nord-Est, che si affaccia imponente sul bellissimo lago di Sardegnana, con una bastionata di circa 300 metri. Itinerario aperto da S. Calegari e F. Rho il 16 agosto 1959.
Attacco, descrizione della via
Arrivati a Carona seguire la strada che porta in centro al paese. Arrivare fino
alla centrale elettrica e parcheggiare nei dintorni (presenza di
un grosso parcheggio).
Dalla centrale salire per la strada asfaltata costeggiata sulla
sinistra da case e, dopo un centinaio di metri deviare a destra
per un sentierino inizialmente pianeggiante ed poi in leggera
discesa. Si passa su un ponte e poi il sentiero inizia a salire.
Dopo pochi minuti sarà necessario attraversare la condotta di
scarico dell'acqua, non farlo al primo ponte ma al secondo
(cartello per lago di Sardegnana). Da qui fino alla diga si
segue il sentiero (bolli gialli) molto ripido e senza tregua.
Poco prima della diga si monterà sul camminatoio in cemento che
costeggia la condotta d'acqua.
Costeggiare tutto il lago sulla sinistra e poi salire per prati
costeggiando sulla destra il fiume fino a giungere ad una conca
con enormi massi. Non la prima con massi grossi, la seconda con
massi ENORMI. Da qui si può notare sulla destra la parete nord
del becco, giungere alla sua base risalendo uno dei canali che
ritenete accessibile.
Una volta al cospetto dell'enorme parete potrete individuare due
grossi diedri che delimitano un'imponente bastionata di circa 30
Mt. di larghezza. Puntare al diedro di sinistra. Risalire per
facili rocce gradonate tutto lo zoccolo fino alla base del
diedro che nei primi metri è chiuso a camino. Poco a destra del camino c'è un masso con una scritta sbiadita
Calegari-Rho e freccia in direzione del camino. Sullo stesso
masso ci sono 2 spit per sosta ma di un'altra via più moderna
che sale sulla parete verticale appena a destra del camino.
Visibili gli spit ravvicinati.
1° tiro:
risalire il camino fino a sostare su un ripiano. Chiodo e un
cordino attorno ad un masso. 50 Mt., III. 2° tiro:
continuare nel camino fino ad uscirne verso destra. Poi sempre
verticali senza mai allontanarsi dal diedro. 55 Mt., IV, III.
3° tiro:
puntare direttamente a superare il diedro che si chiude
nuovamente a camino per alcuni metri. Nel fondo del
diedro-camino si trova il secondo (e ultimo) chiodo della via.
Evitare i incastrarsi nel fondo, sfruttare la parete verticale
di sinistra che offre pochi ma buoni appigli. Usciti dal camino
spostarsi 2-3 metri a destra e poi salire verticali. 55 Mt., IV,
III.
4° tiro:
continuare stando sempre in corrispondenza del diedro, ora più
aperto e facile. Non spostarsi sulla placconata a sinistra.
Finito il diedro traversare pochi metri a destra e aggirare uno
spigolo. Portarsi in posizione comoda ed attrezzare la sosta. 60
Mt., III, III+.
5° tiro:
salire per facili rocce e sfasciumi, stando attenti a non far
cadere detriti. Zig-zagare un po' a destra e sinistra cercando
il terreno migliore, uscire poi circa 45 Mt. più in alto quasi
sulla stessa verticale. Grossi massi dove fare sosta. 55 Mt.,
II, III.
6° tiro:
anche in conserva o addirittura slegati, dirigersi senza via
obbligata alla grande croce. I, II.
Sotto la vetta ci sono ancora piccoli salti rocciosi, si possono
affrontare direttamente anziché aggirarli, III.
Discesa
Seguire la cresta verso est fino ad una forcella (breve tratto con catena). Da qui è possibile:
-continuare lungo il sentiero in quota seguendo gli ometti che conducono al passo di Sardegnana.
Poco prima del passo imboccare il grosso ghiaione a sinistra
che riporta sotto la parete nord ed in breve al lago di Sardegnana. Da qui ripercorrere a ritroso tutto il sentiero utilizzato in salita;
-scendere verso destra seguendo il sentiero attrezzato sul versante sud fino a giungere al lago Colombo e successivamente al rifugio Laghi Gemelli. Abbassarsi fino al lago Marcio dal quale si scende verso Carona oppure si imbocca il sentiero di Sardegnana che porta
all'omonimo lago (e da qui scendere come per itinerario
precedente). La discesa dal versante sud è più lunga
anche se consente di scoprire nuovi paesaggi. |