Zucco Barbisino - Via Lia

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Loc. Ceresola - Valtorta (BG)
Quota partenza

1340 Mt.

Quota di arrivo 1900 Mt. circa (2154 Mt. la vetta)
Dislivello totale

+490 Mt. circa per l'attacco
+70 Mt. la via (95 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Strada che conduce al rifugio Lecco, n. 101
Ore di salita 1 h. dal parcheggio all'attacco
2 h. la via
Ore di discesa 10' la doppia
40' il sentiero sino al parcheggio
Esposizione Nord Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 26/08/2012 Difficoltà VI+/VI, A0
Sass Balòss presenti
Luca.

Amici presenti

Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

La giornata è stata stupenda. I sentieri che si utilizzano per raggiungere l'attacco sono molto evidenti. La roccia varia da buona a ottima tranne sul canalino d'uscita dove vi è la presenza di ghiaia e sassi instabili.

Eventuali pericoli

Soliti d'arrampicata in ambiente. Prestare attenzione, in caso di calata in corda doppia, ad eventuali persone sulla falesia che è situata proprio sulla verticale della discesa.
Presenza di acqua

Al parcheggio prima di partire ed eventualmente al rifugio Lecco (che però non è di passaggio).

Punti di appoggio
Eventualmente il rifugio Lecco (1779 Mt.) anche se non è di passaggio.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Solito da arrampicata. Indispensabile una serie di friends (da 0.5 a 2 Camalot) per integrare le protezioni.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La parete nord dello Zucco Barbisino è meno frequentata rispetto a quelle dei fratelli Zucco Pesciola e Zuccone Campelli. Vi si trova una falesia, alcune vie classiche (fortunatamente ancora non tutte richiodate) e delle vie sportive dai gradi sicuramente più elevati.
La via Lia
è stata aperta negli anni '60 da F. Casari e R. Zecca. Protetta a chiodi (alcuni da valutare) sia sui tiri che alle soste; presenta, nelle prime due lunghezze, un'arrampicata atletica e sostenuta. Si può trovare neve per giungere all'attacco sino a stagione inoltrata.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio degli impianti di risalita di Ceresola di Valtorta ci si incammina, inizialmente su asfalto, in direzione del rifugio Lecco. Dopo aver costeggiato un bacino artificiale per la raccolta dell'acqua, quando la strada piega decisamente a destra, proseguire dritti su ripidi pendii erbosi (che in inverno sono piste da sci). Tenere la sinistra fino ad arrivare su un dosso dove termina un impianto di risalita e si trova la cisterna di un acquedotto. Seguire il sentiero n. 101 dietro l'acquedotto (indicazioni per il sentiero attrezzato Mario Minozio) sino a giungere sotto l'evidente spigolo col quale inizia la parete nord dello Zucco Barbisino. In corrispondenza di questo spigolo sale la via Don Lodovico (o Spigolo del prete). Costeggiare la parete verso sinistra sino un grosso avancorpo e risalire il pendio subito alla sua sinistra. Si attacca sulla verticale di una fessura che, nei primi metri, sale verso destra. Più a sinistra si trova una nicchia e a destra una rampa erbosa.

1° tiro:
seguire la fessura sino al suo termine. Con l'aiuto di una grossa lama spostarsi a sinistra sino alla sosta (2 chiodi+cordini+moschettone).
35 Mt., IV, V, VI+ oppure VI e A0, IV, 6 chiodi (di cui 2 vicini ed 1 altro con cordini e fettucce), 1 spit.

2° tiro:
si segue una fessura quasi sempre strapiombante. Dopo il primo passo spostarsi un po' a destra e poi salire dritti sino alla sosta (2 chiodi). 20 Mt., VI-, 5 chiodi, 1 cuneo.

3° tiro:
seguire facilmente per pochi metri il diedrino obliquo e poi traversare a sinistra sino uno spigoletto. Salirlo superando una breve placchetta lisciata dall'acqua oltre la quale si entra in un facile canale che conduce verso la larga cresta erbosa dove si trova l'ultima sosta
(1 clessidra+1 spit+cordino+moschettone calata). 40 Mt., IV, IV+, IV, 4 chiodi.

Discesa
La discesa più rapida consiste nell'effettuare una calata in corda doppia di 60 Mt. imboccando il canalino che resta sulla destra (viso a monte) rispetto a quello dal quale si è usciti. Si giunge a terra a pochi metri dall'attacco della via.
In alternativa è possibile seguire la cresta fino in vetta e poi piegare a destra scendendo per pratoni fino alla base della parete.
Percorrere poi a ritroso gli stessi sentieri utilizzati per l'avvicinamento per ritornare al parcheggio.

   

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Luca sul passo chiave della prima lunghezza

Claudia raggiunge la prima sosta con l'aiuto della lama

   

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Due immagini della seconda lunghezza sempre leggermente strapiombante

   

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Il diedrino all'inizio del terzo tiro

La parete nord dello Zucco Barbisino col tracciato della via Lia

 

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