Descrizione Generale
Via aperta dai fratelli Soldà con F. Bertoldi il 7 agosto del 1928.
E' sicuramente uno degli itinerari più famosi del Baffelàn (conosciuto anche come via del Pilastro NE) e rappresenta sicuramente la via più logica dell'intera parete. La roccia è generalmente ottima anche
perché le ultime lunghezze originali (che presentano roccia friabile) sono state abbandonate
grazie alla possibilità di raccordarsi alla via Verona. Tutte le
soste sono attrezzate con un golfaro.
Attacco, Descrizione della via
Raggiungere il passo di Campogrosso (da Recoaro, superato il centro cittadino, si prende a destra la strada che, attraversando il paese di Merendaore, sale al
passo). Prima di arrivare al passo (circa 200 metri) sulla destra vi è una strada secondaria a fondo chiuso. Imboccarla fino a quando si incontra una sbarra che ostruisce il passaggio. Qui parcheggiare la macchina.
Eventualmente, nel caso i pochi posti siano già occupati, è possibile parcheggiare al passo e percorrere il tragitto a piedi.
Dalla sbarra camminare sulla strada fino a giungere in un ampio spiazzo situato sotto la parete
est del Monte Baffelàn (palina CAI in loco). Abbandonare la strada (che prosegue verso destra) e imboccare il comodo sentiero che scende lungo il prato.
Imboccare poco dopo il sentiero che sale a sinistra in direzione della parete est del Baffelàn sino ad incontrare una targa commemorativa (dedicata ad un certo Furlani).
Qui conviene indossare imbraco e ferramenta. Salire il vago canale nei pressi della targa superando delle roccette di I° e II°. Piegare poi leggermente a sinistra
(attacco via Carlesso) per tornare ancora a destra puntando alla
base della larga parete giallastra. Qui una comoda cengia consente di attraversare verso destra sino ad un anello cementato che indica l'inizio della via
(circa 10 Mt. a sinistra dello spigolo).
1° tiro:
traversare verso destra lungo la cengia sino ad arrivare in prossimità dell'evidente spigolo che si rimonta sino a raggiungere la sosta.
35 Mt., II, III, 1 chiodo.
2° tiro:
spostarsi (esposto) leggermente a destra e risalire la parete lungo
delle serie di fessure sino alla sosta che si trova sotto ad un tetto.
35 Mt., IV+, IV, 3 chiodi.
3° tiro:
salire il diedro a destra della sosta, poi per rampa erbosa
verso sinistra sino alla sosta successiva.
40 mt., IV, III, 3 chiodi.
4° tiro:
seguire il lungo un diedro fessurato sulla destra e
poi la fessura che ora sale verso sinistra e successivamente impenna
prima di finire. A questo punto occorre superare un piccolo strapiombino per giungere in sosta. E' possibile dividere il tiro sostando sul pilastrino addossato alla parete sulla destra del diedro iniziale (dopo circa 15 Mt.).
45 Mt., IV+, V-, 7/8 chiodi.
5° tiro:
alzarsi leggermente sopra la sosta e traversare lungo un'esile cengia verso destra (non salire la verticale placca nerastra molto invitante) sino ad entrare in un diedro-camino molto aperto.
Salire ora per le facili rocce sino al terrazzo di sosta dove ci si raccorda con la via Verona.
40 Mt., III+, IV, III,
1 chiodo.
6° tiro:
seguire il diedro sulla sinistra. Per effettuare un
tiro unico fino al termine della via consigliamo di risalirlo nel
fondo, senza spostarsi inizialmente sul lato sinistro per rinviare
nel chiodo. Vincere una strozzatura (golfaro) e continuare
ora con percorso non obbligato fino all''ultima sosta. Se si volesse
dividere il tiro si trova una vecchia sosta (2 chiodi da collegare
nel camino dopo la strozzatura) decisamente più comoda del golfaro
nel diedro. 50 Mt., IV, IV+, II, 3 chiodi, 1 sosta
intermedia (1 golfaro).
Proseguire lungo la cresta mediante una traccia ben marcata
(alcuni ometti) sino a raggiungere la croce di vetta. 70 Mt. circa I, II.
Discesa
La discesa avviene seguendo la via Normale (passi di I e II).
Dalla croce di vetta si continua lungo la cresta nel senso
opposto da dove si è arrivati, sino a quando il sentiero principale
inizia a scendere sulla destra in direzione del
Passo del Baffelàn (palina in loco che indica i vari
sentieri). Una volta raggiunto tale passo si può scegliere se
scendere direttamente al Passo di Campogrosso oppure tornare
all'attacco della via. In quest'ultimo caso scendere
mediante il sentiero di destra che scende in un canale e che in breve raggiunge un muro di
contenimento. Superare questi ultimi metri verticali con l'aiuto di una catena giungendo
così sul sentiero denominato "Strada del Re" che si segue verso destra sino al Passo di Campogrosso.
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